Mialgia e dolori muscolari

Che cosa sono le mialgie

Quando si parla di muscoli, in genere, il pensiero corre a una parte del corpo ritenuta sempre in salute e forte, quasi immune da rischi. Invece, anch’essa può essere soggetta a fastidi e sofferenze. Basta un movimento brusco, un allenamento sportivo fatto male o a lungo, un portamento scorretto, ed ecco comparire il dolore.

Le mialgie sono dolori muscolari localizzati (per esempio un dolore lombare causato dal cosiddetto colpo della strega o dolori intercostali provocati da uno stiramento) o generalizzati, che possono avere cause molto diverse (dai traumi a disturbi di varia natura).

Oltre al tipo di dolore, anche l'entità è variabile: quasi a tutti capita di avere male ai muscoli di tanto in tanto, ma in alcuni casi il fastidio può essere molto intenso, oppure può durare per mesi. È il caso per esempio della fibromialgia, una condizione i cui sintomi (dolore muscolare diffuso, spossatezza, problemi del sonno) possono peggiorare notevolmente la qualità di vita di chi ne soffre.

Le cause della mialgia

Il tipo più comune di mialgia localizzata è quella causata da un uso eccessivo del muscolo o da un danno associato a un'attività troppo intensa. Dolori muscolari alle gambe che compaiono durante l'esercizio fisico possono, per esempio, essere il segnale di uno stiramento muscolare.

Può anche capitare che un farmaco (per esempio le statine usate per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue), l'infezione da parte di virus e batteri (come l'herpes e il Coxsackie virus) o una malattia scatenino dolori non associati a un singolo muscolo, ma diffusi in tutto il corpo, come i dolori influenzali. Dolori muscolari e influenza sono infatti spesso correlati, così come si manifestano di frequente insieme febbre e dolori muscolari o, soprattutto per chi soffre già di cervicalgia, mal di testa, febbre e dolore al collo.

Una situazione frequente di dolore muscolare acuto è dovuto a una contusione muscolare o ai crampi, contrazioni involontarie e improvvise di un muscolo o di un fascio di muscoli. Il disturbo si manifesta con una fitta intensa non solamente durante uno sforzo, ma anche a riposo, che immobilizza la parte colpita, mentre il muscolo appare contratto e duro. Anche se le cause dei crampi muscolari sono molte, quella più frequente è dovuta a una riduzione localizzata del flusso di sangue: mancando l’ossigeno e il nutrimento necessario, il muscolo va incontro a dolore.

Altri fattori di rischio sono:

  • un'idratazione inadeguata;
  • gli squilibri elettrolitici dovuti a una sudorazione abbondante con perdita di liquidi e sali minerali, che determinano un’eccessiva stanchezza;
  • uno sforzo muscolare intenso che produce una maggiore quantità di acido lattico che “intossica” i tessuti muscolari;
  • un tuffo in acqua fredda perché causa una riduzione del calibro dei vasi sanguigni e scarso afflusso di sangue;
  • i bassi livelli di calcio nel sangue (ipocalcemia) dovuti ad alcune malattie o a una sua eccessiva eliminazione renale.

Per prevenire i crampi sono possibili diverse strategie: per esempio, per recuperare i sali minerali persi possono essere utili integratori per i crampi muscolari, vale a dire integratori alimentari a base di potassio e magnesio, mentre secondo alcuni studi contro l'acido lattico rimedi come il bicarbonato di sodio potrebbero accorciare i tempi di recupero.

Presenza di malattie reumatiche (come la polimialgia reumatica, un'infiammazione acuta che provoca rigidità e dolore intenso nei muscoli di collo, spalle, schiena e anche, e il lupus eritematoso sistemico), disturbi alla colonna cervicale causati soprattutto da abitudini sbagliate, come mantenere a lungo una posizione scorretta da seduti, da sdraiati o durante il sonno, possono causare una sindrome dolorosa acuta e non dare segni della loro presenza per anni.

Poi, in seguito a un movimento brusco o eseguito male, il disturbo si riacutizza e provoca un dolore che può essere insopportabile, bloccando ogni movimento.

I dolori muscolari possono essere nemici in particolare di chi passa molte ore alla scrivania (che può soffrire del cosiddetto mal di schiena da postura), dei genitori (che possono veder comparire d'improvviso un forte mal di schiena nel sollevare i bambini in maniera scorretta), di chi ama le basse temperature in macchina o a casa (a volte l'aria condizionata fa male se ci si espone direttamente all'aria fredda), così come degli sportivi (è stata per esempio osservata una correlazione tra l'uso prolungato della bicicletta e il mal di schiena).

Anche cadute o attività che determinano strappi o stiramenti, oppure un ematoma, così come movimenti bruschi e improvvisi (come nel caso del colpo di frusta) o deviazioni della colonna vertebrale che causano infiammazioni ai muscoli, possono scatenare il dolore.

C'è poi la causa endocrina: infatti, anche l'ipotiroidismo (una condizione di ipoattività della tiroide che provoca un generale rallentamento delle funzioni vitali) può causare crampi muscolari, accompagnati talvolta dalla sindrome del tunnel carpale, che si manifesta con formicolio e dolore alle mani, polso rallentato, palmo della mano e pianta del piede di colore arancione.

Un’altra causa di dolore muscolare è dovuta alla rabdomiolisi, cioè la rottura delle cellule dei muscoli. In questo caso le fibre muscolari, danneggiate da lesioni, traumi, farmaci (non solo statine, ma anche ansiolitici, antipsicotici, anfetamine), alcol o infezioni, si scompongono, rilasciando il materiale che contengono all'interno del flusso sanguigno.

Infine, è stata ipotizzata una correlazione anche tra dolori muscolari diffusi e ansia o stress e tra celiachia e dolori muscolari.

La ricerca della causa del dolore muscolare è essenziale per poter definire una terapia e un trattamento corretti.

Nella seguente tabella sono riassunte le cause delle diverse forme di mialgia.

Forma di mialgia Cause
Mialgia traumatica Strappi o stiramenti muscolari
Mialgia virale Virus influenzali
Mialgia parassitaria Trichinellosi
Mialgia reumatica Malattie reumatiche
Mialgia da affaticamento Stress muscolare da sforzo eccessivo, crampi

I dolori cronici

I dolori muscolari cronici non devono essere trascurati sia perché è inutile soffrire, sia perché possono comportare conseguenze anche gravi. Diverse persone che soffrono di questo problema vanno incontro a un disturbo di depressione.

La diagnosi di dolori muscolari cronici è semplice quando è la conseguenza di uno stile di vita sedentario oppure di cattive abitudini protratte nel tempo. Spesso infatti sono fattori "banali" come le posizioni scorrette che si assumono durante l’attività di tutti i giorni, mentre si sta alla scrivania o si scrive al computer, che possono causare mal di schiena o torcicollo. Spesso si usano strumenti non adeguati, come una sedia troppo alta o troppo bassa, oppure un monitor che obbliga a tenere il collo e la schiena contratti durante il lavoro, facendo aumentare ulteriormente il dolore.

Le cure: quando ricorrere ai FANS

Quali sono gli antidolorifici più efficaci? Il trattamento migliore dipende dalla causa del dolore: per esempio, quello che per alcuni è il miglior antidolorifico per la cervicale, può non essere efficace in caso di dolori influenzali. Anche nel caso del mal di schiena, i rimedi possono variare a seconda che il dolore sia causato da una contrattura o da uno stiramento.

In genere quando la mialgia deriva da un esercizio fisico eccessivo o da un'infezione virale, il dolore può essere combattuto con farmaci con effetto analgesico e antinfiammatori acquistabili in farmacia senza ricetta medica.

Si possono applicare anche medicinali per uso topico. Tra quelli più efficaci nel trattamento del dolore muscolare si annoverano i FANS (farmaci antinfiammatori steroidei) per uso esterno, come per esempio quelli a base di ibuprofene sale di lisina al 10%, che garantiscono un rapido ed efficace assorbimento e non comportano gli effetti collaterali a livello gastrointestinale tipici dei FANS da assumere per bocca.

Non solo farmaci: cure naturali e sport

Per alleviare le zone dolenti, è importante lavorare sui muscoli, per favorirne il rilassamento e aiutarli ad assumere la postura corretta, con grande beneficio anche per le articolazioni vicine. Oltre che con una medicina, è utile anche l’associazione massaggi-ginnastica. Quest'ultima può prevedere per esempio specifici esercizi per la schiena.

Alcuni tipi di massaggi determinano grandi benefici sul tessuto muscolare, come l’osteopatia, la rieducazione posturale, la massofisioterapia e lo shiatsu. Consistono nell’agire sui muscoli per rafforzarli e prevenire le contratture che compaiono in seguito a posizioni scorrette, nonché nell’imparare ad avere una postura migliore. Per ottenere il massimo dei benefici dalla ginnastica posturale occorre affidarsi a centri qualificati o a medici specializzati, che possono anche consigliare sedie o poltrone contro il mal di schiena. Anche il materasso è importante, in quanto dolore e sonno si influenzano reciprocamente.

Gli esercizi di ginnastica dolce, come lo stretching, che allunga e scioglie i muscoli (meglio se eseguiti in una piscina d’acqua tiepida), servono a ridurre il dolore da patologie gravi e a combattere le infiammazioni da posture scorrette.

Per il mal di schiena, un rimedio immediato è rappresentato in alcuni casi anche dall'applicazione di calore sulla zona dolente, per esempio con una borsa dell'acqua calda o con fasce autoriscaldanti.

Per alleviare il dolore dovuto a traumi, lombalgia, stati infiammatori o attenuare spasmi muscolari, invece, possono essere utili impacchi freddi (una borsa di ghiaccio o una confezione fredda avvolta in un panno), da applicare sulla zona interessata per un periodo di tempo limitato così da non danneggiare i tessuti e ridurre la temperatura corporea.

Inoltre, possono essere indicati, per esempio in caso di torcicollo, rimedi naturali come l'artiglio del diavolo, una pianta che può essere utilizzata come antinfiammatorio muscolare naturale.

Se il dolore compare durante l'attività fisica è bene pensare di prendersi un periodo di riposo. I sintomi possono essere trattati anche con massaggi e, in alcuni casi, con ultrasuoni, Tens (la stimolazione elettrica transcutanea dei nervi) o magnetoterapia.

Dopo il periodo di riposo l'attività fisica non deve essere ripresa bruscamente, ma scegliendo un esercizio di tipo aerobico, come quello tipico di passeggiate, ciclismo e nuoto. Per esempio, camminare fa bene alla schiena, ma senza esagerare. La palestra e in particolare il sollevamento pesi non sono invece tra gli sport consigliati per la cervicale.

Rivolgersi a un fisioterapista può essere utile per riprendere a muoversi facendo stretching e tonificando il muscolo. Per esempio, esercizi per rinforzare la schiena sono tra i rimedi per la lombalgia, mentre esercizi per rinforzare le spalle possono essere utili per chi soffre di cervicale. Si possono eseguire gli esercizi in ufficio così come a casa, senza che sia per forza necessario recarsi in palestra. Attenzione però, la fisioterapia funziona solo se ci si affida a uno specialista e si seguono le sue indicazioni con attenzione e costanza.

Anche l'alimentazione può fare la sua parte, se non nella cura almeno nella prevenzione dei dolori muscoli. Per esempio, assumere una buona quantità di antiossidanti (sostanze presenti in alimenti/bevande/spezie) può contribuire a contrastare l'azione dei radicali liberi su apparato muscolo-scheletrico, miocardio e altri tessuti molli.

 

Quando consultare il medico

Se i rimedi di automedicazione non funzionano e i problemi persistono per più di un paio di settimane è meglio rivolgersi al medico, che nel caso in cui la mialgia sia associata a un altro disturbo potrebbe prescrivere analisi specifiche, l'assunzione di farmaci per trattare il problema sottostante o una visita specialistica.

Rivolgersi al medico è importante anche quando i dolori muscolari sono associati a gonfiori e arrossamenti, problemi respiratori, capogiri, estrema debolezza muscolare, febbre alta e rigidità del collo o se compaiono in concomitanza all'assunzione o all'aumento delle dosi di un farmaco.

La prevenzione dei dolori acuti

La polimialgia acuta da contratture si può evitare cambiando le abitudini di vita.

  • Suddividere i pesi da portare sulle due braccia, per non sovraccaricare la colonna vertebrale soltanto da una parte.
  • I tacchi delle scarpe da donna non devono superare i cinque centimetri di altezza, ma nemmeno rasoterra: in questo modo, il peso è ben equilibrato.
  • Se si è in sovrappeso, rivolgersi a un dietologo per riacquistare il peso forma: l’eccesso di grasso causa uno sforzo eccessivo sulla colonna vertebrale, che viene sottoposta a un continuo stress.
  • Le deviazioni alla colonna vertebrale vanno sempre risolte nella maniera appropriata, rivolgendosi a un ortopedico.

La prevenzione dei dolori cronici

Se la comparsa della sintomatologia cronica dipende spesso da come si sta seduti, l’unico modo per non soffrire più di questo disturbo è imparare a sedersi in modo corretto. Ecco qualche regola:

  • Fondamentale imparare un nuovo modo di stare seduti, cercando di tenere la schiena diritta e cambiando spesso posizione.
  • Non stare seduti per oltre un’ora nella stessa posizione, ma di tanto in tanto alzandosi in piedi e compiere qualche passo nella stanza, cercando di sgranchirsi collo, spalle e schiena.
  • Usare un appoggiapiedi, appoggiare la parte bassa della schiena allo schienale, usare una sedia non troppo alta né troppo bassa, tenere le ginocchia più in basso rispetto alle anche e cercare di avere il monitor del computer davanti a sé.

La rottura

Una situazione particolare di dolore ai muscoli è quella dovuta alla loro rottura. Si parla di rottura di un muscolo quando le fibre elastiche che lo compongono si rompono o quando si spezza il tendine, cioè il legamento che tiene saldamente unito il muscolo alle ossa.

Il problema si manifesta con un dolore molto intenso e la comparsa di una superficie di forma tondeggiante nella zona del trauma. Tale fenomeno si verifica perché il muscolo si ritrae e forma un gonfiore.

Le cause Un muscolo si può rompere quando diventa così robusto e voluminoso a causa di un’attività fisica protratta nel tempo e il tendine non è più in grado di tenerlo attaccato alle ossa. Di conseguenza, basta un movimento brusco o uno sforzo eccessivo per causarne la rottura a livello del tendine stesso.

A volte, un muscolo si può rompere quando subisce un trauma mentre compie uno sforzo in uno stato di contrazione. L’esempio più tipico è quello dello sport di squadra quando si riceve un colpo forte durante un momento di tensione.

I rimedi Se compare un gonfiore a un muscolo, andare subito dal medico per essere sottoposti a un’ecografia della zona malata: in questo modo, si può sapere se è avvenuta una rottura e ricorrere a un intervento chirurgico per curare lo strappo.

È poi necessario tenere a riposo il muscolo per almeno tre mesi e seguire un periodo di fisioterapia, in modo da riacquistare una perfetta funzionalità del muscolo.

La prevenzione Se è difficile evitare traumi mentre si fa sport, è però possibile cercare di prevenire il disturbo.

L’allenamento con carichi progressivi causa uno sviluppo armonico di muscoli e tendini, in quanto li rendono meno suscettibili ai traumi.

Non allenare i muscoli in modo scorretto, per evitare che si sviluppino eccessivamente e li costringano a una continua tensione.

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