Colmare alcune specifiche carenze nutritive diffuse nella società contemporanea è la via più semplice per migliorare la nostra qualità di vita. Vediamo quando e come è più utile integrare.
Prima regola per stare bene a ogni età, ormai nota a tutti, è praticare un’attività fisica moderata e regolare e mangiare in modo sano.
Se in tavola ci sono ogni giorno frutta e verdura di stagione, cereali integrali, pesce, legumi, latticini, poca carne rossa o bianca e qualche uovo la copertura del fabbisogno di tutti i nutrienti essenziali dovrebbe essere assicurata. E se poi e si cerca di evitare super-lavoro e stress, il gioco è fatto.
Una situazione ideale questa, che molto spesso non si riesce a ottenere nella realtà. Sia stili di vita scorretti, sia alcuni fattori estemporanei (una malattia, un periodo di affaticamento psico-fisico, la gravidanza ecc.) aumentano il fabbisogno di uno o più elementi.
È qui che entrano in gioco integratori e supplementi, preziosi alleati in grado di colmare lacune nutrizionali generali e specifiche, facilmente e in poco tempo.
Lo sapevi che in gravidanza servono vitamine specifiche? Metti alla prova le tue conoscenze con questo quiz.
Per la salute delle ossa...
Essenziale il calcio, minerale che secondo numerose ricerche la maggioranza delle persone assume in quantità insufficiente attraverso l’alimentazione. Un adeguato apporto di calcio invece è cruciale in ogni fase della vita per costruire e mantenere ossa sane.
Insieme al calcio, sono indispensabili la vitamina D, che media l’assorbimento intestinale del minerale e il suo deposito nell’osso, il magnesio e la vitamina K, anche loro coinvolti nel metabolismo dello scheletro.
Per la salute di cartilagini articolari e tendini serve la vitamina C, che assicura un’efficiente formazione del collagene, principale proteina strutturale del tessuto connettivo, di cui sono composti.
... e per il sostegno dei processi metabolici
Prodotti multivitaminici particolarmente ricchi di vitamine del gruppo B possono rappresentare un valido aiuto per sostenere il metabolismo e per facilitare i processi di produzione energetica.
Durante la convalescenza
Un momento in cui il ricorso agli integratori può rivelarsi particolarmente utile è quello della convalescenza dopo una malattia, fase nella quale l’organismo tende ad avere bisogno di un maggiore apporto di vitamine e sali minerali per ritrovare il proprio equilibrio.
Le sostanze che si sono rivelate più utili dopo in questi casi sono soprattutto la vitamina D (in grado di supportare il sistema immunitario), le vitamine A e C (dotata di azione antiossidante e immunostimolante), le vitamine del gruppo B.
Sul fronte degli oligoelementi, il ferro, essenziale per mantenere il giusto livello di emoglobina nel sangue, contribuisce al generale recupero delle forze, mentre lo zinco facilita la cicatrizzazione, specie se associato alla vitamina C.
Zinco e vitamina C si rafforzano a vicenda anche nello stimolare il sistema immunitario. Mentre il ferro risente positivamente dell’associazione con la vitamina C, che ne facilita l’assorbimento intestinale.
Il fabbisogno di micronutrienti cresce anche in presenza di condizioni croniche che impediscono un corretto assorbimento intestinale o che impongono di eliminare alimenti importanti dalla dieta (come la celiachia o altre intolleranze e allergie alimentari), le sindromi da malassorbimento o disfunzioni del fegato e dell’intestino.
In tutti questi casi è importante assumere cibi dall’alto valore nutrizionale e, se il rischio di deficit è significativo, aggiungere supplementi multivitaminici appositamente studiati.
Contro le carenze adolescenziali
Pubertà e adolescenza sono due fasi della vita nelle quali il fabbisogno di vitamine e minerali può aumentare sensibilmente.
Durante la pubertà servono soprattutto la vitamina C, che aumenta le difese immunitarie, favorisce la corretta formazione del collagene, facilita l’assorbimento del ferro; la vitamina A, che collabora con la C per la costruzione di buone difese immunitarie, e le vitamine del gruppo B, indispensabili per un metabolismo energetico e prestazioni intellettive efficienti.
Tra i minerali, oltre al ferro, spicca il ruolo del calcio soprattutto, ma non solo, nell’ottica di prevenire l’osteoporosi in età adulta.
Con l’adolescenza ai cambiamenti fisici si aggiunge l’adozione di abitudini di vita che possono favorire condizioni di carenza di vitamine e minerali.
Il fumo riduce i livelli di vitamine antiossidanti come la vitamina C e la E. Il consumo eccessivo di alcolici interferisce con l’uso del calcio, riduce le riserve di vitamina D nel fegato e diminuisce l’assorbimento delle vitamine D ed E. Tutte sostanze che è bene integrare.
Per soddisfare gli sportivi più esigenti
Non esiste più alcun dubbio sul fatto che il regime alimentare abbia una diretta influenza sulla qualità delle prestazioni atletiche e che esso vada adattato al fabbisogno energetico e alle caratteristiche individuali (età, altezza, peso) dello sportivo.
Le vitamine e i minerali ritenuti più importanti in ambito sportivo sono quelli coinvolti nelle reazioni metaboliche di produzione dell’energia, nei processi di adattamento biochimico muscolare indotti dall’esercizio fisico e nella protezione di ossa e articolazioni.
Quindi, il calcio, la vitamina D, le vitamine del gruppo B, il ferro, lo zinco, il magnesio, cui si aggiungono micronutrienti dalle proprietà antiossidanti come la vitamina C e la E, la vitamina A e il selenio.