Contro la ritenzione idrica, naturalmente


Eliminare il gonfiore dovuto a uno scarso ricambio d’acqua nell’organismo è possibile anche senza ricorrere ai farmaci.

Oddio, come sono gonfia…. Può capitare, specialmente alle donne, di trovarsi improvvisamente con le gambe gonfie, la cintura che stringe un po’, una sensazione generale di disagio: non sono ingrassate, è semplicemente l’organismo che trattiene troppa acqua.

Ci sono fasi della vita - la gravidanza, ma anche l’arrivo del ciclo mestruale - in cui trattenere liquidi in eccesso è normale.

In altri casi il fastidioso gonfiore è dovuto al consumo di alcuni farmaci, ma in genere il gonfiore è dovuto a cattiva circolazione, o a uno stile di vita sbagliato.

Bene quindi correre ai ripari, prima che il problema si cronicizzi aprendo la porta a pelle a buccia di arancio e cellulite.

Se vuoi infece sapere come fronteggiare il problema dei capillari in evidenza sulle gambe leggi questo articolo.

Meno sale in tavola

Prima di tutto con una dieta corretta: in un organismo sano - non dimentichiamo che l’eccesso di acqua nei tessuti può essere la spia di malattie serie come disfunzioni cardiache o renali - i problemi di ritenzione dipendono prima di tutto da un’alimentazione troppo ricca di sale.

È proprio l’equilibrio tra sodio e potassio nell’organismo, infatti, a favorire la corretta eliminazione dei liquidi.

Il primo passo quindi è eliminare gli alimenti troppo salati - insaccati, formaggi stagionati, patatine, cibi fritti o da fast food - imparando a usare spezie, succo di limone e peperoncino per insaporire le vivande.

La tabella riporta alcuni degli alimenti a maggior contenuti di sale:

Alimento Quantità di sodio/100 gr
Salsa di soia 5720 mg
Minestrone liofilizzato 5600 mg
Prosciutto crudo di Parma 2578 mg
Salame Brianza 1827 mg
Pecorino 1800 mg
Bresaola 1597  mg
Speck 1557 mg
Feta 1440 mg
Cotechino, confezionato precotto 1138 mg

Molto importante anche limitare alcol e dolci e abbondare in frutta e verdura fresca, scegliendo soprattutto quella molto colorata ricca di vitamina C e antiossidanti che proteggono i capillari.

Il passo successivo è garantirsi un funzionamento regolare dell’intestino e prevenire la stitichezza che contribuisce alla sensazione di gonfiore, scegliendo alimenti ricchi di fibra: pane, pasta e cereali integrali, e ancora verdure.

Tanta acqua, ma non troppa

Ma si deve anche bere a sufficienza, all’incirca un litro e mezzo di acqua al giorno, corrispondenti più o meno a sei bicchieri.

Bere troppo non serve, si correrebbe il rischio di eliminare sostanze importanti come i sali minerali, può essere utile invece scegliere un’acqua a basso contenuto di sodio se si preferisce la minerale.

Ma va benissimo anche acqua di rubinetto oppure tisane, calde d’inverno e fatte rinfrescare d’estate.

Metti in moto la circolazione

Molto importante anche l’attività fisica, soprattutto perché contribuisce a riattivare e rinforzare il microcircolo: ideali le passeggiate a piedi o in bicicletta e il nuoto, accompagnate da qualche movimento di stretching, mentre possono essere controindicati gli sport che prevedono impatti frequenti con il terreno come jogging o tennis.

Indispensabile ovviamente smettere di fumare, visto che il fumo provoca ritenzione e causa problemi di circolazione.

E, soprattutto se il problema riguarda le gambe, è bene evitare di rimanere a lungo fermi al sole e indossare indumenti troppo stressi che ostacolano la circolazione.

Natura amica delle donne

Anche la fitoterapia può dare una mano, sia con tisane o applicazioni esterne di creme o lozioni, sia con veri e propri trattamenti.

Si utilizzano piante con effetti diuretici - ossia che stimolano l’attività dei reni - che aumentano la resistenza dei capillari o che favoriscono il drenaggio, cioè l’eliminazione di acqua dai tessuti.

Tra le prime, l’orthosiphon o thè di Giava e l’equiseto - da evitare in caso di insufficienza renale - la gramigna, la pilosella e il tarassaco, una pianta amara che si consuma anche in insalata, oltre al gambo di ananas, da non usare in caso di acidità di stomaco o ulcera.

Per aumentare la resistenza capillare sono molto utili l’ippocastano, la centella asiatica, che è anche leggermente diuretica, la vite rossa e il rusco, mentre tra le piante con azione drenante ricordiamo la betulla, i gambi di ciliegio e il carciofo.

I preparati diuretici devono essere comunque assunti con cautela, ed è assolutamente da evitare l’uso di farmaci diuretici se non prescritti da un medico.

Per trovare sollievo, particolarmente nella stagione calda, possono essere utili bagni o pediluvi tiepidi con acqua addizionata di sale comune, oppure si può fare una «doccia scozzese» usando il telefono della doccia per bagnare le gambe alternativamente con getti di acqua tiepida e fredda.

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