Ulcera gastrica: sintomi, cause e cure


L’ulcera gastrica (dello stomaco) è una lesione rotondeggiante, una specie di ferita, che si forma sulla parete interna dello stomaco (la cosiddetta tonaca mucosa) e può estendersi in profondità.
Si sviluppa quando i fattori protettivi della mucosa gastrica vengono a mancare.
Il sintomo più comune dell'ulcera è un dolore sordo, localizzato al di sotto dello sterno (l'osso anteriore verticale del torace), spesso assimilato ad un mal di stomaco particolarmente accentuato.
La sua comparsa è preannunciata da bruciore e può essere accompagnata da sintomi quali:
Inoltre, possono essere presenti anche eruttazione, nausea e vomito.
I sintomi dell'ulcera gastrica tendono a presentarsi tra un pasto e l'altro e possono protrarsi per periodi che durano da uno a due mesi, soprattutto in primavera e autunno.
Fino a pochi anni fa si riteneva che le cause dell’ulcera gastrica fossero legate soltanto a fattori favorenti tanto fisiologici quanto comportamentali: gastriti croniche (infiammazione prolungata della mucosa gastrica), eccessiva produzione di succhi gastrici acidi, il fumo di sigaretta, lo stress, l’eccessivo consumo di superalcolici, bevande gassate e di caffè, e l'azione corrosiva di farmaci assunti per lunghi periodi (soprattutto farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e cortisonici).
Recentemente, però, è stato scoperto che nel 50-65% dei casi l’ulcera gastrica è causata dalla presenza di un batterio.
Si tratta di un microrganismo molto comune che si localizza al di sotto della mucosa gastrica e provoca una reazione infiammatoria locale (nota più spesso come gastrite).
L'Helicobacter pylori (questo il nome del batterio) prolifera nell'ambiente acido dello stomaco, danneggiando prima le cellule del rivestimento gastrico, e poi le pareti stesse dello stomaco o del duodeno (il tratto iniziale dell'intestino tenue).
La diagnosi avviene sulla base della valutazione dei sintomi e deve essere confermata da esami strumentali quali:
L'infezione da Helicobacter può essere diagnosticata con:
Quest'ultimo, noto più spesso come "breath test" o "test del respiro" prevede che il paziente ingerisca dell'urea marcata con un isotopo del carbonio e che, dopo avere atteso circa 30 minuti, soffi all'interno di un flacone.
L'aria così raccolta viene analizzata e confrontata con quella raccolta prima dell'ingestione dell'urea alla ricerca dell'anidride carbonica prodotta dal batterio.
In passato la cura più utilizzata per l'ulcera gastrica era l’intervento chirurgico, mentre oggi è riservato a casi gravi e urgenti, con perforazione (pochi, secondo le statistiche).
Attualmente l'approccio più diffuso prevede la prescrizione di terapie farmacologiche, individuate in base alle caratteristiche del singolo caso.
I farmaci più utilizzati sono:
Nei casi meno gravi, oltre ai farmaci antiacidi si può ricorrere anche al bicarbonato.
Nei pazienti positivi all'infezione da Helicobacter pylori, viene associato un antibiotico mirato agli inibitori della pompa protonica.
Per tutti questi (eccetto che per alcuni antiacidi e per il comune bicarbonato) è necessaria la ricetta medica.
Anche i cambiamenti dello stile di vita e la cura dell’alimentazione possono essere utili nella cura dell’ulcera gastrica. Per esempio, il consumo di alimenti "leggeri" e quindi facili da digerire, l'uso di metodi di cottura "delicati" come il vapore e l'abbandono di abitudini scorrette (come il fumo) possono intensificare gli effetti dei farmaci, contribuendo a prevenire le recidive.
Altrettanto importante è anche consumare pasti piccoli e frequenti, a orari regolari, e non digiunare per lunghi periodi.
La dieta da adottare in questi casi dovrebbe privilegiare alcuni alimenti e non altri, come illustrato dalla seguente tabella:
Alimenti consigliati | Alimenti da evitare o limitare |
---|---|
Carni magre | Alcolici e superalcolici |
Latte, meglio se parzialmente scremato | Aglio, cipolla, scalogno, peperoncino, pepe |
Pane | Formaggi grassi |
Pasta, riso | Caffè, tè e, in generale, le bevande contenenti caffeina, bevande gassate, succhi di frutta |
Verdure crude o cotte | Carni e pesci particolarmente grassi |
Pesci magri | Pomodori |
Yogurt | Cibi grassi, piccanti, conservati, affumicati, fritti |
Frutta, a eccezione degli agrumi | Frutta secca |
La principale e più pericolosa conseguenza di un’ulcera trascurata a lungo è la perforazione della parete dello stomaco con successiva emorragia interna (perdita di sangue).
L’emorragia si può esternare con perdita di sangue nelle feci (ematochezia) o con feci scure, catramose (melena). In questi casi, si può osservare anche perdita di peso, anemia, pressione bassa, sete e sudorazione.
Altri possibili effetti sono:
Quando è presente un dolore addominale persistente e si notano forti e frequenti nausee o disturbi digestivi, è sempre meglio sentire cosa ne pensa il medico di famiglia. Soprattutto se, in aggiunta a questi sintomi, subentrano anche vomito e una rapida perdita di peso.
L’ulcera gastrica è abbastanza diffusa nel mondo occidentale, anche se è in diminuzione negli ultimi 20 anni.
Si stima, oggi, che almeno il 10-20 per cento della popolazione adulta possa avere un’ulcera nel corso della vita. La massima incidenza dell'ulcera gastrica è negli uomini tra i 50 e i 60 anni. Il rapporto maschi/femmine è di 3:1.
Potrebbero interessarti anche questi articoli: