Arnica: che cosa è, come si usa e quando è meglio evitarla

Che cos’è

L'Arnica montana è una pianta erbacea perenne che fa parte della famiglia delle Composite.

Cresce spontaneamente nelle regioni alpine e prealpine al di sopra dei 1000 metri, insieme a stelle alpine, nigritelle e genziane.

La si trova, ad esempio, sulle Alpi del Trentino, nel Parco Nazionale dello Stelvio, nella Val di Fassa e sulle Dolomiti, ma non solo: l'arnica, infatti, cresce anche in Siberia, in diverse regioni dell'Europa centrale e nelle aree temperate del Nord America.

Insofferente al calore estivo della pianura, difficilmente la si vedrà fiorire nel giardino di qualche appartamento di città. In generale quest'erba medicinale ama i prati umidi di montagna, i pascoli popolati di animali, le brughiere e le torbiere alte, dove fiorisce tra maggio e settembre.

L'arnica, però, non si limita ad adornare i prati con la sua bellezza: al suo interno, infatti, si nascondono sostanze dotate di proprietà benefiche ed oli essenziali alleati del benessere.

I fiori, a forma di margherita, sono completamente gialli e presentano al centro un disco circondato da petali di numero variabile. Vengono raccolti nei mesi di giugno e luglio e sono la parte utilizzata in fitoterapia e in erboristeria.

Gli amanti della simbologia riconoscono nel loro colore vivido e intenso l'energia dei raggi del sole. Da un punto di vista più scientifico, invece, le proprietà dei fiori di arnica e i benefici per la salute associati al loro impiego hanno fatto sì che quest'erba si guadagnasse il titolo di “panacea dei traumi” (panacea lapsorum).

L'arnica, infatti, si distingue fra gli altri rimedi naturali per la sua capacità di dare sollievo dal dolore con il suo effetto antinfiammatorio, e di favorire la guarigione dai più diversi infortuni, da lividi ed ecchimosi alle distorsioni di cui si può essere vittima quando si pratica uno sport o anche semplicemente appoggiando distrattamente i piedi su una superficie sconnessa o instabile. Non a caso, in Europa e, in particolare, in Germania è stata il rimedio naturale per eccellenza in caso di lividi e contusioni.

Secondo i consigli della tradizione, infatti, l'arnica può essere utilizzata per trattare le infiammazioni, i foruncoli, le contusioni e gli ematomi. In questi casi, i suoi impieghi includono la preparazione di infusi di fiori freschi, applicati direttamente sulla zona interessata con impacchi. L'unguento, invece, è stato utilizzato anche nel trattamento del Fuoco di Sant'Antonio.

In tempi recenti sta diventando sempre più rara, in parte perché la disponibilità dei terreni che ne sono consentono la crescita stanno diminuendo, e in parte perché la richiesta di questa pianta (e delle sue preziose componenti) ha conosciuto un notevole incremento.

Le attività dell'arnica

I principi attivi contenuti nell'arnica (flavonoidi, triterpeni, lattoni sesquiterpenici come l'elenalina e olio essenziale, polifenoli, tannini, cumarine, poliacetileni, xantofille) le conferiscono proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche, antidolorifiche ed esercitano un'azione stimolante per la circolazione.

Ma attenzione, questa pianta deve essere utilizzata solo per via esterna.

L'uso interno, infatti, è stato abbandonato perché l'assunzione di arnica in dosi medicinali può scatenare irritazioni gastriche e altri effetti collaterali, e attualmente le cure per via orale sono a base di diluizioni omeopatiche del rimedio.

Oltre a ridurre il dolore dovuto a traumi quali urti e cadute, l'arnica favorisce anche il riassorbimento dei lividi. Inoltre ad alcune delle sostanze presenti al suo interno è stata attribuita la capacità di stimolare l'attività cardiaca, di alleviare il dolore tipico dell'angina pectoris e di contrastare i cali di pressione associati a variazioni meteorologiche.

Per approfondire l'argomento: Edemi ed ematomi, perché è meglio intervenire subito.

Perché si usa

L'arnica è utile in caso di distorsioni, slogature, contusioni, ematomi e flebiti superficiali. Inoltre può essere usata contro l'artrosi e, più in generale, i dolori muscolari e articolari, gli edemi da frattura e le emorroidi.

Nonostante venga applicata solo esternamente, secondo alcuni studi preliminari riduce il dolore associato all'artrosi e riesce a migliorare la funzionalità delle articolazioni colpite dalla malattia tanto quanto un antidolorifico. Utilizzata 2 volte al giorno per 3 settimane riduce la rigidità delle articolazioni sia in caso di artrite al ginocchio che in caso di artrite alle mani.

Grazie alle sue proprietà antisettiche trova impiego anche nelle infiammazioni della pelle e per trattare localmente acne, foruncoli, labbra screpolate e punture di insetto. Infine, l'arnica viene a volte proposta contro il mal di gola e altri disturbi, spesso in forma di rimedio omeopatico.

Nella seguente tabella sono riassunti gli usi più comuni dell'arnica.

Traumi

Distorsioni

Slogature

Contusioni

Dolore

Dolori muscolari

Dolori articolari

Circolazione

Edema

Flebiti superficiali

Dermatologia

Acne

Labbra screpolate

Punture d'insetto

Un utente ha rivolto al nostro esperto sull'impiego dell'Arnica montana in omeopatia. Leggi la risposta, per conoscere tutti i dettagli.

Come si usa l'arnica

I componenti di questa pianta vengono utilizzati per preparare infusi, tinture, gel, creme, unguenti ed oleoliti (oli medicati ottenuti tramite la macerazione dei fiori), a volte in composizione con altre specie vegetali (come l'aloe).

Il fiore di colore giallo, che tecnicamente viene definito “capolino”, viene raccolto e lasciato asciugare all'ombra. I fiori non saranno pronti fino a che non saranno completamente essiccati.

Una tintura a base di arnica può essere preparata anche facendo macerare 10 grammi di radici secche in un bicchiere per 20 giorni, avendo cura di sbattere l'infuso una volta al giorno.

Il liquido che si ottiene dopo filtrazione del macerato deve essere conservato al buio e al bisogno può essere mescolato a glicerina e acqua (in rapporto 1:2:3) per ottenere una soluzione con cui fare impacchi sulla pelle non lesionata da piaghe o ferite cutanee.

Un altro uso casalingo dell'arnica prevede di mescolare 1 cucchiaio di tintura con 2 cucchiai di miele per ottenere una sorta di crema o pomata per la cura dei foruncoli.

Preparare in casa un rimedio fai da te a base di fiori di arnica è invece un po' meno semplice. I volenterosi dovrebbero procurarsi acqua, 30 grammi di fiori, mezzo litro di alcol puro, un dado di canfora e un bicchierino di trementina.

La ricetta prevede di lasciar macerare i fiori nell'alcol da 8 a 10 giorni. Dopo averli scolati si devono aggiungere trementina e canfora, agitare fino a che quest'ultima non si sarà sciolta e diluire con l'acqua.

L'unguento ottenuto viene consigliato per un massaggio sulle aree sottoposte a stress dai reumatismi, ma dati i metodi di preparazione non c'è nessuna garanzia della sua efficacia.

Diverso è il caso dei prodotti in cui i principi attivi dell'arnica sono quantificati in modo preciso. Dai fiori si ottiene l'estratto secco titolato in rutina minimo 1%, destinato al solo uso esterno, che può essere utilizzato anche in combinazione con altri rimedi offerti dalla natura, come l'artiglio del diavolo.

L'arnica è utilizzata soprattutto sotto forma di pomate, creme o gel (una formulazione molto apprezzata), l'ingestione è controindicata a causa dei possibili effetti collaterali.

I prodotti che possono essere assunti per via orale sono quelli omeopatici. Nel loro caso il trattamento a base di arnica viene proposto in caso di lividi, dolore muscolare o associato a procedure chirurgiche (inclusa l'estrazione del dente del giudizio) e problemi alla vista associati al diabete, ma le prove della sua efficacia non sono sufficienti a certificarne i benefici.

La possibilità di assumere arnica per via orale sotto forma di prodotti omeopatici dipende dal fatto che in questi rimedi l'arnica è diluita a tal punto da non essere presente in quantità rilevabili. Questa caratteristica è la stessa che in genere rende i rimedi omeopatici sicuri anche nei bambini e che secondo le voci sfavorevoli all'omeopatia impedisce ai rimedi omeopatici di essere efficaci.

Per precauzione può essere raccomandato di evitare l'assunzione dell'arnica per via orale in caso di pressione alta, perché potrebbe aumentarla ulteriormente.

Per lo stesso motivo l'arnica non dovrebbe essere assunta in caso di battito cardiaco accelerato (dal momento che potrebbe accelerarlo ulteriormente) o di disturbi all'apparato digerente come sindrome dell'intestino irritabile, ulcere e malattia di Crohn (perché può irritare l'apparato digerente).

Gli altri impieghi

L'arnica non è utilizzata solo a scopo medicinale, ma trova impiego sotto varie forme.

Anche se, in termini generali, i suoi impieghi non trovano spazio in cucina, è possibile trovarli nell'industria alimentare, che utilizza l'arnica per conferire aroma a bevande, dessert freddi a base di latticini, dolciumi, gelatine e prodotti da forno.

L'olio di arnica trova invece impiego in ambito cosmetico, dove viene utilizzato come ingrediente sia nella produzione di profumi che in quella di cosmetici vari, tonici per capelli e preparazioni anti-forfora.

Le foglie vengono lavorate per ottenere un tabacco piuttosto diffuso tra le popolazioni montane, ottimo sia come tabacco da fiuto sia per la pipa.

Effetti indesiderati

In generale, l'arnica è considerata un rimedio sicuro, almeno fino a che viene applicata sulla pelle per brevi periodi di tempo. Nei soggetti sensibili può però causare dermatite da contatto.

Restano invece dei dubbi sulla sicurezza della sua assunzione per via orale; sulla base di queste preoccupazioni il governo canadese ha addirittura proibito l'uso dell'arnica come ingrediente nei cibi.

Infatti se ingerita l'arnica può provocare disturbi al fegato, gastriti, nausea, irritazioni della bocca e della gola, vomito, diarrea, enterocoliti, cefalea, ipotensione arteriosa, fiato corto e palpitazioni. Nei casi più gravi, l'assunzione di dosi eccessivamente alte di arnica può danneggiare il cuore (sistema cardiocircolatorio), aumentare le emorragie e portare a insufficienze d'organo.

Per questo l'assunzione di arnica per via orale viene considerata sicura solo fino a che viene limitata alle dosi normalmente presenti nei cibi.

Precauzioni

A questo punto è opportuno fare alcune avvertenze. Creme e pomate non devono essere utilizzate sulla cute lesionata o in caso di dermatite.

L'uso in gravidanza e durante l'allattamento è sconsigliato.

Inoltre è bene tenere presente che l'arnica può scatenare reazioni allergiche in chi è allergico a piante della famiglia delle Asteraceae (note anche come Compositae), come l'ambrosia, il crisantemo, la calendula e le margherite. In caso di dubbi prima di applicare un prodotto sulla pelle è bene chiedere consiglio al proprio medico.

Nel caso in cui si acquistino i fiori è necessario controllare che al loro interno non ci siano le larve della cosiddetta mosca dell'arnica.

Questo insetto, noto agli scienziati come Phytomyza arnicae, depone le sue uova proprio nei fiori dell'arnica, dove le larve possono crescere indisturbate.

La loro presenza può aumentare l'effetto irritante dell'arnica a livello della cute e potrebbe scatenare reazioni simili ad allergie.

Per questo fiori contaminati da larve di Phytomizae arnicae, riconoscibili come piccolissimi puntini neri, devono essere scartati.

Un altro insetto cui spesso ci si riferisce chiamandolo “mosca dell'arnica” è il Tephritis arnicae (o Trypeta arnicivora). Anche le sue larve sono accusate di compromettere le proprietà benefiche dell'arnica.

Interazioni

Non sono note interazioni con farmaci o altre piante.

Dato, però, che un'eventuale assunzione per via orale potrebbe rallentare la coagulazione del sangue viene raccomandato di fare attenzione all'utilizzo contemporaneo di erbe, integratori o farmaci che interferiscono con questo processo, che includono anticoagulanti e antiaggreganti. In questi casi, in caso di dubbi e/o fastidi, è consigliabile chiedere il parere di un medico.

Non sono note nemmeno interazioni tra l'assunzione di arnica e quella di particolari alimenti o nutrienti.

Potrebbe interessarti anche l'articolo Gomito del tennista.

Biancospino: proprietà e controindicazioni

Curcuma: proprietà e benefici

Articoli correlati

Pubblicità

Gli articoli più letti

I servizi per te
Farmaci a domicilio
Prenota una visita