Che differenza c’è tra laringite e faringite?


Il mal di gola non è tutto uguale: è bene capire se si tratta di faringite o laringite, per scegliere il trattamento adatto ed evitare i fattori di rischio.

Si fa presto a dire "ho il mal di gola", ma di che mal di gola si tratta? Che cosa l'ha causato? E, soprattutto, come si fa a farlo andare via? Tutte domande alle quali generalmente si può rispondere facendo attenzione ai sintomi, alle modalità di insorgenza, all'età e alle abitudini di vita della persona interessata. Vediamo quali.

Come capire di che cosa si tratta

Le forme più comuni di mal di gola, di cui praticamente tutti hanno sofferto almeno una volta sia nell'infanzia sia in età adulta, sono essenzialmente due: la faringite e la laringite.

Come lascia intuire il suffisso “-ite”, si tratta in entrambi i casi di un’infiammazione, ma nel primo caso a essere interessata è la parte "alta" della gola, quella che collega la zona posteriore del naso con l'esofago e che si può facilmente vedere dietro l'ugola, spalancando la bocca davanti allo specchio.

Nel secondo caso, invece, a infiammarsi è la parte "bassa" della gola, ossia quella che fa da "anticamera" della trachea e che contiene le corde vocali. La laringe non può essere vista facilmente dall'esterno e per valutarla, in caso di disturbi, è necessario che l'otorinolaringoiatra effettui una laringoscopia, inserendo una piccola sonda montata su un tubicino flessibile, attraverso il naso.

Dal momento che faringe e laringe hanno struttura e funzioni molto diverse, un processo infiammatorio del tutto analogo a carico di queste due zone della gola dà luogo a sintomi abbastanza peculiari, che orientano facilmente la diagnosi.

Sintomi tipici della faringite sono:

  • il bruciore, il dolore e il gonfiore dei tessuti della parte posteriore del palato e del retrobocca
  • la difficoltà a deglutire
  • a volte un senso di prurito o di secchezza della gola, che generalmente è anche ipersensibile al freddo e al caldo, ai cibi acidi, salati o speziati e, talvolta, anche al semplice ingresso dell'aria mentre si respira.

Nella laringite, invece, il bruciore, il dolore e il gonfiore sono localizzati più in basso e più anteriormente, sono spesso presenti sensazione di secchezza/prurito alla gola, tosse secca insistente e una certa difficoltà a respirare, ma il vero sintomo distintivo riguarda la voce, che cambia timbro, diventando più roca o più stridula, disomogenea e più flebile, fino a scomparire del tutto nelle infiammazioni più severe (afonia).

Le cause principali di mal di gola

I fattori che possono portare allo sviluppo di faringite e laringite sono abbastanza simili. I principali sono:

  • le infezioni virali
  • l'esposizione all'aria troppo fredda
  • gli sbalzi di temperatura
  • lo stress eccessivo imposto alla gola e alle corde vocali a causa di un uso intenso o protratto (prevalentemente per ragioni professionali, come nel caso di insegnanti, cantanti, attori ecc.).

Al contrario, le infezioni batteriche sono all'origine di una quota minima di faringiti e ancora meno di laringiti.

Una causa, ampiamente sottovalutata, di entrambi i tipi di mal di gola è il fumo di sigaretta, sigari ecc. Il fumo esercita un'azione irritante e pro-infiammatoria diretta sulle mucose della faringe e della laringe e, contemporaneamente, riduce le difese immunitarie locali dell'apparato respiratorio, facilitando l'insorgenza di infezioni virali e batteriche.

A ciò si aggiunge l'effetto cancerogeno del fumo, che non riguarda soltanto i polmoni, ma anche la bocca e le corde vocali. Al punto che la maggioranza dei tumori della laringe riguardano forti fumatori, soprattutto se assumono anche discrete quantità di alcol, altrettanto dannoso per le mucose di bocca, gola e ghiandole salivari.

Un altro importante fattore che promuove lo sviluppo di faringite e laringite è l'inquinamento atmosferico, sicuramente caratterizzato da un'azione irritante e globalmente lesiva sull'apparato respiratorio, benché non esistano ancora dati sufficienti per stabilire con precisione gli effettivi danni provocati in adulti e bambini.

Una causa più subdola di mal di gola cronico e, in particolare, di laringite apparentemente immotivata è il reflusso gastroesofageo non diagnosticato. Anche quando è in forma lieve e non viene percepita dal diretto interessato, la risalita di goccioline di acidi gastrici fino alla gola durante il sonno ha un effetto molto irritante per le mucose della laringe, potendo causare infiammazione, dolore e raucedine cronici, anche molto intensi.

Anche alcune allergie a pollini, muffe, acari della polvere, l'abbondante assunzione di cibi piccanti o molto speziati e l'esposizione ad aria molto secca possono causare mal di gola (prevalentemente, faringite).

Come alleviare i sintomi e respirare meglio

Da quando già detto, è evidente che le principali azioni utili per prevenire sia la faringite sia la laringite consistono nell'evitare:

  • fumo
  • alcolici
  • bevande e cibi irritanti
  • l'esposizione ad aria fredda o secca (proteggendo naso e bocca con la sciarpa nei mesi invernali).
  • la pratica di sport in aree inquinate (per esempio jogging in mezzo al traffico, soprattutto se le condizioni meteorologiche non sono delle migliori).

Quando il mal di gola è già presente, in modo isolato o nel contesto delle manifestazioni dell'influenza o di un altro malanno stagionale, si può cercare di alleviarlo con alcuni accorgimenti pratici, indicati in caso sia di faringite sia di laringite acute.

In particolare, va ricordato di bere spesso liquidi a temperatura ambiente o tiepidi, non acidi (acqua naturale, tisane, latte con o senza miele, brodi di verdura, pollo o carne non troppo salati ecc.), succhiare lentamente caramelle a base di estratti di liquirizia, menta o eucaliptolo (preferibilmente senza zucchero), cercare di parlare e sforzare la gola il meno possibile, restare a riposo in una stanza ben umidificata.

Dal momento che, benché raccomandabili, questi interventi difficilmente riusciranno a eliminare da soli i sintomi di una faringite o di una laringite di una certa importanza, per smorzare in modo più marcato e specifico l'infiammazione che li sostiene si può ricorrere a spray o pastiglie antinfiammatorie da sciogliere lentamente in bocca. Tra le varie proposte facilmente reperibili in farmacia senza ricetta medica, sono risultate particolarmente efficaci quelle a base di flurbiprofene, ketoprofene o naprossene, indicate per adulti e bambini con più di 12 anni.

Rispetto agli antisettici, altra categoria di prodotti ad azione locale che possono essere acquistati in farmacia per trattare il mal di gola, i prodotti ad azione antinfiammatoria sono caratterizzati da una durata d’azione più lunga (fino a sei ore) e agiscono direttamente sull’infiammazione, cioè sul processo che causa i fastidiosi sintomi che vogliamo eliminare (dolore, difficoltà a deglutire, gola gonfia).

Un'avvertenza importante è non assumere troppi antinfiammatori contemporaneamente: quindi, se il mal di gola è presente insieme all'influenza e si sta usando anche un farmaco per bocca a base di ibuprofene o acido acetilsalicilico, le pastiglie antinfiammatorie devono essere evitate o assunte ad almeno 4 ore di distanza dagli altri medicinali.

L'insieme di questi interventi, in genere, è sufficiente per superare i comuni episodi di faringite o laringite acuti. Tuttavia, se la situazione non dovesse migliorare nell'arco di 3-4 giorni o se il mal di gola dovesse ripresentarsi spesso è bene interpellare il medico per una valutazione più approfondita.

Rosanna Feroldi
Rosanna Feroldi
Da adolescente le avevano detto di fare il liceo classico e ha scelto lo scientifico. Alla maturità, le hanno detto di iscriversi Lettere e Filosofia e ha puntato su Biologia. Dopo laurea e tirocinio, al dottorato in elettrofisiologia ha preferito un corso di comunicazione e giornalismo scientifico della Facoltà di Farmacia - Università Statale di Milano. Insomma, non è il tipo che si lascia convincere facilmente. Da lì, è iniziato, più per gioco che per scelta, un percorso professionale che continua con soddisfazione da quasi vent'anni, passando da attività di consulente per la comunicazione su salute e stili di vita sani per il Progetto Città sane - Comune di Milano alla proficua collaborazione con la Fondazione San Raffaele di Milano, dove per 13 anni si è occupata di realizzare il magazine dell'Ospedale San Raffaele destinato ai pazienti e materiale divulgativo distribuito nell'ambito di campagne di sensibilizzazione, nonché di supportare l'attività di ufficio stampa. Contemporaneamente, entusiasta, mai stanca ed esagerando anche un po', ha interagito con numerose realtà editoriali come giornalista scientifica e medical writer, realizzando contenuti per riviste dirette al pubblico, ai medici e ai farmacisti. Il sopravvento del web ha cambiato molte cose, ma non l'ha indotta a desistere. Così, eccola ora alle prese prevalentemente con progetti editoriali online e attività di comunicazione/reportistica medico-scientifica nelle aree cliniche più disparate. A volte, si chiede come abbia fatto, altre come continuerà. The show must go on.

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