Dieta per la gastrite

Consigli per scegliere la giusta dieta per la gastrite. Essendo un disturbo la cui genesi è fortemente influenzata dallo stile di vita, la gastrite può essere calmata o del tutto risolta applicando alcune variazioni nelle abitudini alimentari.

Non sempre è possibile tenere a bada un’infiammazione dello stomaco soltanto seguendo una dieta corretta.

Si devono sempre considerare la gravità e la durata dei sintomi su base individuale, valutando la necessità di ricorrere al medico di famiglia ed eventualmente a visite specialistiche e test diagnostici per individuare la causa del disturbo, come per esempio la presenza di un’infezione da Helicobacter pylori.

Non a caso, lo stomaco è continuamente sottoposto al passaggio di alimenti e sostanze provenienti dall'esterno dell'organismo, e questo lo rende particolarmente propenso al rischio di infezione da parte di microorganismi nocivi.

L'Helicobacter pylori, ad esempio, è un batterio che causa una forte gastrite, che può portare a sintomi come mal di stomaco, reflusso gastrico, sensazione di pesantezza, e nei casi peggiori nausea e vomito.

Esiste anche la possibilità di soffrire di una gastrite nervosa. Infatti, nei momenti di forte pressione e di stress psicologico, è possibile che il corpo reagisca con un'eccessiva produzione di succhi gastrici. Il risultato è un'infiammazione delle pareti dello stomaco, che può provocare quella sensazione di nausea tipica della sintomatologia ansiosa.

Certo è che chi soffre di disturbi di stomaco come la gastrite deve porre la massima attenzione alla dieta, scegliendo i cibi in base alle proprie preferenze ma anche alle eventuali reazioni che questi causano.

Ciascuno di noi ha un'individuale capacità di digerire e assimilare i diversi generi alimentari e spesso la presenza di intolleranze nei confronti di alcuni alimenti è del tutto ignorata.

Molto spesso, già da soli si è in grado di individuare i cibi che causano una sensazione di pesantezza e bruciore di stomaco. Se successivamente a un pasto si verificano i sintomi della gastrite, il primo passo è quello di analizzare con attenzione tutto ciò che si è mangiato, cercando di individuare l'alimento responsabile.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di eccessi di dolci, cioccolato, oppure di alimenti conditi con una grande quantità di spezie. In ogni modo, è possibile stilare una dieta per la gastrite utile alla maggior parte delle persone.

Leggi anche l'articolo Metti in moto la digestione.

Alimenti da evitare

In caso di gastrite la mucosa dello stomaco si trova in uno stato irritato o infiammato perciò è molto importante evitare i cibi che potrebbero causare ulteriori stress. Queste indicazioni dietetiche sono valide sia per le forme sporadiche e più lievi di gastrite, sia per le forme più severe e croniche.

Nel primo caso è possibile già una completa remissione dei sintomi, mentre nel secondo si rendono anche necessarie terapie farmacologiche, come quelle a base di antibiotici contro Helicobacter pylori o di farmaci in grado di regolare la motilità gastrica, che comunque andranno sempre prescritti dal medico.

Possono tornare utili, nelle fasi di cura della gastrite, dei prodotti digestivi da banco o dei farmaci che non necessitano di prescrizione, come gli antiacidi e gli inibitori di pompa protonica. Da evitare invece sono FANS e farmaci antinfiammatori, che potrebbero accrescere l'irritazione delle pareti dello stomaco.

Una norma generale è di non fare pasti eccessivi e di suddividerli durante la giornata: questo aiuta a mantenere l’acidità gastrica entro limiti ottimali.

È indispensabile evitare, specie nella fase acuta di gastrite:

  • tutti gli alimenti ad alto tenore di grassi che potrebbero aumentare la secrezione di acido da parte dello stomaco (quali carni rosse, pesci grassi o conservati e formaggi grassi, in particolare quelli fermentati come gorgonzola e pecorino)
  • tutti i condimenti particolarmente speziati contenenti per esempio pepe bianco e nero, aglio e peperoncino
  • fare particolare attenzione alla frutta acidula come limoni, mandarini, arance eccetera, e alla frutta secca, quest’ultima troppo ricca di grassi e proteine
  • limitare il consumo di alimenti raffinati, come la pasta, pane bianco e cracker
  • eliminare i cibi che producono gas come broccoli, cavolo, cipolle, latte, fagioli secchi e piselli, e alcuni frutti.

Tra gli alimenti che è sconsigliato assumere durante una gastrite vale la pena citare anche le bevande gassate, in particolar modo quelle zuccherate, che come i cavoli e i broccoli potrebbero contribuire a gonfiare lo stomaco.

Troviamo poi il cibo crudo o poco cotto, insaccati e cibi ricchi di grassi, e i latticini, in particolare se si sospetta di soffrire di intolleranza al lattosio. In caso contrario, è comunque preferibile sostituire il latte intero e i formaggi freschi con del latte scremato o parzialmente scremato, oppure con dello yogurt, come per la prima colazione.

Alcol e caffeina sul banco degli imputati

Devono essere evitate tutte le bevande che possono irritare la mucosa dello stomaco o che possono aumentare la produzione di acido gastrico. Tra queste è ovvio menzionare gli alcolici e in particolare i superalcolici, che vanno del tutto eliminati dalla dieta.

Stesso discorso vale per il caffè, anche quello decaffeinato, e per tutte le bibite contenenti caffeina. Evitare di bere anche bevande ghiacciate o troppo fredde, specie a stomaco vuoto.

È consigliabile bere regolarmente acqua durante l’arco della giornata, specie nei casi più gravi in cui sono presenti vomito e diarrea (con relativo problema di disidratazione).

L'infiammazione dello stomaco, infatti, e in particolare la gastrite cronica, potrebbero essere segnale di un disturbo o di una patologia più estesa, che colpisce anche l'apparato intestinale. In particolare, si potrebbe innescare una colite o una sindrome del colon irritabile, specialmente negli stati ansiosi. Alimenti e sostanze irritanti, potrebbero colpire negativamente anche le pareti intestinali.

Il latte ha un effetto benefico immediato, ma dopo il sollievo iniziale può causare una veloce ricomparsa dei sintomi. Questo perché per il suo carattere alcalino contrasta al momento l’acidità, ma essendo un alimento ricco di grassi e proteine, in un secondo tempo la aumenta e rallenta lo svuotamento dello stomaco.

Andrebbero anche evitate le bevande troppo zuccherate e quelle derivate da frutti aciduli.

Per evitare i bruciori di stomaco dopo il pasto leggi questo articolo.

Ecco cosa portare in tavola 

  • Alimenti leggeri e a basso contenuto lipidico (carni bianche, pesce magro, formaggi magri e freschi). Evitando di consumare nello stesso pasto fonti proteiche differenti, come uova e carne o legumi o formaggi
  • Piatti semplici e non elaborati privilegiando la bollitura, la saltatura con olio extra vergine di oliva o la cottura alla griglia
  • Alimenti ricchi di fibre. Non provocano un aumento dell'acidità gastrica, quindi sono consigliabili tutte le verdure fibrose (fagiolini, carciofi, sedano, lattuga, cavolo, ortiche eccetera). Sconsigliabili invece i pomodori per la loro natura acidula
  • Alimenti contenenti flavonoidi, come mele, sedano e mirtilli perché possono inibire la crescita di Helicobacter pylori
  • Alimenti ricchi di antiossidanti, specialmente frutta come mirtilli, ciliegie eccetera. e ortaggi
  • Cibi ad alto contenuto di vitamine del gruppo B e ricchi di calcio, quali mandorle, fagioli, ortaggi a foglia (come spinaci) e verdure di mare
  • Per quanto riguarda le bevande sono consigliati i succhi di frutta non acidi, il latte in poca quantità e scremato e lo yogurt da bere, oltre che, ovviamente, un buona quantità di acqua.

In sintesi, ecco i cibi “sì” e quelli “no”, rispettivamente da preferire o da evitare in
caso di gastrite.

NO
Carni bianche Carni rosse
Pesce magro Pesci grassi e conservati
Formaggi magri e freschi Formaggi grassi, in particolare quelli
fermentati (gorgonzola, pecorino ecc.)
Verdure fibrose (fagiolini, carciofi, sedano, lattuga, cavolo, ortiche ecc.) Pomodori e altre verdure acidule
Alimenti contenenti flavonoidi (mele, sedano e mirtilli) Condimenti particolarmente speziati
(pepe bianco e nero, aglio, peperoncino
ecc.)
Alimenti ricchi di antissidanti (ortaggi e frutta come mirtilli, ciliegie ecc.) Frutta acidula (limoni, mandarini, arance ecc.)
Alimenti ad alto contenuto di vitamine del gruppo B e calcio (mandorle, fagioli, ortaggi a foglia, verdure di mare) Frutta secca
Succhi di frutta non acidi Pasta, pane bianco, cracker
Latte scremato (in quantità limitata) Alimenti che favoriscono la formazione di gas (broccoli, cavolo, cipolle, latte, fagioli secchi e piselli, alcuni frutti)
Yogurt Alcol, caffè e bevande contenenti caffeina

Per concludere, non dimentichiamo che a un'alimentazione bilanciata deve essere accompagnato uno stile di vita altrettanto bilanciato: non sono sufficienti delle portate leggere e un apporto minimo di frutta e verdura per mantenere lo stomaco forte e in salute.

Anche le abitudini quotidiane influiscono sulla prevenzione e sull'insorgenza della gastrite e di altre malattie dell'apparato digerente. Il tempo libero, ad esempio, è importante, anche durante i pasti, che dovrebbero essere consumati con calma e masticando lentamente.

Via anche ad attività fisica, sport e passeggiate all'aria aperta. Divieto assoluto, invece, per alcol e fumo, a una vita troppo sedentaria, e a pasti consumati in fretta e furia.

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