Io e Sally – Buone abitudini

Buone abitudini

La memoria è utile
solo quando
è immunologica.

Cosa ci ha insegnato la pandemia di utile per le altre infezioni respiratorie.

Quando l'emergenza dovuta alla pandemia da COVID-19 rientrerà, e il virus farà ormai parte della nostra esperienza,
potremo dimenticarci i lockdown e le chiusure che tanto hanno influenzato negativamente questi due anni.
Tuttavia, cì sono aLcune cose che non dovrebbero finire nel dimenticatoio.
In primis le buone pratiche che tutti noi abbiamo messo in atto per combattere la diffusione del COVID-19 e che
potrebbero essere portate avanti come forma di buone abitudini a fine preventivo contro le infezioni da virus respiratori.
Tra i comportamenti che sarebbe meglio portare con noi anche ad emergenza finita, vi sono:

  1. Lavarsi spesso le mani o utilizzare un prodotto igienizzante quando questo non è possibile.
  2. In caso di tosse, febbre, raffreddore o altri sintomi che potrebbero far pensare a un'infezione respiratoria, evitare di frequentare luoghi affollati, ma rimanere a casa.
  3. Se si sospetta un'infezione, usare la mascherina per non contagiare i soggetti più fragili, tra cui anziani, bambini piccoli e persone immunodepresse. Questa è una pratica già diffusa, ben prima della comparsa del COVID-19, in molti Paesi asiatici, dove ('attenzione alla collettività è un'abitudine molto sentita.
  4. Non trascurare i segni di un'infezione, ma prendersi cura del proprio corpo fin dai primi sintomi, rivolgendosi al proprio medico o al farmacista, per farsi consigliare su quale strategia è meglio mettere in pratica per guarire.
  5. Prendere in considerazione di sottoporsi al vaccino antinfluenzale, anche nel caso in cui non si fa parte di una categoria a rischio. Oltre a prevenire e a rallentare la diffusione del virus influenzale, vaccinarsi rappresenta una buona misura che permette di individuare per esclusione la presenza di altre infezioni respiratorie.
  6. Mantenere l’utilizzo di apparecchi, come il pulsiossi metro (saturimetro), in grado di monitorare fin da subito la saturazione deLl'ossigeno delle persone che hanno febbre (soprattutto adulti).

Le vacanze sono finite

Come dare una spinta al sistema immunitario
per prevenire i malanni di stagione?

Le vacanze fanno bene all’umore, e non solo.
Durante il periodo di pausa dal lavoro, infatti, ci si prende maggiormente cura di sé stessi, sia dal punto di vista psicologico, che fisico.
Il rovescio della medaglia, tuttavia, è che durante le vacanze a volte ci si lascia andare ad abitudini meno sane e che mettono potenzialmente a rischio la nostra salute. Per esempio, alcuni tendono ad avere una minore attenzione a mantenere precauzioni indispensabili come il giusto distanziamento sociale, l’evitare assembramenti e contatti troppo stretti con molte persone. Inoltre, a volte in vacanza ci si concede qualche sgarro alimentare, provando cibi insoliti e prestando meno attenzione alle norme igieniche. Questi sono sicuramente comportamenti da non portare con noi al rientro: ricordiamoci che le malattie non vanno in vacanza!

Ma quali sono invece le buone abitudini da portare avanti anche a vacanze finite? Ecco alcuni esempi:

  1. Sonno: dormire almeno 8 ore per notte è indispensabile per permettere al nostro cervello di mettere in atto una serie di meccanismi molecolari utili per mantenere il suo buon funzionamento. Dormire troppo poco riduce la nostra capacità di concentrarci, peggiora l’umore ed espone l’organismo a un maggiore rischio di sviluppare tutta una serie di patologie, tra cui diabete e obesità. Durante le vacanze, la maggior parte delle persone dorme di più e meglio, ed è quindi più riposata. Un sonno di buona qualità aiuta anche le difese immunitarie e migliora quindi la capacità dell’organismo di proteggerci da virus e batteri. Dormire di più aiuta anche a sviluppare più anticorpi dopo una vaccinazione.
  2. Attività fisica: secondo l’OMS gli adulti dovrebbero svolgere tra i 150 e i 300 minuti settimanali di attività fisica moderata. Mantenersi in movimento è importante sia per la salute fisica, che per quella mentale, e ci aiuta a prevenire diverse malattie. Chi svolge attività fisica costante, infatti, riesce a reclutare più globuli bianchi quando entra in contatto con virus e batteri.
    Durante le vacanze, libere dagli impegni lavorativi, è molto più facile dedicarci allo sport con una certa costanza. E gli effetti sulla salute si notano! La sfida, al rientro, è evitare che le buone abitudini relative all’attività fisica diventino ingombranti da inserire nelle attività quotidiane frenetiche fatte di impegni lavorativi e familiari.
  3. Alimentazione: avendo più tempo a disposizione, si fa maggiore attenzione a quello che si mangia, evitando cibi pronti o junk food che in molti casi affollano le tavole dei lavoratori durante l’anno. E questo ha un risvolto positivo sul nostro benessere, dato che una dieta sana ed equilibrata è fondamentale per mantenere l’organismo in salute e prevenire diverse patologie. Secondo l’OMS, un’alimentazione equilibrata dovrebbe comprendere almeno 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno, da consumare quanto più possibile crude, per non alterare i principi nutritivi contenuti. Questi alimenti, infatti, sono ricchi di sali minerali, come lo zinco e il selenio, e vitamine, tra cui la vitamina C, la vitamina A e la vitamina E, indispensabili per il nostro benessere. Inoltre, è importante ridurre il consumo di grassi e zuccheri. Queste regole sono certamente più facili da seguire durante le vacanze, quando il tempo libero abbonda e ci si rende conto di quanto si è trascurato il proprio corpo durante l’anno lavorativo!

Al rientro dalle vacanze, sarebbe utile cercare di conservare il più possibile queste buone abitudini, soprattutto perché l’autunno si avvicina, e con esso i primi raffreddori e malanni stagionali.
In particolare, un’alimentazione adeguata, ricca di frutta e verdura di stagione, può aiutarci a rimetterci in carreggiata e supportare il nostro organismo dopo la pausa estiva. In questo senso, un ruolo fondamentale è svolto da alcuni componenti presenti in alimenti di origine vegetale, come in particolare le vitamine.
Tra queste la vitamina C, che svolge un’azione antiossidante e che ha un ruolo importante nel supportare alcune cellule del sistema immunitario, è un alleato importante per potenziare le difese del nostro organismo. La vitamina C infatti è uno dei principali antiossidanti che i globuli bianchi impiegano quando, come spesso accade nei mesi autunnali, si attivano per combattere le infezioni.
A settembre possiamo trovare la vitamina C in frutta e verdure di stagione come uva, fichi, agrumi (ma anche fragole, frutti di bosco, kiwi), peperoni, broccoli, cavoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, piselli, spinaci e patate (ma anche pomodori e salsa di pomodoro).

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