Io e Sally - Mal di Gola


Lo chiamiamo mal di gola, ma il termine più corretto sarebbe faringite. Ovvero un’infiammazione della faringe, la cavità che si trova tra la bocca e le fosse nasali, nella parte superiore, e tra la laringe e l’esofago, nella parte inferiore. La faringite si manifesta per lo più durante i mesi invernali e può colpire sia adulti che bambini. La causa, nella maggior parte dei casi, è l’infezione delle vie aeree superiori da parte di virus o batteri. I sintomi sono molto fastidiosi e, per cercare di ridurre il mal di gola, è facile incappare in consigli non esattamente fondati.
Il mal di gola è uno dei disturbi più comuni che possono colpire i bambini durante la stagione fredda. Una delle prime mosse da fare è capire quale sia la causa. E, in particolare, se si tratta di infezione virale o batterica. A seconda dell'agente patogeno coinvolto, infatti, le strategie da seguire per aiutare i piccoli saranno diverse. Nella maggior parte dei casi, il mal di gola è provocato dai virus del raffreddore, come i Rhinovirus, oppure dai virus di influenza o parainfluenza. In alternativa, il mal di gola può essere causato da batteri, tra cui lo Streptococco di gruppo B. Non è sempre facile capire se si tratti di infezione batterica o virale, perché i sintomi sono molto simili. Il mal di gola provocato da virus è caratterizzato anche da altre manifestazioni, oltre al dolore alla faringe, come:
Uno strumento che può aiutare il medico nella corretta diagnosi è il test di Centor. Si tratta di un punteggio clinico, che stima la probabilità che il paziente abbia una faringite provocata da Streptococco. In particolare, il test di Centor prevede che venga valutata la presenza di:
La presenza di una delle condizioni dell’elenco fa “guadagnare” un punto. Più aumenta il punteggio, più cresce la probabilità che il bambino sia affetto da mal di gola di origine streptococcica. Il punteggio massimo del test di Centor è 4.
Evoluzione del punteggio Centor è il McIsaac, che tiene conto anche dell’età dei bambini, aggiungendo 1 punto se il bambino ha meno di 14 anni (il punteggio massimo quindi può arrivare a 5).
Queste valutazioni, tuttavia, forniscono solo una probabilità e non una certezza che il mal di gola sia provocato da un batterio, piuttosto che da un virus.
La prova del nove, che il medico potrebbe scegliere in casi dubbi, è il tampone faringeo: eseguibile in un quarto d’ora. Il principio con cui funziona è quello di un test rapido per il COVID-19, ma il tampone viene fatto nella gola. Questa tecnica permette di individuare l’agente patogeno responsabile del disturbo.
Una volta riconosciuto il responsabile del mal di gola, si passa alla terapia.
Nel caso di faringite batterica, la soluzione sono gli antibiotici.
S
e invece si tratta di infezione virale, ecco alcuni consigli per facilitare la guarigione dei piccoli:
Analgesici e antipiretici sono gli strumenti da utilizzare per ridurre il dolore alla gola e la febbre. Ai primi sintomi si può ricorrere anche a soluzioni con ingredienti naturali come spray e sciroppi che creano un film protettivo sulla gola, riducendo il contatto con gli irritanti e alleviando il dolore. Nel caso di dubbi sulla scelta del prodotto più adatto è sempre consigliabile rivolgersi al proprio pediatra o al farmacista di fiducia.
E cosa fare per prevenire?
La prima regola per evitare infezioni, sia batteriche che virali, è senza dubbio quella di lavarsi spesso le mani. Soprattutto se i bambini giocano in compagnia, scambiandosi giocattoli e oggetti vari. Sarebbe meglio, inoltre, evitare il contatto stretto con altri piccoli che hanno raffreddore o mal di gola.
Spesso si pensa che il raffreddore compaia solo durante le stagioni fredde. In realtà, sintomi come naso che cola e gola infiammata possono presentarsi anche durante l’estate. Ma quali sono le cause?