Cosa prendere per il mal di stomaco

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Soffri di mal di stomaco? Scopriamo di più sulla cattiva digestione, sui sintomi sulle cause e sui trattamenti consigliati per curare questo malessere molto fastidioso.

Il mal di stomaco è un disturbo piuttosto comune oggi giorno: lo stress, i ritmi di vita frenetici e l’abitudine di mangiare spesso fuori per pranzo di certo non contribuiscono.

La salute del proprio stomaco è facilmente compromettibile, soprattutto negli uomini che sembrano avere il 50% in più di possibilità per soffrire di questo disturbo. Gli uomini, infatti, somatizzano tutte le loro negatività sullo stomaco e per questo soffrono molto più delle donne di una cattiva digestione.

Vediamo esattamente come funziona la “zona” digestiva del nostro corpo.

L’apparato digerente è formato da due organi cavi, dove appunto si trovano anche gli enzimi digestivi, tramite i quali avviene l’introduzione degli alimenti, e grazie ai quali inizia il processo digestivo, l’assorbimento delle sostanze nutritive che possono essere mantenute nel corpo e l’eliminazione, invece, di quelle che non fanno bene.

Ma quali sono le principali funzioni dell’apparato digerente?

  • Ingestione;
  • Digestione;
  • Assorbimento;
  • Defecazione.

Il canale digerente è costituito da una serie di organi cavi e dalle importantissime ghiandole annesse: inizia con la bocca e continua con la faringe, l'esofago, lo stomaco, l'intestino tenue, l'intestino crasso (cieco, colon, retto) e termina con l'ano; lungo il suo percorso, inoltre, si accompagna alle ghiandole salivari, al fegato, alla cistifellea e al pancreas.

Perché si soffre di mal di stomaco e di cattiva digestione: possibili cause

Solitamente questo disagio compare con una sensazione di forte acidità gastrica, che infatti spesso può anche determinare dei rigurgiti acidi. A volte la dispepsia può comportare la pancia gonfia e il processo di deglutizione - nota anche come disfagia - è compromesso da una forma di intolleranza che potrebbe dipendere da cibi speziati, cibi piccanti, allergia al lattosio, l’assunzione di bevande gasate o anche dall’abuso dei caffè.

Le cause del mal di stomaco o di una cattiva digestione possono dipendere però anche da una debolezza intestinale, mentre i sintomi possono includere pesantezza, dolori allo stomaco, bruciore allo stomaco, vomito, nausea, meteorismo, reflusso gastroesofageo con risalita di succhi acidi gastrici - molto fastidiosi - e reflusso acido. Quest’ultimo può anche determinare l’inizio di un’ernia iatale, che se non presa in tempo può causare grossi problemi.

A volte il disagio del mal di stomaco può dipendere anche dal batterio spiraliforme Helicobacter pylori che può colonizzare la mucosa gastrica e le pareti dello stomaco. In realtà non è ancora noto come questo batterio arriva al nostro stomaco, ma quello che è sicuro è che può diventare un serio problema causando anche l’ulcera in molti casi. La funzione gastrica può essere completamente compromessa in questi casi, ecco perché è necessario intervenire in tempo.

I disturbi digestivi possono essere preventivati anche con un’iniziale e falso senso di sazietà, ma in realtà il gonfiore addominale o ventre gonfio che vediamo poco dopo mangiato, potrebbe anche essere il primo campanello di allarme.

Bisognerebbe comunque eliminare l’abitudine di mangiare troppo seguendo una cattiva alimentazione ricca di grassi e zuccheri. L’alimentazione deve sempre essere equilibrata, bisogna poter mangiare tutto, senza esclusione di nulla: proteine, vitamine, carboidrati ma anche i grassi sono tutti ammessi, ma l’importante è non esagerare. Sarebbe preferibile consumare piccole porzioni, suddivise in più momenti della giornata, inclusi uno spuntino a metà mattina e una merenda nel pomeriggio.

Mal di stomaco e cattiva digestione: quali sono i sintomi

Questo fastidio a volte può causare una vera è propria gastrite e/o un dolore epigastrico, che il più delle volte determinano inappetenza che può anche diventare cronica, se il disturbo non è curato in tempo. Ma il mal di stomaco può dipendere anche infezioni, come per esempio quelle causate durante i viaggi da cibi poco puliti e/o cotti male.

La diagnosi del mal di stomaco e della cattiva digestione la si può comprendere anche senza l’aiuto di un medico. Se gli enzimi digestivi non hanno fatto bene il loro lavoro per esempio, dopo aver mangiato - oltre a un fastidioso senso di acidità - può comparire la tachicardia o un senso di eccessivo accaloramento generale.

La cattiva digestione può anche sfociare in altri disturbi causati appunto da un cattivo processo di assimilazione del cibo, come ad esempio la sindrome del colon irritabile, classificato appunto come un disordine funzionale dell’apparato gastrointestinale. Si riconosce perché è causato da un forte dolore addominale, difficile da sopportare, associato a seconda dei casi a diarrea o stipsi.

Ecco perché è necessario seguire una buona alimentazione.

Mal di stomaco accompagnata da una cattiva digestione: possibili rimedi

Per evitare che questi disturbi diventino “prepotenti”, rovinando così la tua giornata, puoi fare ricorso a dei rimedi, naturali e non. Vediamo di quali si tratta.

Se avverti che sei in un periodo di debolezza intestinale, non è il caso di praticare il digiuno, ma adotta una dieta che evita i cibi che danno fastidio all’intestino come quelli eccessivamente piccanti o acidi. A volte ci si rende conto di essere allergici al lattosio, per esempio, perché ci si accorge di avere la pancia gonfia e frequente diarrea.
Se il mal di stomaco è troppo forte, può essere opportuno seguire una dieta in bianco per qualche giorno, in attesa che i sintomi passino.

In casi più lievi quando si è mangiato tanto, come nel periodo delle feste, si può prendere l’abitudine di assumere del bicarbonato di sodio prima di andare a dormire. Esistono prodotti che favoriscono la digestione e che contengono questo ingrediente.

Per favorire la digestione può essere d’aiuto bere dell’acqua minerale (non frizzante, l’anidride carbonica rallenta lo svuotamento dello stomaco), che aiuta a digerire più rapidamente. Tra i rimedi naturali quando si è mangiato troppo per esempio, c’è quello di assumere delle tisane al finocchietto e/o allo zenzero.

Ovviamente non sempre tutto è dovuto al tipo di vita o di alimentazione che seguiamo, talvolta è anche una nostra predisposizione all’intestino irritabile che ci causa non pochi problemi.

Un consiglio sicuramente importante è quello di non abusare di antinfiammatori, caffeina e alcool.

Se desideri trovare una soluzione più immediata puoi anche prendere degli integratori che favoriscano il normale funzionamento dell’apparato digestivo.
In caso il disagio persista è consigliabile assumere un come la, prodotto da Bayer, un integratore alimentare di Calcio al gusto limone e senza zucchero, in grado di contribuire alla normale funzionalità degli enzimi digestivi. Come per tutti gli integratori alimentari, è opportuno leggere le avvertenze prima dell’utilizzo.

Luigi D'Angelo
Luigi D'Angelo
Nato a Napoli nel 1987, Laureato in Farmacia nel 2015 presso l’Università Federico II di Napoli. Iscritto all’Albo dei Farmacisti di Napoli e Provincia dal 2018. Appassionato di informatica e web, è cofondatore della farmacia online eFarma.com dal 2012, e attualmente Direttore Operativo. Interessato anche alla Chimica e alla Biochimica della Nutrizione, fa confluire le proprie passioni conseguendo la propria Tesi in Farmacia sul Commercio Online degli integratori alimentari. Dal 2016 esegue apprendistato e inizia ad esercitare la professione di Farmacista. Dopo aver iniziato l’esperienza in eFarma.com, presto copywriter e autore di articoli sulle tematiche Farmaci e Integratori presso il suddetto portale, effettua corsi di approfondimento sulle metriche di Business Online, sulla Data Analysis e sulla SEO per e-commerce farmaceutici, in modo da interpretare in modo sempre più approfondito le intenzioni di ricerca, anche online, di un potenziale paziente-cliente.

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