Prurito in estate: a volte è colpa del sudore, ma…


Oltre a quello banalmente associato alle punture di zanzare e insetti vari, in estate, il prurito ha mille occasioni per presentarsi. Comprese quelle, numerosissime, in cui si suda.

Sudare molto a causa della temperatura ambientale elevata può essere un importante fattore scatenante di sensazioni pruriginose più o meno intense o una concausa, probabilmente la più naturale e diffusa. Ma gli elementi che possono indurre il fastidioso sintomo possono essere innumerevoli e diversificati, talvolta facilmente individuabili, altre meno immediatamente evidenti.

Saperli riconoscere è fondamentale per cercare di evitarli o ridurne gli effetti sfavorevoli, attraverso accorgimenti pratici e rimedi specifici.

Gli effetti della traspirazione eccessiva

Il sudore, soprattutto quando è abbondante e persiste a lungo sulla pelle, può ridurre le difese naturali dell’epidermide e determinare irritazione e sensibilizzazione, alterandone il pH e destabilizzando il film idrolipidico superficiale protettivo e la barriera cutanea (costituita dalle cellule dello strato corneo e dai lipidi che le cementano tra loro).

In genere, il problema è particolarmente accentuato a livello delle zone più ricche di ghiandole sudoripare e/o meno aerate e caratterizzate da cute più delicata (ascelle, inguine, lato interno delle cosce, incavi di braccia e ginocchia, pieghe sotto il petto nelle donne e pieghe corporee nelle persone in sovrappeso), ma può interessare anche superfici più ampie, come l’addome, il torace e la schiena. In questi ultimi due casi, a promuovere il prurito, più che l’azione irritante diretta del sudore, sono la tendenziale disidratazione e secchezza cutanea che conseguono alla traspirazione eccessiva. Un fenomeno che può apparire paradossale, considerata la costante umidità associata, ma che si spiega con la presenza di una barriera cutanea e di un microfilm idrolipidico compromessi, incapaci di trattenere quantità sufficienti di “acqua biologica” all’interno e tra le cellule dermoepidermiche.

In genere, nelle zone interessate dal prurito sono visibili macchie rosse ben circoscritte (come nel caso degli incavi delle braccia e delle ginocchia) oppure un rossore più diffuso (per esempio, sull'addome) indicativi della presenza di infiammazione cutanea: sono altri classici sintomi della dermatite da sudore.

Come attenuare sudorazione e disagio

Tra gli accorgimenti pratici contro il prurito da sudorazione eccessiva, consigliabili sia agli adulti sia ai bambini, si possono ricordare:

  • scegliere un abbigliamento adeguato, indossando indumenti morbidi, in colori chiari e fibre naturali traspiranti (che lascino respirare la pelle) ed evitando i tessuti sintetici (che trattengono l'umidità e il sudore)
  • cambiarsi spesso per evitare il contatto prolungato dei vestiti umidi con l’epidermide
  • usare talchi e polveri assorbenti (ipoallergenici e di ottima qualità)
  • curare l'igiene personale, lavandosi ogni giorno, in relazione alle esigenze individuali, con detergenti delicati ed emollienti
  • evitare ogni forma di sfregamento della pelle, sia durante i lavaggi (evitando l'uso di spugne ruvide) sia durante l’asciugatura (da effettuare tamponando leggermente), sia a maggior ragione in caso di prurito
  • utilizzare deodoranti estremamente delicati, dermatologicamente testati, privi di alcol, profumi o altri composti potenzialmente sensibilizzanti.
Per placare un prurito intenso, si possono effettuare anche docce fresche oppure applicare sulle zone interessate impacchi freddi (particolarmente gradevoli in estate), preferibilmente umidi ed eventualmente con aggiunta di camomilla. Per un intervento più pratico e mirato, si può ricorrere all’uso di una crema specifica altamente idratante, acquistabile in farmacia, contenente lipidi  lamellari simili a quelli naturali dell’epidermide e agenti umettanti ed emollienti, come il pantenolo (pro vitamina B5). 
L'azione protettiva e rigenerante del microfilm idrolipidico e della barriera cutanea che si ottiene con l'impiego regolare di una crema di questo tipo è preziosa e adatta a persone di ogni età, perché aiuta a contrastare secchezza e desquamazione e a proteggere dall'irritazione anche la pelle sensibile e delicata/fragile dei bambini e degli anziani.

Attenzione alle colonizzazioni cutanee

L’ambiente caldo-umido generato dalla traspirazione cutanea abbondante è anche il principale fattore promuovente le colonizzazioni dell’epidermide da parte di batteri, funghi (micosi) e lieviti, in particolare del genere Candida (candidosi): ulteriori condizioni spesso associate a un prurito più o meno intenso.

In genere, micosi e candidosi cutanee sono riconoscibili anche per la comparsa di macchie di diverso colore (più chiare o più scure rispetto all’epidermide circostante), pelle arrossata e infiammata, talvolta con aspetto pulverulento, presenza di scaglie cutanee o bolle/vesciche. Nella seguente tabella vengono messe a confronto le caratteristiche delle candidosi cutanee e di alcune micosi.

Zone interessate Caratteristiche delle lesioni Sintomi
Tinea cruris Pieghe cutanee, soprattutto pieghe inguinali Ampie chiazze anulari, con bordo in rilievo, arrossato e desquamante, che si allargano progressivamente Spesso associata a prurito; a volte lieve bruciore
Tinea pedis Spazio tra le dita dei piedi, in particolare tra il 4°-5° dito Zona di cute molle, bianco-giallognola, macerata, leggermente
desquamante e con lieve arrossamento. Se severa e con infezione, sono
presenti arrossamento più intenso, gonfiore, ragadi ed erosioni
essudanti
Quasi sempre associata a prurito; spesso bruciore e fastidio
Candidosi cutanea Pieghe cutanee di varie parti del corpo (sottomammarie, inguinali, addominali in persone obese) e spazi tra le dita Macchie rosse, a volta erose e lucide ricoperte da una patina
polverosa biancastra o con orletto biancastro macerato ai bordi. Possono
essere presenti anche bolle o pustole in prossimità della chiazza
principale. Tendenzialmente desquamanti
Sempre associata a prurito; spesso lieve gonfiore, bruciore o dolore

Per prevenire questi fastidi, valgono gli accorgimenti già citati contro il sudore, oltre a una serie di comportamenti cautelativi di igiene quando si frequentano luoghi pubblici "a rischio" (piscine, palestre, saune, centri termali ed estetici). Tra i principali, si possono ricordare:

  • evitare il contatto diretto della pelle con superfici d'uso comune (per esempio, indossando sempre ciabatte in piscina e centri termali; interponendo una spugna tra cute e sedie/lettini della piscina o panche/attrezzi della palestra ecc.)
  • fare sempre una doccia calda con un detergente di buona qualità dopo aver frequentato un luogo a rischio
  • lavare costumi da bagno, indumenti e spugne utilizzati in piscina o palestra ad almeno 60°C, non appena rientrati a casa
  • non utilizzare indumenti, asciugamani o ciabatte di altre persone.

Per contrastare micosi o candidosi già presenti, invece, ci si può avvalere di preparati antimicotici (in crema, lozione, unguento ecc.) da scegliere con l’aiuto del medico in funzione della specifica colonizzazione presente e delle caratteristiche/esigenze individuali (in particolare, se si è bambini, adulti, donne in gravidanza, anziani ecc.).

Sole e sostanze sensibilizzanti

Un’altra comunissima causa di prurito intenso durante la stagione estiva è il sole. Anche quando non determinano veri e propri eritemi o una scottatura acuta, i raggi ultravioletti destabilizzano l’equilibrio dermoepidermico e riducono le difese fisiche (disidratazione) della pelle, aumentando la sensibilità cutanea ad altri agenti potenzialmente lesivi.

La pelle stressata dal sole è più propensa a infiammarsi e a prudere al contatto con la sabbia della spiaggia, il cloro nell’acqua della piscina, i detergenti e i cosmetici di norma usati senza problemi (creme, preparati antirughe, profumi ecc.) o le fibre sintetiche dei vestiti. Inoltre, il sole può facilmente scatenare eritemi e prurito intenso se si stanno assumendo farmaci specifici (come antibiotici, rimedi antiacne, terapie ormonali, agenti immunomodulanti ecc.).

Di nuovo, assicurare alla pelle il massimo benessere, attraverso un'igiene quotidiana delicata, un’idratazione regolare, un’alimentazione sana ed equilibrata (ricca di frutta e verdura fresche), ed evitare esposizioni al sole prolungate (usando sempre prodotti antisolari di elevata qualità) sono i primi e più utili consigli per evitare questo tipo di pruriti estivi.

Quando, invece, il fastidio è già presente, effettuare docce o brevi bagni freschi, applicare una crema altamente idratante di qualità farmacologica ed evitare ulteriori esposizioni al sole rappresentano la soluzione più sicura.

Sudore e dermatite da pannolino

Se il sudore irrita la pelle "matura" e resistente degli adulti, a maggior ragione può infiammare e danneggiare quella sottile e delicata dei neonati e dei bambini nei primi anni di vita.

Per tutelarli è, innanzitutto, importante evitare di coprirli troppo e vestirli "a cipolla" per poter adattare più facilmente il livello di protezione alle condizioni ambientali (soprattutto quando si è fuori casa) e alle attività (correre, saltare, giocare, dormire, mangiare ecc.), senza limitarli nel loro naturale desiderio di movimento.

Ancora più che per gli adulti, l'abbigliamento dei bambini deve essere morbido, confortevole, in tessuti naturali ben traspiranti (il cotone è perfetto) e dai colori chiari, e va cambiato non appena ci si accorge che è inumidito a causa dell'aumento della traspirazione cutanea del bambino.

La pelle va mantenuta il più possibile asciutta e va rispettata in modo particolare durante le operazioni di igiene quotidiana, che deve essere estremamente delicata. I detergenti da usare devono essere specifici per l'età pediatrica e va ricordato che, soprattutto nei neonati, non sono sempre necessari: se non ci sono specifiche esigenze di pulizia, per il bagnetto si può usare anche sola acqua tiepida.

Una zona del corpo che va gestita con particolare attenzione in neonati e bambini che indossano ancora il pannolino è il sederino, area caratterizzata da un'epidermide molto sottile e facilmente irritabile, esposta a un elevato rischio di sensibilizzazione a causa dell'occlusione protratta e dell'ambiente caldo-umido che si crea tra cute e pannolino, nonché dell'azione fortemente irritante dei residui di urina e feci.

Per prevenire lo sviluppo di dermatite da pannolino, è consigliabile:

  • scegliere dispositivi superassorbenti certificati e cambiarli spesso, non appena il bambino si bagna o suda molto
  • lavare e asciugare il sederino con cura, ma in modo delicato e senza sfregare
  • dopo ogni lavaggio, applicare una crema idratante, emolliente e rigenerante di qualità farmacologica, priva di cortisone
  • far stare il bambino senza pannolino il più a lungo possibile
  • in presenza di lieve irritazione applicare impacchi di camomilla freschi per attenuare bruciore e prurito.

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