Mal di gola e influenza: cosa fare?

Difficile scampare all'influenza stagionale e ai sintomi che la accompagnano, compreso il fastidiosissimo mal di gola. Qualche consiglio per superare meglio i giorni critici.

Febbre, che può superare i 38,5-39,0°C, mal di testa, indolenzimenti muscolari e dolori alle ossa, raffreddore, tosse. A questi disturbi spesso si aggiunge anche l'immancabile mal di gola, che può essere presente fin dall'esordio o comparire in un secondo momento e creare un serio disagio, in termini di infiammazione, dolore e gonfiore delle mucose con conseguenti difficoltà di deglutizione.

Questi sono i classici sintomi dell’influenza stagionale oppure di un'altra sindrome virale che la ricorda da vicino e che, diversamente dalla prima, può comparire anche se ci si è vaccinati.

Quando capita, arrabbiarsi o deprimersi non serve: il malanno dovrà fare il proprio corso e, se non si è anziani, non si soffre di malattie croniche importanti e non sono presenti fattori di rischio aggiuntivi, in pochi giorni si ritornerà in forma senza alcuna difficoltà. Ecco qualche semplice consiglio per non soffrire più del dovuto nell'attesa che ciò accada.

Accorgimenti pratici in caso di influenza

Che cosa fare per stare meglio? Innanzitutto, restare in casa, al caldo, e riposare, preferibilmente a letto, per qualche giorno, senza preoccuparsi troppo del lavoro, degli appuntamenti presi o delle incombenze quotidiane, di cui potrà occuparsi qualcun altro o che aspetteranno tempi migliori.

Poi, bere molti liquidi, tiepidi o a temperatura ambiente, per reintegrare l'acqua e i sali minerali persi attraverso il sudore, e per idratare le mucose della bocca e della gola, infiammate e dolenti. Oltre all'acqua (da sorseggiare ripetutamente anche se non si ha sete) sono indicati:

  • spremute e frullati di frutta, possibilmente non acidi per non sensibilizzare ulteriormente la gola)
  • latte, anche con l'aggiunta di miele
  • brodi vegetali, di carne o di pollo (consigliato per una possibile azione antivirale e lenitiva osservata in alcuni studi)
  • tè, tisane e infusi alle erbe con azione calmante ed emolliente (camomilla, malva, erisimo, altea ecc.).

L'alimentazione non è meno importante per supportare la guarigione. Non ci si deve sforzare di mangiare troppo se non si ha fame, ma è importante non rimanere a digiuno e cercare di privilegiare cibi sani, nutrienti, facili da digerire e ricchi di vitamine, come frutta e verdura.

Se il mal di gola è molto forte e deglutire diventa doloroso, è intuitivo che ci si dovrà orientare verso alimenti morbidi, freschi o tiepidi, che non irritano le mucose. Per esempio, sono perfette minestre, passati di verdura, frullati, purè, uova, formaggi teneri non troppo salati, tartare di carne o pesce ecc.

L'aiuto più specifico contro i sintomi

Anche se l'influenza “passa da sola”, per alleviare i sintomi più severi, presenti nei primi 3-4 giorni, si può ricorrere ad alcuni farmaci da banco in grado di contrastare la febbre, il malessere generale, l'infiammazione e il dolore alla gola e i sintomi respiratori in modo efficace.

I più utili in questo senso sono i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come per esempio l’ibuprofene e l'acido acetilsalicilico, in grado di agire su tutto lo spettro dei sintomi, mentre il paracetamolo ha un'azione principalmente antifebbrile e analgesica, ma non antinfiammatoria.

Per ottenere un rapido beneficio è sufficiente assumere le dosi indicate sulle confezioni dei singoli preparati ogni 4-6 ore, in relazione al tipo di farmaco, ai disagi presenti e alla sensibilità individuale.

Se il fastidio è concentrato a livello della gola, è consigliabile concentrare l'azione antinfiammatoria a questo livello, ricorrendo a prodotti a base di flurbiprofene, ketoprofene o naprossene, in pastiglie da sciogliere lentamente in bocca, senza masticare, oppure in spray.
Rispetto agli antisettici, altra categoria di prodotti ad azione locale che possono essere acquistati in farmacia per trattare il mal di gola, i prodotti ad azione antinfiammatoria sono caratterizzati da una durata d’azione più lunga (fino a sei ore) e agiscono direttamente sull’infiammazione, cioè sul processo che causa i fastidiosi sintomi che vogliamo eliminare (dolore, difficoltà a deglutire, gola gonfia).

In caso sia di mal di gola isolato sia associato all'influenza, va ricordato di non assumere antibiotici, a meno che non sia il medico a prescriverli a fronte di un forte sospetto di infezione batterica da streptococchi o, meglio, dopo averne accertato l'effettiva presenta con test specifici (tampone faringeo).

L'influenza e la stragrande maggioranza dei mal di gola, infatti, sono causati da virus, contro i quali gli antibiotici sono del tutto inutili: non aiutano ad alleviare i sintomi né ad accelerare la guarigione, mentre possono creare problemi aggiuntivi nell'immediato (indebolimento dell'organismo, disturbi gastroenterici, candidosi ecc.) e in prospettiva (sviluppo di antibioticoresistenza).

Si possono invece abbinare rimedi locali per la gola (spray, pastiglie da sciogliere in bocca) a rimedi che invece, essendo assorbiti, riescono a dare sollievo anche da febbre, cefalea, dolori muscolari, come i sopraccitati FANS. In questo caso, però, bisogna avere l’accortezza di separare l’assunzione tra un prodotto e l’altro di almeno quattro ore.

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Rosanna Feroldi
Rosanna Feroldi
Da adolescente le avevano detto di fare il liceo classico e ha scelto lo scientifico. Alla maturità, le hanno detto di iscriversi Lettere e Filosofia e ha puntato su Biologia. Dopo laurea e tirocinio, al dottorato in elettrofisiologia ha preferito un corso di comunicazione e giornalismo scientifico della Facoltà di Farmacia - Università Statale di Milano. Insomma, non è il tipo che si lascia convincere facilmente. Da lì, è iniziato, più per gioco che per scelta, un percorso professionale che continua con soddisfazione da quasi vent'anni, passando da attività di consulente per la comunicazione su salute e stili di vita sani per il Progetto Città sane - Comune di Milano alla proficua collaborazione con la Fondazione San Raffaele di Milano, dove per 13 anni si è occupata di realizzare il magazine dell'Ospedale San Raffaele destinato ai pazienti e materiale divulgativo distribuito nell'ambito di campagne di sensibilizzazione, nonché di supportare l'attività di ufficio stampa. Contemporaneamente, entusiasta, mai stanca ed esagerando anche un po', ha interagito con numerose realtà editoriali come giornalista scientifica e medical writer, realizzando contenuti per riviste dirette al pubblico, ai medici e ai farmacisti. Il sopravvento del web ha cambiato molte cose, ma non l'ha indotta a desistere. Così, eccola ora alle prese prevalentemente con progetti editoriali online e attività di comunicazione/reportistica medico-scientifica nelle aree cliniche più disparate. A volte, si chiede come abbia fatto, altre come continuerà. The show must go on.

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