Cerotti autoriscaldanti e fasce termiche: come contrastare il dolore usando il calore

Hai dolore, fastidio o rigidità alle spalle, alla schiena, o un punto ben localizzato del corpo come collo, spalla o un polso? Prima di decidere di assumere farmaci specifici per via orale, potresti fare un tentativo con i cerotti autoriscaldanti o fasce termiche. Gli effetti collaterali sull’organismo sono sicuramente minori, poiché agiscono dall’esterno, e spesso risolvono completamente il problema.

Quando utilizzare cerotti autoriscaldanti e fasce termiche?

Alla base dei cerotti riscaldanti c’è la termoterapia, o terapia termica, conosciuta sin dall’antichità. Viene utilizzata oggi per il trattamento del dolore. Le fasce termiche sono disegnate per adattarsi perfettamente al corpo e riescono a dare sollievo fino ad 8 ore consecutive. È possibile adoperarla per vari disturbi di non ben identificata natura come:

  • Dolori muscolari;
  • dolori articolari;
  • crampi;
  • cervicale;
  • contratture muscolari;
  • mialgia;
  • mal di schiena;
  • dolori nelle articolazioni;
  • colpo della strega;
  • stiramenti;
  • distorsioni;
  • dolore lombare.

Come funzionano cerotti e fasce termiche?

Le fasce termiche rientrano nella categoria dei dispositivi medici acquistabili in farmacia senza ricetta medica. Sono prodotti per articolazioni e muscoli pensati per sfruttare unicamente la terapia del calore, infatti non contengono alcun principio attivo al contrario dei cerotti medicanti che, invece, contengono principi attivi naturali o sintetici e rilasciano localmente sostanze antinfiammatorie.
In genere i cerotti riscaldanti contengono sostanze come ferro e carbone che al contatto con l’ambiente si riscaldano fino a raggiungere i 40°C. La temperatura raggiunta rimane costante per molte ore.
Grazie al calore i muscoli si rilassano e si riesce ad ottenere un sollievo in caso di contratture. Il calore, poi, favorisce la vasodilatazione e quindi l’apporto di sangue (favorisce la circolazione sanguigna) ossigeno ai tessuti doloranti o infiammati dando un senso di benessere (anche in profondità) e favorendo la guarigione. Insomma, le fasce termiche possono essere un vero e proprio trattamento terapeutico (calore terapeutico) e risolvere completamente problemi come la tensione muscolare dovuta all’affaticamento o ad una postura sbagliata.

Da cosa dipende la tensione muscolare, come si può evitare?

La tensione muscolare può dipendere da molteplici fattori, come ad esempio:

  • Stress
  • Postura sbagliata
  • Un colpo di frusta a seguito di un incidente
  • Troppa attività sportiva
  • Poca attività sportiva

In molti casi nemmeno ci si rende conto di avere questo disturbo, poiché i sintomi sono appena percepibili, ma poi, dopo qualche giorno, il dolore inizia a diventare più acuto. Una tensione muscolare che viene ignorata nel tempo può causare problemi seri, si può anche rischiare di restare immobilizzati con schiena e collo per qualche giorno a volte. Dipende sempre da dove si avverte il disagio ovviamente, ma in ogni caso non va presa sottogamba.

In alcuni casi può essere necessario richiedere le applicazioni di un fisioterapista che grazie alla tecarterapia, una terapia fisica strumentale che sfrutta il calore interno del corpo per riparare i tessuti, può aiutare a recuperare mobilità della parte interessata. Questo però è un caso specifico che riguarda in particolare gli sportivi, i quali spesso soffrono di questi disturbi.

I muscoli hanno bisogno di calore per distendersi, in quanto durante l’allenamento tendono a subire delle contrazioni che li fanno “restringere”. Per questo si consiglia sempre di fare molto stretching, immediatamente dopo gli allenamenti, proprio per ridare ai muscoli una rilassatezza post esercizio fisico, che li aiuta ad allungarsi nuovamente.

Contrariamente, le altre cause, e quindi lo stress, una postura sbagliata o uno sfortunato incidente - di quelli non gravi - sono un po’ più difficili da curare soltanto con lo stretching, anzi in alcuni casi può essere dannoso. Bisogna sempre consultare il parere medico.

Se per esempio si lavora molte ore seduti nella stessa posizione è normale che si crei tensione muscolare alla schiena, al collo e alle gambe. Noi esseri umani non siamo stati concepiti per una vita così sedentaria, il nostro corpo ha necessità di fare attività fisica, non fosse altro che per rigenerare la mente.

Quindi, se trascorri molte ore al PC o sui libri, il consiglio è quello di alzarti ogni tanto anche solo per dieci minuti e fare un po’ di movimento. Assumere una postura sbagliata può causare gravi problemi nel tempo.

Nel caso di un colpo di frusta, invece, è bene consultare il parere medico, perché potrebbe diventare un disagio molto grave se trascurato.

I cerotti autoriscaldanti e le fasce termiche rappresentano delle soluzioni alternative, ma è sempre necessario consultare il medico per una cura più completa e specifica.

I nostri consigli

Se si ha un dolore occasionale, una rigidità o delle tensioni può rivelarsi ottimo utilizzare un  per alleviare il fastidio. Questi prodotti possono contrastare il dolore fino a 8 ore consecutive grazie al calore costante. Se il dolore persiste dopo qualche giorno di trattamento consigliamo di rivolgersi al medico curante, potrebbe trattarsi di un problema più serio per cui è opportuno indagare o avviare una terapia o una fisioterapia mirata che magari preveda anche dei massaggi per le fasce muscolari.

Prima di applicare il cerotto sulla parte dolente occorre assicurarsi che la pelle sia ben pulita e asciutta. Aprire la busta con le mani (senza adoperare forbici) seguendo le apposite indicazioni e applicare il lato adesivo della fascia sull’area dolorante evitando di applicare una pressione eccessiva. Ci vorrà circa una mezz’ora prima che il cerotto raggiunga la temperatura giusta, successivamente farà effetto per circa 8 ore.

Durante il trattamento è consigliato rimanere al caldo e a riposo.

Dopo l’utilizzo la fascia va rimossa delicatamente e senza spaventarsi se si nota un leggero arrossamento: è normale.

Effetti collaterali, avvertenze e controindicazioni di cerotti autoriscaldanti e fasce termiche

Nel caso il dolore perdurasse per circa una settimana o peggiorasse, o se gli eventi dolorosi si ripetessero frequentemente nel tempo è consigliato rivolgersi ad un medico.

Le fasce autoriscaldanti sono monouso per cui non possono essere riutilizzate. Prima di utilizzarle occorre leggere bene il foglietto illustrativo poiché un uso improprio potrebbe causare scottature anche a basse temperature.

Non utilizzare su pelle arrossata, lesionata, contusa o irritata, se nell’area cutanea interessata sono presenti lividi o in associazione ad altri prodotti medici o cosmetici come creme o gel, potrebbe danneggiare la superficie della cute.

In caso di bruciore, gonfiore, irritazione dopo l’utilizzo sulla zona interessata o il contatto diretto con i cerotti riscaldanti consultare subito il proprio medico.

È consigliato ascoltare prima il parere di un medico in caso si abbiano problemi circolatori, malattie cardiache, diabete, artrite reumatoide, o lesioni nervose, se si è soggetti ad allergie, o nel caso delle donne, se in gravidanza o allattamento.

È sconsigliato l’utilizzo sui bambini al di sotto dei dodici anni.

Luigi D'Angelo
Luigi D'Angelo
Nato a Napoli nel 1987, Laureato in Farmacia nel 2015 presso l’Università Federico II di Napoli. Iscritto all’Albo dei Farmacisti di Napoli e Provincia dal 2018. Appassionato di informatica e web, è cofondatore della farmacia online eFarma.com dal 2012, e attualmente Direttore Operativo. Interessato anche alla Chimica e alla Biochimica della Nutrizione, fa confluire le proprie passioni conseguendo la propria Tesi in Farmacia sul Commercio Online degli integratori alimentari. Dal 2016 esegue apprendistato e inizia ad esercitare la professione di Farmacista. Dopo aver iniziato l’esperienza in eFarma.com, presto copywriter e autore di articoli sulle tematiche Farmaci e Integratori presso il suddetto portale, effettua corsi di approfondimento sulle metriche di Business Online, sulla Data Analysis e sulla SEO per e-commerce farmaceutici, in modo da interpretare in modo sempre più approfondito le intenzioni di ricerca, anche online, di un potenziale paziente-cliente.

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