Tutto sulla vitiligine

Colpisce i melanociti, le cellule che producono la melanina, vale a dire il pigmento responsabile della colorazione della pelle.

Che cos'è

La vitiligine, dal latino “vitiligo”, è una malattia che colpisce i melanociti, le cellule della pelle che producono la melanina, vale a dire il pigmento responsabile della colorazione della cute.

La vitiligine, di conseguenza, genera macchie bianche sull'epidermide, dette chiazze ipocromiche o acromiche. La formazione di tali macchie non è uniforme, e dipende da un processo di depigmentazione cutanea generale.

Colpisce sia gli uomini sia le donne, con un picco di incidenza tra i 10 e i 20 anni; nei bambini il decorso può essere molto rapido. Stando a quanto risulta dagli studi, una buona percentuale della popolazione mondiale ne sarebbe affetta, stimata attorno all’1-2%.

La vitiligine non è una malattia contagiosa. I soggetti a più alto rischio sono chi soffre di diabete, ipo e ipertiroidismo, alopecia areata e anemia perniciosa; secondo alcuni studi, la vitiligine potrebbe essere associata anche ad alcune malattie autoimmuni, nonché ad altri fattori non strettamente patologici.

A seconda del numero e della localizzazione delle chiazze cutanee sulla superficie del corpo, si distinguono:

  • vitiligine universale, che interessa quasi tutto il corpo;
  • generalizzata, che si diffonde in più zone;
  • localizzata, che può essere focale, quando interessa solo pochi punti in una piccola zona, o segmentale, quando interessa solo un lato del corpo e una singola zona (per esempio una gamba). La vitiligine localizzata segmentale è la forma più rara: nel 90 per cento dei casi si parla di vitiligine bilaterale e le chiazze sono disposte simmetricamente su entrambi i lati del corpo;
  • acrofacciale, in cui le macchie interessano solo le estremità e il volto;
  • perinevica, quando le macchie formano un alone bianco intorno a un neo.

In alcuni casi, la vitiligine può colpire anche i capelli e i peli o alcune zone molto delicate, per esempio mani e piedi, il contorno occhi o l’interno della bocca, associandosi o meno ad alcune piccole lesioni dei tessuti superficiali.

Cause

È certo che la causa della comparsa delle macchie è la perdita della melatonina, ma le ipotesi sull'origine di questa perdita sono molte.

Alcuni ricercatori ipotizzano che sia una malattia di origine autoimmune, in cui il sistema immunitario attaccherebbe i melanociti.

Visto che nel 30 per cento dei casi è riscontrabile una familiarità, cioè la stessa malattia è presente tra più membri della stessa famiglia, altri esperti la considerano una patologia su base genetica; tuttavia, va sottolineato che non è sempre vero che avere un familiare con la vitiligine comporti un più elevato rischio di contrarla a propria volta.

All’origine, secondo alcuni, potrebbe esserci anche:

  • un fenomeno di stress ossidativo dovuto a un eccesso di perossido di idrogeno;
  • un funzionamento anomalo del sistema nervoso;
  • la produzione di molecole tossiche da parte degli stessi melanociti;
  • eventi traumatici (inclusi interventi chirurgici);
  • agenti esterni tossici (come i fenoli);
  • gravi scottature;
  • disturbi alimentari e digestivi.

Spesso il disturbo si manifesta dopo una prima esposizione al sole o alla luce emessa dalle lampade solari, quando l'arrossamento delle chiazze le rende più evidenti.

Sintomi

La diagnosi della vitiligine è generalmente molto semplice, in quanto il sintomo principale è la comparsa di chiazze depigmentate, dette macule, che con il tempo possono crescere ed estendersi ad altre parti del corpo; le dimensioni sono variabili, e le chiazze bianche possono essere circoscritte a un’area limitata oppure ricoprire intere aree del corpo.

Il peggioramento può essere più o meno rapido e a volte la situazione rimane stabile per anni.

Soltanto in alcuni casi è associato prurito, che, in genere, indica la tendenza al peggioramento. A differenza di altri fenomeni patologici cutanei, dunque, come la psoriasi, la vitiligine non comporta nessuna perdita di funzionalità né particolari problemi, eccezion fatta per quelli di natura estetica che inevitabilmente si accompagnano allo sviluppo di una tale condizione.

Anche se tutta l'epidermide può essere colpita, le zone in cui le macchie compaiono più di frequente sono il volto, le mani, i piedi e i genitali. A volte anche peli, capelli, barba, ciglia e sopracciglia presenti nelle aree depigmentate possono imbiancarsi.

In alcuni casi la depigmentazione interessa anche le labbra e la retina o il colore degli occhi, ma non è mai associata a perdita della vista.

In genere i sintomi peggiorano in primavera.

Complicazioni e prevenzione

Numerosi studi nel settore della dermatologia clinica hanno dimostrato che nessun'altra caratteristica della pelle, al di là della pigmentazione, risente della malattia. Pertanto, tale condizione, al di là del suo effetto sull’estetica, non risulta particolarmente preoccupante; si raccomanda soltanto di seguire alcune precauzioni generali, legate per esempio all’esposizione della superficie cutanea alla luce solare.

Ben poco si può dire, parimenti, per la prevenzione della vitiligine: dal momento che le sue cause non sono ben note, e che perlopiù si pensa abbia origine in alcuni meccanismi legati a una predisposizione genetica, prevenirla è praticamente impossibile.

Le cure

Anche se possono esserci periodi di miglioramento dei sintomi, soprattutto in estate, se non è trattata la vitiligine tende a peggiorare.

Non esiste una cura risolutiva, né terapie che siano universalmente efficaci. Tuttavia, i sintomi possono essere ridotti con diversi trattamenti.

Esistono prodotti di dermocosmesi che riducono la differenza di colore tra le macchie e il resto dell'epidermide, e creme cortisoniche che, soprattutto nelle prime fasi della malattia, possono aiutare la ripigmentazione riducendo l'infiammazione.

I bambini rispondono meglio alla terapia, mentre quando si soffre di questa malattia da più di quarant'anni è assai difficile ottenere risultati a breve termine.

In ogni caso, per vedere i primi risultati sono necessari tra i 3 e i 6 mesi ed è consigliabile continuare la terapia per almeno due anni.

I farmaci topici a base di corticosteroidi, in alcuni casi, possono inibire la diffusione delle macchie bianche e ripristinare il colore originale. Sono prescritti dal medico di famiglia oppure dal dermatologo se:

Distribuzione delle macchie La vitiligine è presente in modo bilaterale e in meno del 10 per cento del corpo
Inefficacia altre cure Se la protezione dal sole e le creme che nascondono le macchie non hanno dato risultati
Gravidanza Il paziente non deve essere in gravidanza
Consenso informato Il paziente deve aver compreso e accettato gli eventuali rischi
correlati agli effetti collaterali

Per ripigmentare la pelle è possibile sottoporsi alla fotochemioterapia con raggi ultravioletti, in particolare a raggi UVA o a raggi UVB. Questi ultimi hanno meno effetti collaterali e riducono a livello locale la risposta immunitaria, sia pure con forti variazioni da persona a persona.

Tuttavia, è raro che una singola terapia sia efficace. Attualmente gli esperti consigliano l'utilizzo combinato di farmaci, integratori e, a volte, fototerapia con l’utilizzo di specifici laser, ponendo sempre attenzione alla fase della malattia (stazionaria, di peggioramento o di miglioramento), che va sempre tenuta il più possibile sotto controllo, specialmente in età pediatrica.

Il trapianto dei melanociti è, invece, una tecnica molto delicata, in quanto basata su un processo microscopico a livello cellulare, ed è pertanto ancora allo studio.

Infine, è consigliabile utilizzare sempre creme con protezione solare; in questo modo si protegge l'area depigmentata dalle scottature e si limita il contrasto tra le macchie e il resto della pelle, accentuato dall'abbronzatura.

Si ricorda, comunque, di rivolgersi sempre a dei medici specialisti nel trattare pazienti affetti da vitiligine, così da sottoporsi a un esame accurato, bloccare sul nascere la progressiva comparsa di chiazze e le altre manifestazioni della patologia, e procedere a un trattamento della vitiligine adeguato e costante.

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