Anche se lo associamo spesso all’influenza, il muco che occlude il naso non è un sintomo esclusivo di questa malattia.
Il naso chiuso, o congestione nasale, non è un disturbo grave né pericoloso, ma sicuramente è molto fastidioso.
Si verifica quando la mucosa nasale si gonfia, riducendo o impedendo la normale respirazione.
Sebbene sia comune quando è in corso un’influenza, il disturbo, in realtà, può riconoscere un gran numero di cause diverse.
Le possibili cause
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Virus e batteri. L’ostruzione nasale può comparire in seguito a un’infezione delle prime vie aeree, come l’influenza (rinite infettiva). Di solito è il primo sintomo di una infezione virale, ma può anche evolvere per la sovrapposizione di batteri. Il segno più evidente di una rinite batterica è la comparsa di uno scolo di muco giallastro.
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Allergie. La congestione nasale può accompagnare anche un’allergia (rinite allergica), sia essa stagionale scatenata da piante e pollini, sia che si tratti di una forma perenne, come per esempio quella alla polvere. In questi casi compare anche il classico prurito all’interno del naso.
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Risposta vasale anomala. Il naso chiuso può essere dovuto anche a una risposta anomala dei vasi sanguigni (rinite vasomotoria) ad alcuni stimoli, quali variazioni di temperatura o di umidità, fumo, stress emozionali.
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Anomalie anatomiche. Alcune anomalie, quali deviazione del setto nasale o malformazioni delle cavità nasali, così come l’ipertrofia dei turbinati dovuta a infiammazione cronica, possono impedire il normale flusso dell’aria, ovvero risultare una cronica ostruzione del naso.
Terapie
Nelle anomalie anatomiche, l’unico trattamento efficace è quello chirurgico. Negli altri casi è possibile utilizzare diversi rimedi.
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Lavaggi nasali. Consistono nell’inserire nelle cavità nasali, in genere attraverso apposite pompette, specifiche soluzioni saline, acque termali o soluzione fisiologica. Molto utili per asportare le particelle che causano allergie e, comunque, sono indicate nei bambini sotto i 12 anni, nei quali non vanno utilizzati decongestionanti.
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Decongestionanti. Sono soluzioni di farmaci somministrabili in gocce o spray nasali. Efficaci nel ridurre la congestione nasale e ripristinare, quindi, una normale respirazione. Non devono essere utilizzati per un tempo superiore a una settimana, né nei bambini sotto i 12 anni.
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Antistaminici. Sono indicati soprattutto in caso di riniti allergiche nelle quali eliminano anche il prurito caratteristico di queste forme.
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Aerosol. Con l’aerosol si possono somministrare diversi farmaci, tra cui anche mucolitici, antibiotici e corticosteroidi.
Il rischi della congestione nasale
Qualunque ne sia la causa, il naso chiuso provoca altri disturbi legati alla difficoltà di respirare.
Nei neonati può essere pericoloso, poiché fino a 6 mesi il bambino non è in grado di respirare attraverso la bocca.
In tutti gli altri, il naso chiuso disturba o impedisce il sonno, con comparsa di stanchezza e irritabilità.
Inoltre, respirare attraverso la bocca può provocare secchezza e irritazione alla gola e tosse, altro sintomo presente nell’influenza.
Infine, l’aria che non viene filtrata può trasportare nelle basse vie respiratorie pulviscolo, irritanti o altri agenti infettivi.