Labirintite, non sempre è colpa di un virus

Le vertigini possono essere sintomo di un'infiammazione dell'orecchio interno, ma non è detto che la causa sia un microrganismo. Anche traumi, stress, farmaci e altri agenti esterni possono compromettere seriamente l'equilibrio.

L'orecchio, si sa, non serve solo per sentire. Quest'organo, infatti, regola anche il senso dell'equilibrio, tanto che la labirintite, un'infiammazione dell'orecchio interno (in particolare, del labirinto) provoca sia una diminuzione dell'udito, sia vertigini.

Meno chiaro è da cosa derivi questo tipo di disturbo, che può essere causato sia da infezioni a livello dell'orecchio, sia da malattie che interessano altri organi o da agenti esterni come traumi, farmaci o allergeni.

In tutti i casi intervenire il prima possibile è importante per evitare che la situazione degeneri provocando gravi perdite dell'udito e comprometta la vita di tutti i giorni a causa dell'incapacità di mantenere l'equilibrio.

Le cause principali

La labirintite può essere associata alla presenza di un'infezione purulenta nell'orecchio medio, ma non mancano i casi in cui i microbi giungono al labirinto attraverso il sangue nel corso di un'infezione delle vie aeree superiori o dei tessuti nervosi.

Tra le cause principali ci sono alcuni virus, soprattutto l'herpes. È un microrganismo che si approfitta dell'abbassamento delle difese immunitarie dell'organismo per prendere il sopravvento.

Anche i virus dell'influenza e della parainfluenza, della parotite, della varicella, della rosolia o del morbillo possono scatenare l'irritazione dei centri dell'equilibrio.

Per non parlare delle infezioni batteriche. Streptococchi, stafilococchi, Moraxella catarrhalis, Haemophilus influenzae, Neisseria meningitidis, Escherichia coli e Mycobacterium tubercolosis sono i principali responsabili di disturbi di questo tipo.

In tutti questi casi la malattia può essere trattata utilizzando antibiotici o antivirali, spesso associati ad antistaminici o ansiolitici che permettano di tenere sotto controllo sintomi variabili dalla nausea all'ansia, fino a veri e propri attacchi di panico.

Le cause non batteriche o virali

Esistono, però, anche casi in cui la labirintite non è causata né da un virus, né da un batterio. Traumi cranici o cervicali, gravi stress, allergie, acidità gastrica e reazioni avverse ai farmaci possono infiammare in modo anche grave l'orecchio interno.

Se, per esempio, i gas acidi provenienti dall'apparato digerente arrivano fino nel labirinto, lo possono irritare, causano i disturbi tipici di questa malattia.

In una situazione di questo genere, è indispensabile eliminare l'acidità gastrica o intestinale per poter diminuire l'infiammazione.

Tra gli agenti esterni, esistono farmaci definiti ototossici proprio perché possono danneggiare l'orecchio. Come per esempio alcuni antibiotici e diuretici.

Anche l'abuso di fumo, alcol o bevande ricche di caffeina sono fattori di rischio. Trattandosi di sostanze eccitanti, possono compromettere seriamente i centri dell'equilibrio.

Infine, allergie e forti stress emotivi possono causare un'alterazione del sistema immunitario che può facilitare l'infezione del labirinto. In tutti questi casi l'eliminazione del fattore di rischio esterno è il primo passo verso la guarigione.

Silvia Soligon
Silvia Soligon
Romana di adozione, è nata a Milano, dove ha conseguito la laurea in Scienze biologiche e il dottorato di ricerca in Scienze genetiche e biomolecolari. Ha poi continuato a lavorare nell’ambito della ricerca scientifica prima all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” di Novara, poi all’Università “La Sapienza” di Roma.   Nella capitale ha proseguito il suo percorso formativo con un master in Scienza dell’alimentazione e dietetica applicata. Sempre a Roma si è specializzata nell’ambito del giornalismo e della comunicazione scientifica, conseguendo il master “Le scienze della vita nel giornalismo e nelle politiche istituzionali” dell'Università "La Sapienza".    Iscritta all'Ordine nazionale dei Biologi e all'Ordine dei giornalisti è socia di Unamsi (l’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione). Dal 2008 collabora con diverse testate giornalistiche e siti web per la produzione di contenuti riguardanti tematiche medico-scientifiche. Musica e cibo sono le sue grandi passioni. Oggi divide il suo tempo tra la scrittura, il lavoro di nutrizionista e i concerti.

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