Dieta metabolica

Che cosā€™ĆØ

Quando si parla di dieta metabolica, generalmente, ci si riferisce al particolare regime alimentare ideato dal dottor Mauro di Pasquale. Il medico canadese di origini italiane, garantisce una riduzione della massa grassa in poco piĆ¹ di un mese.

La dieta metabolica si basa su un ridotto apporto dei carboidrati, fonte energetica immediata, in modo da costringere lā€™organismo a recuperare lā€™energia necessaria per lā€™attivitĆ  dalla combustione dei grassi.

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Come funziona

Per scongiurare gli insuccessi bisogna seguire le due fasi della dieta in modo scrupoloso.

Durata Giorni di carico/scarico
Prima fase 4 settimane Due cicli suddivisi in 12 giorni di scarico e 2 di carico
Seconda fase 1 settimana 5 giorni di scarico e 2 di carico

La prima fase dura allā€™incirca quattro settimane, si tratta di un periodo di prova in cui occorre prestare attenzione al proprio corpo per capire come questo reagisca in seguito allā€™assunzione di piccole dosi di carboidrati.

Lā€™accurata autovalutazione ha come scopo quello di stabilire la dose minima di carboidrati che consenta il normale svolgimento della vita senza i tipici disturbi (mal di testa, nausea, spossatezza) delle diete con pochi carboidrati.

Le quattro settimane sono strutturate in due cicli suddivisi in 12 giorni di scarico, cioĆØ con pochissimi carboidrati e molti grassi, seguiti da 2 giorni di carico con molti carboidrati.

Nel periodo di scarico possono essere assunti solo 30 grammi, o comunque la minima dose di carboidrati stabilita in precedenza e, il 50-60% di grassi e il 30-40% di proteine.

Invece, i due giorni di carico prevedono un consumo maggiore di carboidrati (preferibilmente tra il 35-55%) rispetto ai grassi (20-40%) e alle proteine (15-30%).

La seconda fase della dieta metabolica, si svolge in sette giorni, di cui cinque sono impiegati per lo scarico dei carboidrati e due per ricaricarsi, secondo le modalitĆ  sperimentate durante la prima fase.

I principi della dieta metabolica

Il metabolismo ĆØ lā€™insieme di processi chimici che portano alla sintesi e alla conservazione della sostanza vivente (anabolismo), e anche alla scissione di molecole attraverso cui lā€™energia ĆØ resa disponibile allā€™organismo (catabolismo).

Gli zuccheri, appartenenti alla famiglia dei carboidrati, sono molecole piĆ¹ semplici, rispetto ai grassi e alle proteine, da cui ricavare lā€™energia.

Per questo motivo lā€™organismo li utilizza piĆ¹ facilmente, mentre tende ad accumulare i grassi che si trasformano in adipe.

Quando gli zuccheri non sono disponibili, perchƩ giƠ impiegati o non introdotti a sufficienza con la dieta, il corpo utilizza le proprie riserve, iniziando il catabolismo dei grassi.

La dieta metabolica si basa su questo meccanismo e si propone lā€™obiettivo di addestrare lā€™organismo a bruciare i grassi rapidamente, ecco perchĆ© richiede alimenti come i formaggi, le uova, le carni che hanno un alto contenuto di grasso.

Vieta il consumo di dolci, bevande alcoliche e dolcificate, pane e pasta, consigliando il prelievo dei carboidrati dalla frutta e dalla verdura.

Muscoli piĆ¹ tonici

Come ĆØ noto, il glicogeno ĆØ la principale riserva di carboidrati ed ĆØ immagazzinato soprattutto nel fegato e nei muscoli. Quando durante la dieta metabolica ci si ricarica di carboidrati, le scorte di glicogeno esaurite nei giorni di scarico, si riposizionano nei muscoli a livelli accettabili, rendendoli piĆ¹ tonici e con meno grasso.

Proprio per questo motivo, la dieta metabolica ha riscosso un ampio successo nel mondo del body-building: la tecnica di scarico-carico dei carboidrati ĆØ utilizzata nel periodo di definizione muscolare, in preparazione alle gare.

Dieta e salute

La dieta deve tener conto della variabilitĆ  individuale (etĆ , sesso, stato di salute), perchĆ© ĆØ ovvio che i famosi 30 grammi di carboidrati consigliati nel periodo di scarico possano essere tollerati bene da alcuni e male da altri, richiedendo unā€™integrazione o addirittura la sospensione della dieta.

Va poi considerato che giocare con i carboidrati, significa scherzare con lā€™insulina, lā€™ormone secreto dal pancreas che regola il livello degli zuccheri nel sangue.

Nel periodo di carico cā€™ĆØ una ridotta stimolazione insulinica dovuta ai grassi e alle proteine, per poi passare alla fase di carico con una dose eccessiva di carboidrati che stimola il pancreas a produrre lā€™ormone.

Tutto ciĆ² ĆØ da evitare in soggetti diabetici che presentano una giĆ  compromessa funzionalitĆ  dellā€™insulina e del pancreas.

Inoltre, se si ha un metabolismo particolarmente rallentato (tendenza a ingrassare), ĆØ consigliabile che prima di seguire questo tipo di dieta, venga controllata la funzionalitĆ  degli ormoni tiroidei (T3 e T4) e surrenali (glucocorticoidi, in particolare il cortisolo), che condizionano fortemente il metabolismo.

Evitare anche il consumo di verdure appartenenti alla famiglia delle crucifere come broccoli, cavoli e verze che possono rallentare la funzione della tiroide e di conseguenza il metabolismo.

Infine, la dieta metabolica prevede un maggior consumo di cibi grassi, che possono danneggiare la salute di persone con predisposizione a patologie cardio-vascolari.

Per tutti questi motivi, prima di iniziare la dieta ĆØ bene sottoporsi a esami del sangue specifici per conoscere meglio il proprio stato di salute e valutare con il proprio medico se ĆØ opportuno o meno intraprendere questo tipo di regime alimentare.

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