Insulina

Che cos'è

L'insulina è un ormone che viene naturalmente prodotto da alcune cellule del pancreas, chiamate cellule beta, e permette alle cellule dell'organismo di utilizzare il glucosio presente nel sangue per ottenere energia.

Per questo in una persona sana la sua produzione aumenta in prossimità dei pasti. Inoltre indica al fegato quando è necessario produrre e rilasciare nel sangue il glucosio o, al contrario, immagazzinarlo.

Tuttavia, una produzione insufficiente, una ridotta azione o, addirittura, la mancanza di insulina possono portare allo sviluppo del diabete.

Per curare questa malattia è possibile assumere, tramite iniezione, l'insulina necessaria a raggiungere e mantenere la concentrazione ottimale di glucosio nel sangue.

Per saperne di più sul diabete leggi questa scheda.

Quando si usa

Non tutti i casi di diabete necessitano dell'assunzione di insulina. Nel diabete insulino-dipendente, detto anche di tipo 1 o giovanile, il pancreas non produce più una quantità di ormone sufficiente a garantire il controllo di queste funzioni. In questo caso, perciò, è indispensabile assumere insulina dall'esterno una o più volte al giorno.

Nel diabete di tipo 2, invece, la produzione di insulina può essere normale, ma le cellule dell'organismo non rispondono più in modo corretto alla sua azione.

Questa forma di diabete, che è la più diffusa tra gli anziani e gli obesi, può essere tenuta sotto controllo attraverso una dieta corretta, un'opportuna attività fisica e l'utilizzo di farmaci ipoglicemizzanti.

In caso di diabete la dieta  deve tenere conto dell’indice glicemico degli alimenti e privilegiare i cibi a basso indice glicemico; la tabella seguente riporta alcuni esempi:

Alimento Indice glicemico
Riso integrale 50
Crackers 49
Marmellata di arance 48
Pasta all’uovo 46
Succo di arancia 46
Uva bianca 46
Biscotti di avena 45
Mandaranci 43
Fragole 40
Mele 39
Riso Parboiled 38
Fagioli 37

Tuttavia, se questi accorgimenti non sono sufficienti è necessario ricorrere alla somministrazione di ormone dall'esterno. Ciò si verifica soprattutto nei diabetici magri, in cui spesso il pancreas fa fatica a secernere l'insulina necessaria all'organismo.

In tutti questi casi è importante non trascurare la terapia insulinica per evitare che, a lungo andare, si manifestino complicazioni come la retinopatia, la nefropatia e la neuropatia diabetica, danni alla arterie, infarti e ictus.

Inoltre è necessario controllare regolarmente la glicemia, in modo da poter valutare l'efficacia della cura.

Come si usa

La terapia insulinica viene stabilita dal diabetologo in base alle caratteristiche cliniche, alle abitudini e allo stile di vita di ogni paziente. Possono essere necessarie più iniezioni al giorno o l'uso di insuline di tipo diverso.

Infatti esistono diverse forme di insulina, che si distinguono per l'origine (analoghi dell'insulina umana o insuline umane di sintesi) e per la rapidità di azione (ultralenta, lenta, intermedia, rapida, ultrarapida e ad azione prolungata).

Esse si differenziano per il momento in cui iniziano a fare effetto, il picco di attività massima e il tempo di permanenza nel sangue. Attualmente sono presenti in commercio anche insuline premiscelate, contenenti diverse concentrazioni delle forme rapide e lente.

L'iniezione può essere effettuata con siringhe monouso o con penne ricaricabili che permettono di eseguire più iniezioni cambiando solamente l'ago.

Inoltre è possibile la somministrazione continua attraverso micorinfusori (o pompe per insulina) dotati di un catetere e un apparecchio controllato da un computer.

Le iniezioni devono essere effettuate nello strato sottocutaneo, cioè nel tessuto adiposo fra epidermide e muscolo. La zona ideale è l'addome, nell'area intorno all'ombelico, dove il grasso è distribuito più omogeneamente e dove l'iniezione è meno dolorosa, ma possono essere scelti anche glutei, braccia e cosce.

Avvertenze

Per evitare la formazione di lipodistrofie, tessuti cicatriziali che possono influenzare l'attività dell'insulina, è meglio alternare i siti di iniezione.

Le confezioni di scorta e le ricariche per le penne vanno conservate in frigorifero, preferibilmente in uno scomparto non troppo freddo, come quello per frutta e verdura.

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