Diete lampo? No, grazie

Dimagrire troppo velocemente può danneggiare la salute e predisporre all'obesità. Per recuperare la linea è meglio essere pazienti e costanti, mangiare in modo sano e mantenersi in movimento.

Mantenere il proprio peso forma non è soltanto una moda, ma aiuta anche a prevenire problemi di salute. Capita, però, che si cerchi di dimagrire nel minor tempo possibile facendo ricorso alle cosiddette diete lampo.

Sono quelle che promettono un rapido calo di peso, eliminando alcuni alimenti dalla dieta o limitando molto le calorie introdotte quotidianamente. Soluzioni drastiche che medici e nutrizionisti sconsigliano poiché, privando improvvisamente l'organismo dei nutrienti di cui ha bisogno, possono diventare pericolose per la salute.

Anche i risultati non sono i migliori: in genere i chili persi vengono recuperati in tempi molto brevi perché corrispondono per la maggior parte a liquidi. Senza contare che regimi alimentari molto rigidi possono portare anche alla perdita della massa magra, ossia dei muscoli.

Meglio, quindi, non essere precipitosi: l'obiettivo non deve essere perdere peso nel giro di poco tempo, ma riuscire a mantenere il risultato per più di sei mesi.

Dimagrire mangiando

Per mantenere in vita ogni kg di massa corporea sono necessarie 26 calorie. Per questo scendere al di sotto delle 1.200 calorie al giorno, come proposto da molte diete lampo, può portare a perdita di massa magra, carenze nutrizionali, indebolimento delle difese immunitarie e perdita di minerali dalle ossa (con conseguente rischio di osteoporosi).

Anche se si vuole dimagrire, bisogna fornire energia all'organismo mangiando un po' di tutto: almeno il 55% delle calorie ingerite quotidianamente dovrebbe provenire dai carboidrati, mentre grassi e proteine dovrebbero essere introdotti in una percentuale, rispettivamente, del 30% e del 15%.

Alla larga, quindi, dalle diete che propongono di eliminare una categoria di alimenti che, oltre a porre a rischio di squilibri metabolici, possono anche mortificare chi vi si sottopone, creando problemi psicologici.

Allo stesso modo, non bisogna mai saltare i pasti. Anzi, è meglio mangiare almeno tre volte al giorno. In questo modo viene favorita una corretta secrezione di insulina, l'ormone che permette di utilizzare l'energia contenuta negli alimenti.

Il rischio yo-yo

L'ennesimo punto a sfavore delle diete lampo è che, quando si torna a mangiare come prima della dieta, non soltanto tutto il peso perso viene riacquistato ma si rischia di ingrassare ulteriormente. Infatti la diminuzione della massa corporea fa sì che subito dopo la dieta il fabbisogno giornaliero di energia e, quindi, di calorie sia minore.

Questa alternanza tra dimagrimenti e aumenti di peso crea un effetto yo-yo che predispone a una futura obesità. Se, poi, si ha già esperienza di rapidi dimagrimenti seguiti da recupero di peso, ricorrere a una dieta corretta, lunga e costante, è fondamentale per ottenere risultati che possano essere mantenuti.

Non lasciamoci tentare, quindi, da soluzioni troppo semplici: diete più lente e costanti permettono di ottenere risultati che rimangono tali nel tempo. In termini pratici ciò significa non perdere più di 0,5-1 kg a settimana modificando le proprie abitudini alimentari e aumentando l'attività fisica.

Silvia Soligon
Silvia Soligon
Romana di adozione, è nata a Milano, dove ha conseguito la laurea in Scienze biologiche e il dottorato di ricerca in Scienze genetiche e biomolecolari. Ha poi continuato a lavorare nell’ambito della ricerca scientifica prima all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” di Novara, poi all’Università “La Sapienza” di Roma.   Nella capitale ha proseguito il suo percorso formativo con un master in Scienza dell’alimentazione e dietetica applicata. Sempre a Roma si è specializzata nell’ambito del giornalismo e della comunicazione scientifica, conseguendo il master “Le scienze della vita nel giornalismo e nelle politiche istituzionali” dell'Università "La Sapienza".    Iscritta all'Ordine nazionale dei Biologi e all'Ordine dei giornalisti è socia di Unamsi (l’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione). Dal 2008 collabora con diverse testate giornalistiche e siti web per la produzione di contenuti riguardanti tematiche medico-scientifiche. Musica e cibo sono le sue grandi passioni. Oggi divide il suo tempo tra la scrittura, il lavoro di nutrizionista e i concerti.

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