Dermatite atopica nell’adulto: 10 regole per stare meglio


Acqua tiepida e dopo l’emolliente
Una bella doccia dopo lo sport
In estate indumenti leggeri e morbidi
Sotto il sole sì, ma con il filtro giusto
In casa, tanta igiene quotidiana
Quali detergenti usare per lavarsi? Si può praticare sport? E prendere il sole? Si può tenere un cane in casa? Ecco i consigli per gli adulti con dermatite atopica.
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle, legata a una predisposizione su base genetica, che interessa principalmente i bambini nei primi dieci anni di vita e che si riconosce per la comparsa di aree di cute arrossata, chiazze ispessite e desquamate, talvolta accompagnate da vescicole, taglietti e croste.
Questi sintomi non sono sempre presenti, ma compaiono durante le fasi acute della malattia, quando ai fattori genetici si sommano fattori ambientali o interni sfavorevoli. In età pediatrica, le manifestazioni si localizzano soprattutto a livello di capo, fronte e viso nei bambini più piccoli, spostandosi nelle pieghe dei gomiti, dietro le ginocchia, nella zona di polsi, piedi e caviglie in quelli più grandi.
Chi ha sofferto di dermatite atopica durante l’infanzia, di norma, va incontro a un sostanziale miglioramento dei sintomi durante l’adolescenza e il passaggio all’età adulta, spesso fino alla completa remissione.
In molti casi, tuttavia, nonostante il passare degli anni, la cute continua a rimanere sensibile e reattiva; inoltre, in una minoranza di persone, la malattia può manifestarsi per la prima volta dopo i 20-30 anni. In questi casi, le lesioni cutanee si localizzano soprattutto a livello di volto, collo, spalle e tronco, e possono presentarsi come chiazze ricoperte da vescicole che possono rompersi e formare croste prurito intenso cronico (prurigo) oppure come aree di cute infiammata, desquamata e pruriginosa intorno a occhi, naso e bocca A ogni età, per un'efficace prevenzione di disagi più o meno rilevanti, è essenziale assicurare all’epidermide idratazione e nutrimento costanti, rispettarne l’equilibrio e ridurne l’esposizione a fattori ambientali che potrebbero sollecitarla negativamente.
Ecco descritti in sintesi nella seguente tabella (e più in dettaglio nei successivi paragrafi) tutti gli accorgimenti da adottare e i comportamenti da evitare da parte degli adulti con dermatite atopica.
Cosa fare | Cosa evitare |
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1-2 lavaggi al giorno della durata di 10-15 minuti con acqua tiepida | Spugne e guanti per massaggiare la pelle durante il lavaggio |
Aggiungere un emolliente all’acqua del bagno | Scrub, gel con microgranuli e prodotti esfolianti. |
Spegnere il getto della doccia mentre ci si lava | Asciugamani di lino e a nido d’ape |
Utilizzare soluzioni e pani non-sapone ipoallergenici a pH leggermente acido | Indumenti in fibre sintetiche, materiali ruvidi o grezzi, colori scuri potenzialmente allergizzanti, indumenti con cuciture, bottoni e zip a diretto contatto con la pelle |
Asciugare la pelle tamponando con teli o spugne morbidi, facendo attenzione a non lasciare umidità tra le pieghe corporee | Sfregamento della pelle di qualunque tipo, sia quando è integra sia, soprattutto, quando è già arrossata |
Reidratare la pelle con acque termali | Secchezza cutanea, che spesso è accompagnata da desquamazione e sensazione pruriginosa |
Applicare creme emollienti | Grattamento, anche se è presente prurito intenso, poiché il sollievo che offre è solo momentaneo ed espone al rischio di lesioni cutanee e infezioni |
Fare sempre una doccia subito dopo l'attività fisica | Sudorazione, che tende a promuovere la reazione infiammatoria cutanea e l'arrossamento |
Indossare indumenti morbidi in fibre naturali, assorbenti e traspiranti | Contatto della pelle con materiali e sostanze irritanti di qualunque tipo (fibre tessili, detergenti aggressivi, cosmetici di scarsa qualità, polveri ecc.) |
Esporsi al sole con moderazione e di proteggere l’epidermide con prodotti solari clinicamente testati e adatti al proprio fototipo | Esposizione al sole senza una crema protettiva adeguata alla pelle atopica e/o per periodi prolungati |
Assumere probiotici per bocca | Dieta sbilanciata, ricca di grassi, fritti, zuccheri raffinati e sale |
In caso di dermatiti allergiche, rimuovere regolarmente polvere e muffe, aerare le stanze più volte al giorno, evitare di ospitare animali con pelo negli ambienti in cui si vive | Esposizione ad allergeni notoriamente sensibilizzanti, presenti in casa o nell'ambiente esterno |
Una corretta igiene quotidiana è il caposaldo del benessere dell’epidermide con predisposizione all’atopia. Tanto in estate quanto in inverno, il numero dei lavaggi deve essere bilanciato in relazione alle attività svolte e alle esigenze individuali, ma mai eccessivo. In genere, 1-2 lavaggi al giorno sono sufficienti.
Che si opti per il bagno o per la doccia, l’acqua deve essere tiepida, intorno ai 32-34°C per evitare di disidratare la pelle e favorire il prurito, e la durata del lavaggio limitata a non più di 10-15 minuti, soprattutto se l’acqua è molto dura.
Per attenuare l’azione sensibilizzante del calcare è consigliabile aggiungere un emolliente all’acqua del bagno e spegnere il getto della doccia mentre ci si lava.
L’uso di un detergente delicato è fondamentale per non destabilizzare l’equilibrio dermoepidermico e non promuovere riacutizzazioni della malattia infiammatoria. In particolare, per la cute atopica si devono preferire soluzioni e pani non-sapone ipoallergenici a pH leggermente acido (5,5-6,0), che rispettano il microfilm idrolipidico, pur assicurando una pulizia profonda.
Dopo aver diluito in acqua una piccola quantità di detergente, la pelle va massaggiata con le mani, indubbiamente più morbide e molto meno irritanti di qualunque tipologia di spugna e guanti. Assolutamente controindicati: scrub, gel con microgranuli e prodotti esfolianti, che danneggiano la barriera cutanea e promuovono le sensibilizzazioni dell'epidermide (non soltanto negli adulti con dermatite atopica).
L’epidermide va asciugata delicatamente, tamponando con teli o spugne morbidi (meglio evitare lino e tessuti a nido d’ape, sempre un po' ruvidi), eventualmente reidratata vaporizzando acque termali e nutrita regolarmente con una crema o un fluido emolliente, per prevenire la comparsa di secchezza cutanea e prurito e per favorire il ripristino della barriera cutanea.
Chi pratica sport deve sapere che la sudorazione ha un’azione irritante sulla pelle. Quindi, dopo l’attività fisica una doccia è sempre d’obbligo e non va rimandata, se non si vuole promuovere l'infiammazione della cute atopica. Molto meglio, quindi, un lavaggio rapido in palestra, anche soltanto con acqua tiepida o fresca, anziché aspettare di essere arrivati a casa.
Discorso analogo vale dopo una nuotata in piscina o in mare, data la ben nota sensibilizzazione indotta dal cloro o dal sale presenti nell’acqua, quando restano a contatto dell'epidermide troppo a lungo, facilitando anche l'insorgenza di secchezza cutanea.
Mentre si pratica sport e durante le comuni attività quotidiane, per evitare una sudorazione eccessiva e la conseguente sensibilizzazione della cute, si devono indossare indumenti morbidi in fibre naturali, assorbenti e traspiranti.
L'ideale è vestirsi "a cipolla" per poter modulare facilmente il livello di copertura in funzione delle variazioni della temperatura corporea e di quella esterna.
Da evitare in ogni stagione: fibre sintetiche, materiali ruvidi o grezzi, colori scuri (potenziale causa di reazioni allergiche), indumenti con cuciture, bordi duri, etichette, bottoni e zip a diretto contatto con la pelle.
Sudorazione a parte, in estate bambini e adulti con dermatite atopica tendono a stare meglio, vuoi per la temperatura più confortevole vuoi perché i raggi Uv riducono la reattività del sistema immunitario locale e, quindi, la sensibilità e la reattività della cute.
Un vantaggio che si ottiene, però, soltanto a patto di esporsi al sole con moderazione e di proteggere l’epidermide con prodotti solari clinicamente testati e adatti al proprio fototipo. Il rischio, altrimenti, è di sostituire il disagio della dermatite atopica con quello di eritemi e scottature nell'immediato e con un significativo aumento del rischio di sviluppare melanoma e altri tumori della pelle nel corso degli anni.
Un aspetto importante da considerare è che l'esposizione al sole va evitata durante i periodi di trattamento con corticosteroidi (cortisone e derivati), a prescindere dal fatto che siano applicati localmente sulle lesioni cutanee (sotto forma di crema) o assunti per bocca (compresse). Questi farmaci, infatti, aumentano la sensibilità della cute e accentuano il rischio di eritemi, scottature e altri effetti collaterali. La stessa cautela va mantenuta anche nei 5-7 giorni successivi alla sospensione del trattamento con corticosteroidi.
La salute della pelle, come quella dell'intero organismo, è influenzata da ciò che si mangia e dal livello di idratazione. Una dieta sbilanciata, troppo ricca di cibi grassi, fritti, zuccheri raffinati e sale tende ad aumentare lo stato infiammatorio dell'organismo, mentre un'alimentazione sana, basata soprattutto su frutta, verdura, cereali e pesce fornisce nutrienti di qualità, vitamine, elementi antiossidanti e acidi grassi essenziali (omega 3), che supportano il buon funzionamento metabolico e l'equilibrio del sistema immunitario.
Chi soffre di dermatite atopica, quindi, deve prestare attenzione anche a che cosa mette in tavola. Altrettanto importante è assumere sufficienti quantità di acqua ogni giorno (1,5-2 litri), perché la pelle si idrata soprattutto dall'interno e bere troppo poco promuove fortemente secchezza cutanea, desquamazione e prurito.
Per contribuire a migliorare l’equilibrio cutaneo, in qualunque stagione, ci si può avvalere anche di specifici prodotti probiotici da assumere per bocca: la loro azione favorevole sulla microflora intestinale, modulando indirettamente l'attività del sistema immunitario in tutto l’organismo, compresa l’epidermide, potrebbe aiutare a prevenire le manifestazioni atopiche e/o a ridurre la severità delle lesioni cutanee (chiazze infiammate, arrossamento e secchezza cutanea, ispessimento, desquamazione, prurito intenso ecc.).
Soprattutto se l’atopia è legata a una forma allergica, anche molto lieve, oltre a quella dell’epidermide bisogna prestare attenzione all’igiene della casa: vero e proprio concentrato di allergeni e sostanze sensibilizzati.
Essenziale: rimuovere regolarmente polvere e muffe (principali fattori scatenanti delle allergie all'interno delle abitazioni), aerare le stanze più volte al giorno (evitando le ore centrali della giornata nei periodi di impollinazione delle piante a rischio) ed evitare di ospitare animali con pelo negli ambienti in cui si vive.
Se vuoi sapere le regole da seguire per i bambini che soffrono di dermatite atopica, leggi questo articolo.