Contraccezione in allattamento: è possibile?

DOMANDA

Contraccezione in allattamento: è possibile?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Sabrina Allegra, Ostetrica

Dopo il parto, il regolare ciclo mestruale non riprende subito, ma viene preceduto da un periodo di amenorrea che dura, di solito, 6 settimane, ma che può protrarsi più a lungo in caso di allattamento al seno. In questo periodo, è possibile che l’allattamento al seno inibisca l’attività ovulatoria e protegga quindi la donna dal rischio di una gravidanza, a patto però che siano soddisfatte contemporaneamente tre condizioni: non siano trascorsi più di 6 mesi dal parto, le mestruazioni non siano ricomparse e l’allattamento al seno sia ancora esclusivo con intervalli fra le poppate non superiori alle sei ore di notte e alle quattro ore di giorno. Attenzione però, perché l’attività ovulatoria può riprendere già dopo 3 mesi dal parto ed è quindi possibile rimanere incinta in allattamento anche in assenza del ciclo mestruale.
 
Per non rischiare una nuova gravidanza è possibile fare affidamento su metodi anticoncezionali compatibili con l’allattamento. Tra questi, i metodi di barriera, come il preservativo (che può essere utilizzato non appena viene ripresa l’attività sessuale) oppure il diaframma e la spirale, per i quali è necessario invece aspettare 6-8 settimane dopo il parto, per dare tempo all’utero di tornare alla forma e al volume che aveva prima della gravidanza.
 
Altre opzioni  per le donne che allattano al seno sono i metodi contraccettivi che contengono solo progestinico, come la  minipillola e i sistemi intrauterini. Entrambi svolgono la funzione contraccettiva senza alcuna influenza negativa sulla produzione di latte materno e sulla sua composizione (a differenza delle pillole estroprogestiniche con un contenuto medio/alto di estrogeni, che sembrano invece ridurre la quantità e alterare la qualità del latte materno), né tantomeno sulla crescita e sullo sviluppo del neonato, in quanto è stato dimostrato che la percentuale di ormoni, presenti nella minipillola e nei sistemi intrauterini, che passa nel latte materno è del tutto trascurabile.
 
Pur essendo a base di solo progestinico, la pillola e i sistemi intrauterini con progestinico devono comunque essere prescritti dal ginecologo, che valuterà la vostra storia personale e terrà conto delle vostre preferenze per individuare il contraccettivo più adatto durante i mesi dell’allattamento, proprio come avviene in qualunque altra fase della vita di una donna. 

Sabrina Allegra
Ostetrica
Sabrina Allegra, ostetrica, dopo un percorso ospedaliero passa alla libera professione aprendo un centro materno infantile nella provincia di Milano (Universo Donna) dedicato alle donne e ai bambini. Specializzata in rieducazione pelvi perineale e massaggio infantile. Si dedica ad accompagnare le famiglie che decidono di dare alla luce i propri bambini presso il loro nido di casa.

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