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Anemia: le diverse tipologie

12 Febbraio 2020
Si tratta di una riduzione dei valori dell’emoglobina nel sangue, che può essere dovuta a diverse cause.
Tempo di lettura: 7 minuti

Si tratta di una riduzione dei valori dell’emoglobina nel sangue, che può essere dovuta a diverse cause.

Si parla di anemia quando la concentrazione di emoglobina nel sangue scende sotto i 13 g/dl negli uomini e sotto i 12 g/dl nelle donne.

A causare l’anemia è una diminuzione del numero di globuli rossi nel sangue, dovuta a diversi fattori:

  • una ridotta produzione o un’eccessiva degradazione dei globuli rossi da parte dell’organismo
  • la perdita di globuli rossi a causa di emorragie
  • difetti genetici, come nel caso dell’anemia falciforme.

Inoltre, a causare anemia può essere anche una carenza di ferro, indispensabile per produrre l’emoglobina, che consente ai globuli rossi di legare l’ossigeno e di trasportarlo in tutto l’organismo.

Il sintomo più evidente di anemia è il pallore della cute e delle mucose. Altri segnali d’allarme sono un persistente senso di debolezza, tachicardia, mal di testa costante, respiro accelerato, senso di stordimento.

Esistono diverse tipologie di anemia: ecco le principali e le rispettive cause.


Forma di anemia
Cause
Anemia cronica semplice
Malattie infettive e infiammatorie o malattie croniche come tubercolosi, reumatismi articolari, insufficienza renale cronica, leucemie ecc.
Anemia emolitica
Malattie infettive come polmonite virale, setticemia da streptococco, malaria
Anemia da carenza di ferro
Insufficiente apporto di ferro con la dieta, emorragie o sanguinamenti, scarso assorbimento intestinale, aumento del fabbisogno di ferro
Anemia mediterranea
Mutazione genetica

Vediamole ora nel dettaglio.

Anemia cronica semplice

I sintomi sono quelli generali dell’anemia. Questa forma è causata da malattie infettive e infiammatorie o da diverse malattie croniche: tubercolosi, reumatismi articolari, insufficienza renale cronica, leucemie, ecc.

La terapia dell’anemia cronica semplice dipende dalla malattia che l’ha causata ed è quindi necessario in primo luogo capire quale disturbo sia alla sua origine.

Anemia emolitica

Nelle anemie emolitiche si verifica un’eccessiva distruzione dei globuli rossi.

Nelle forme acute i sintomi più comuni sono brividi, febbre, dolori articolari e addominali, colorazione gialla di pelle e mucose. Nelle forme croniche si verifica invece l’ingrossamento della milza o del fegato.

A causare un’anemia emolitica possono essere malattie infettive come polmonite virale, setticemia da streptococco, malaria.

Tra le forme acute, tipica è l'anemia emolitica di Lederer-Brill che colpisce soprattutto i bambini e gli adolescenti: inizia con febbre elevata, epistassi (sangue dal naso) ed ematuria (sangue nelle urine).

Anemia da carenza di ferro

Come dice il nome, è caratterizzata da ridotti livelli di ferro nell’organismo, indispensabile per la sintesi dell’emoglobina e quindi per il trasporto dell’ossigeno.

Si manifesta con un insieme di sintomi: debolezza generale, inappetenza, bruciori di stomaco, dolori nevralgici, formicolii alle mani e ai piedi.

La carenza di ferro può essere provocata da un insufficiente apporto con la dieta, da emorragie o sanguinamenti (come nel caso di mestruazioni abbondanti), da uno scarso assorbimento intestinale (dovuto sia a patologie come malattie croniche intestinali o celiachia, sia a interventi chirurgici). Inoltre, la mancanza di ferro può essere dovuta anche all’aumento del suo fabbisogno in fasi della vita come la gravidanza o l’allattamento.

Anemia mediterranea

Diffusa soprattutto nelle aree del Mediterraneo, è una malattia del sangue ereditaria causata da un difetto genetico che provoca la distruzione dei globuli rossi, una minore presenza di emoglobina e quindi una scarsa ossigenazione di tessuti, organi e muscoli.

Si tratta di una patologia che causa debilitazione e impedisce una normale crescita. Chi ne soffre deve sottoporsi a frequenti trasfusioni di sangue.

Nella forma meno grave i sintomi sono lievi o poco evidenti. Nella forma più grave si manifestano già dopo i primi due anni di vita.

Gli esami diagnostici

Per verificare se si è in presenza di anemia e per capirne la cause, il medico prescrive alcuni esami di laboratorio: tra questi l’emocromo, che quantifica il numero di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine nel sangue.

È inoltre importante misurare la concentrazione di ferro e di ferritina nel sangue. C’è poi l’esame del sangue occulto nelle feci che permette di capire se ci sono emorragie nel tratto gastrointestinale.

In base ai risultati di questi e altri accertamenti, lo specialista può stabilire di quale anemia di tratta e quale terapia prescrivere.

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