Vitamine e minerali per il ciclista

Disciplina sportiva adatta a tutte le età, il ciclismo è un alleato della salute di cuore e arterie. Perché i benefici siano massimi, però, sono necessarie dieta adatta e integrazione vitaminica.

Pedalare, che sia su una bicicletta da corsa, su una mountain-bike ma anche sulla cyclette, è uno sport che allena e mantiene in salute cuore e arterie, ed è adatto proprio a tutti.

Riduce al minimo il rischio di traumi da carico alle articolazioni, tendini e muscoli, dato che il peso del corpo è ripartito in modo equilibrato su sellino, manubrio e pedali. E permette di calibrare l’attività fisica in base alle diverse condizioni di salute, al grado di allenamento e all’età.

Così, chi monta in bicicletta può decidere i livelli di resistenza dei pedali, il percorso da effettuare, la velocità da tenere e quanto a lungo svolgere l’attività in modo da ricavarne il massimo dei benefici senza rischi.

Dieta calcolata, benefici assicurati

Per ottenere buone prestazioni e beneficiare dei vantaggi che il ciclismo apporta alla salute è comunque fondamentale seguire un’alimentazione equilibrata e tagliata su misura di volta in volta.
Se l’obiettivo è il potenziamento muscolare dovremo fornire al nostro organismo una quantità maggiore di proteine, da utilizzare per la “costruzione” dei tessuti. Se, al contrario, vogliamo ingaggiare una competizione, è il momento di fare il pieno di carboidrati.

Integrazione adeguata con vitamine B, A, C ed E

Bisogna comunque considerare l’aumento generale del fabbisogno nutritivo e, soprattutto, l’importanza del recupero delle sostanze perse durante lo sforzo, come vitamine, minerali e acqua.

A questo proposito, l’integrazione vitaminica e minerale aiuta l’atleta a completare la sua dieta e a rifornire l’organismo delle sostanze principali consumate durante l’attività in tempi più brevi e con modalità più semplici di quelle consentite dall’alimentazione comune.

Tra le vitamine più importanti per gli amanti della bicicletta quelle del gruppo B, essenziali nei processi di produzione dell’energia e le vitamine antiossidanti (A, C ed E) in grado di contrastare l’azione nociva dei radicali liberi. In particolare, l’assunzione di vitamina C è fondamentale per facilitare l’assorbimento del ferro, minerale spesso carente nella pratica degli sport di resistenza.

Un occhio in più alle ossa per gli agonisti

Accanto agli indiscutibili benefici, però, secondo un team di studiosi statunitensi anche per questa pratica sportiva le insidie non mancherebbero.

I ricercatori hanno infatti riscontrato che chi utilizza la bicicletta in modo più intenso e assiduo presenta una densità ossea minore (soprattutto a livello di spina dorsale) rispetto a coloro che inforcano le due ruote più occasionalmente.

La causa è da ricercarsi proprio in una delle caratteristiche ritenute positive: andare in bici sollecita poco la struttura ossea. Ed è invece noto che più intenso è il carico esercitato sulle ossa, maggiore è l’aumento della loro massa in risposta alla sollecitazione.

Vitamina D e calcio Per proteggere lo scheletro

Il rischio, dunque, è quello di andare incontro a maggiori possibilità di sviluppare osteopenia e osteoporosi: una prospettiva che accomuna ciclisti e nuotatori, dato che anche gli amanti della piscina sono impegnati in un’attività esercitata quasi in assenza di gravità.

Non soltanto, ma il notevole dispendio di calorie e di nutrienti che il ciclismo comporta privano l’organismo di sostanze importanti per l’integrità delle ossa, come calcio e vitamina D che devono quindi essere rimpiazzate.

Pertanto, i ciclisti più accaniti oltre a curare l’alimentazione e integrare vitamine e minerali dovrebbero accompagnare gli allenamenti con esercizi di carico, in modo da stimolare della densità della massa ossea.

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