Quando la dermatite atopica si mette in marcia


Dalle manifestazioni cutanee si può passare progressivamente a forme allergiche quali la rinite e l’asma. La dermatite atopica è spesso il primo passo.

Quando si parla di dermatite atopica il pensiero corre inevitabilmente alla pelle.

I problemi scatenati da questa malattia allergica non si limitano, però, alla cute: la comparsa della dermatite può essere il primo passo di un cammino, comunemente detto “marcia allergica”, costellato da più disturbi allergici differenti.

Le allergie, infatti, non devono essere considerate problemi temporanei, legati per esempio alla presenza di polline nell'aria, ma come veri e propri percorsi che coinvolgono l'intero organismo e che, se non opportunamente interrotti, possono trasformare sintomi che inizialmente sono per lo più un semplice fastidio in problemi più gravi e cronici.

Una maggiore predisposizione alle allergie

In molti casi la dermatite atopica è la prima fase di questo percorso e i suoi sintomi precedono la comparsa di quelli dell'asma e della rinite allergica.

Basti pensare che un bambino che soffre di questo disturbo della pelle ha una probabilità di sviluppare l'asma allergica cinque volte superiore rispetto agli altri bambini e che l'80% circa dei bambini con dermatite atopica avrà a che fare anche con problemi respiratori di natura allergica, soprattutto asma bronchiale.

La conferma della maggiore predisposizione di chi soffre di dermatite atopica a sviluppare altri disturbi allergici arriva dal fatto che nell'80-90% dei casi questo problema cutaneo è associato a livelli elevati nel sangue degli anticorpi coinvolti nelle allergie e alla positività ai test cutanei per allergie respiratorie o alimentari.

Dalla dermatite all'asma

Le tappe della marcia allergica sono piuttosto tipiche. Inizialmente i sintomi cutanei sono isolati o, al massimo, accompagnati da problemi gastrointestinali come vomito, diarrea e dolori addominali.

Nei bambini molto piccoli possono comparire anche rinite e respiro sibilante, ma è soltanto intorno ai 4-5 anni, magari proprio quando i problemi cutanei sembrano avviati a una soluzione definitiva, che possono farsi vivi i primi sintomi dell'asma.

Ogni tappa di questa marcia corrisponde alla sensibilizzazione di nuovi organi e tessuti.

L'esatto percorso della marcia e la probabilità che alla dermatite atopica si aggiungano altri disturbi allergici varia, però, da persona a persona in base alle caratteristiche genetiche di ogni individuo e a diversi fattori ambientali.

Un effetto sistemico

Questo fenomeno fa apparire il disturbo allergico come una risposta immunitaria che si muove nell'organismo, spostandosi dalla cute, la barriera che ci separa dall'ambiente esterno, verso i tessuti più profondi.

Ogni tappa di questo percorso corrisponde sempre a una reazione eccessiva dell'organismo a sostanze che, in realtà, non costituiscono una minaccia per la salute.

L'incontro con questi allergeni può avvenire attraverso l'aria, il cibo o sostanze con cui la pelle entra in contatto, ma la risposta non rimane localizzata nel punto dell'incontro: le allergie sono fenomeni sistemici che coinvolgono l'intero organismo.

Silvia Soligon
Silvia Soligon
Romana di adozione, è nata a Milano, dove ha conseguito la laurea in Scienze biologiche e il dottorato di ricerca in Scienze genetiche e biomolecolari. Ha poi continuato a lavorare nell’ambito della ricerca scientifica prima all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” di Novara, poi all’Università “La Sapienza” di Roma.   Nella capitale ha proseguito il suo percorso formativo con un master in Scienza dell’alimentazione e dietetica applicata. Sempre a Roma si è specializzata nell’ambito del giornalismo e della comunicazione scientifica, conseguendo il master “Le scienze della vita nel giornalismo e nelle politiche istituzionali” dell'Università "La Sapienza".    Iscritta all'Ordine nazionale dei Biologi e all'Ordine dei giornalisti è socia di Unamsi (l’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione). Dal 2008 collabora con diverse testate giornalistiche e siti web per la produzione di contenuti riguardanti tematiche medico-scientifiche. Musica e cibo sono le sue grandi passioni. Oggi divide il suo tempo tra la scrittura, il lavoro di nutrizionista e i concerti.

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