Otomicosi

L’otomicosi è causata da un’infezione fungina, che può essere favorita sia da fattori esterni sia da condizioni organiche predisponenti.

Con il termine otomicosi si indica un’infezione fungina che si sviluppa nel condotto uditivo, cioè nel canale rivestito di cute che dalla conca del padiglione auricolare arriva al timpano. Si tratta dunque di una forma di otite esterna.

Cause

Lo sviluppo di una colonizzazione fungina nel condotto uditivo esterno è generalmente legato a condizioni facilitanti.

Tra i fattori di rischio i più comuni sono:

  • il clima caldo-umido, che favorisce la moltiplicazione di germi
  • gli sport acquatici, che espongono il condotto uditivo a continui “lavaggi” con acqua contenente disinfettanti (in piscina) o salina (al mare), provocando irritazione della cute e asportandone il rivestimento protettivo di cerume
  • pratiche igieniche inappropriate (per esempio l’uso scorretto dei bastoncini cotonati), che possono ledere la cute del condotto, eliminare una quantità eccessiva di cerume oppure sospingerlo verso il fondo
  • un’anomala disposizione del condotto uditivo, che determina il ristagno di residui di acqua e detergenti dopo il bagno o la doccia
  • lesioni del rivestimento cutaneo del condotto dovute a traumatismi o esiti chirurgici
  • l’alterazione della flora microbica normale conseguente all’uso locale di antibiotici o di corticosteroidi
  • alcune malattie dermatologiche (eczema, psoriasi, dermatite seborroica)
  • disordini del sistema immunitario.

L’ambiente interno del condotto uditivo è rappresentato da:

  • la secrezione ceruminosa, che grazie alla sua natura idrofobica, al suo pH acido e alla presenza di enzimi antibatterici impedisce lo sviluppo di germi patogeni
  • il microbiota locale, costituito dalla popolazione dei vari microrganismi cosiddetti simbionti, che vivono normalmente nel canale auricolare in proporzione equilibrata.

La sua integrità è particolarmente importante per prevenire le infezioni dell’orecchio esterno.

I funghi responsabili della maggior parte delle otomicosi sono alcune specie del genere Aspergillus (Aspergillus niger e Aspergillus fumigatus) e Candida albicans. Si tratta in ogni caso di componenti del suddetto microbiota locale, che in presenza delle condizioni predisponenti descritte possono moltiplicarsi in modo anomalo.

Sintomi

L’otomicosi si manifesta con i sintomi e i segni tipici di un’infiammazione, cioè dolore, arrossamento, tumefazione, ma è soprattutto connotata, più delle altre forme di otite esterna infettiva, da un intenso prurito e dalla presenza di un’abbondante secrezione, le cui caratteristiche dipendono dal tipo di fungo responsabile dell’infezione.

La tumefazione e l’accumulo di secrezioni all’interno del canale, costituite dal materiale fungino e dai detriti prodotti dalla desquamazione della cute infiammata, possono provocare una sensazione di compressione interna (detta orecchio “pieno”) e di ovattamento dell’udito.

Diagnosi

La diagnosi di otomicosi può essere posta dal medico semplicemente tramite l’osservazione delle caratteristiche della secrezione con uno strumento detto otoscopio. Facilmente riconoscibile è la presenza di ife e spore fungine nelle infezioni da Aspergillus o di sostanza bianca cremosa in quelle da Candida.

L’identificazione dell’agente patogeno può essere più difficile nei casi in cui alla proliferazione di funghi si sovrappone un’infezione batterica. In tal caso può essere necessario effettuare un tampone delle secrezioni per un esame microbiologico.

Terapia

Sebbene possa essere anche molto fastidiosa, in condizioni normali l’infezione si risolve con un’adeguata pulizia del canale e con il trattamento locale con prodotti specifici.

La terapia corretta richiede che vi sia una diagnosi eziologica precisa del tipo di infezione e quindi deve sempre essere prescritta dal medico o dallo specialista otorinolaringoiatra.

Anche l’asportazione delle secrezioni, necessaria affinché i trattamenti locali con i composti antimicotici ed eventualmente antibatterici (in caso di infezione mista) possano essere efficaci, deve essere eseguita dal medico.

Ovviamente, importante sia ai fini della guarigione sia della prevenzione di successive infezioni è il controllo dei fattori di rischio eventualmente presenti e il mantenimento di un’appropriata igiene dell’orecchio.

Monica Oldani
Monica Oldani
Psicobiologa, laureata in Medicina e chirurgia con specializzazione in Psicologia e PhD in Biologia del comportamento. Ha finora svolto attività scientifica, di ricerca e didattica, nei settori dell'etologia umana e animale, dell'etica animale e della zooantropologia, in collaborazione con l'Università di Utrecht (Olanda), con l'Università degli Studi di Milano e quella di Parma. Parallelamente ha maturato una propensione personale per la comunicazione scientifica che, a seguito di un’esperienza di formazione al corso post-laurea della Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Milano, pratica da oltre dieci anni, con attività di scrittura di livello sia tecnico-professionale sia divulgativo, revisione editoriale, traduzione (dall'inglese e dal francese) e partecipazione a progetti formativo-educativi nei settori dell'informazione medico-scientifica e della comunicazione naturalistico-ambientale.

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