Fitoterpia dell’osteoporosi

DOMANDA

Da alcuni esami radiografici eseguiti da mia madre (77 anni) a causa di una ostinata sciatalgia è stata rilevata una osteoporosi marcata generalizzata. Al momento, assume da circa 5 anni vitamina D (25.000 UI al mese). Ho letto che l’equiseto aiuta a favorire la deposizione di calcio nell’osso. Vorrei sapere se questo integratore possa esserle d’aiuto o se c'è altro integratore per contrastare l’osteoporosi. Inoltre, l’artiglio del diavolo potrebbe esserle utile per i dolori nella zona lombo sacrale?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Per combattere l'osteporosi la pianta migliore è la soia, da prendere come estratto secco titolato in isoflavoni al 40%. La dose corretta è di 100 mg al mattino al risveglio e 100 mg nel tardo pomeriggio, possibilmente a stomaco vuoto. La cura va continuata cronicamente. L'artiglio del diavolo va bene, ma ancora migliore è la Boswellia estratto secco titolato in acidi boswellici al 65-70%. La dose giusta è di 200-250 mg subito dopo colazione e 200-250 mg subito dopo cena. Faccia cicli di cura di 15-20 giorni.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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