Come evitare le allergie da cosmetici

Per usare make-up e dintorni senza correre rischi basta seguire alcune semplici regole.

Sono sempre di più le persone che soffrono di allergie. E questo è risaputo. Ma il perché pruriti e arrossamenti vari stiano sempre più prendendo piede non è ancora stato spiegato fino in fondo.

Sotto accusa, tra gli altri, ci sono anche i cosmetici. Prodotti che, per definizione, non dovrebbero contenere sostanze che interagiscono con il nostro organismo. Ma non sempre è così. Profumi, conservanti o eccipienti presenti in creme & co. possono agire da allergeni, molecole in grado di stimolare una reazione allergica.

Se si considera che, secondo uno studio dell’American academy of dermatology, ogni giorno, in media, gli adulti usano circa sette cosmetici diversi, dal profumo alla crema antirughe, appare subito chiaro quanto il rischio di incontrare l’ingrediente sbagliato sia alto.

Dermatite allergica: conosciamola

L'allergia è una risposta anomala del sistema di difesa dell'organismo nei confronti di sostanze presenti nell'ambiente, chiamate allergeni. Questa reazione però non riguarda tutti, ma solo chi ha una predisposizione a soffrirne. Così, di fronte a una sostanza innocua, come per esempio un conservante o un profumo, il sistema di difesa dell’organismo di soggetti predisposti la cataloga fin dal primo contatto come “molto pericolosa” e produce un numero eccessivo di anticorpi pronti a reagire qualora venga esposto nuovamente alla sostanza incriminata, ovvero l’allergene.

Nei soggetti allergici, rispetto ai soggetti che non lo sono, si assiste infatti a un aumento degli anticorpi di tipo E (IgE) che, interagendo con gli allergeni, provocano nell’organismo l’attivazione di numerose cellule, quali per esempio i mastociti, che a loro volta stimolano la liberazione di sostanze infiammatorie come l’istamina. Il risultato di questo complicato processo, che si sviluppa a cascata, è la manifestazione di diversi sintomi che, nel caso della dermatite allergica, colpiscono in particolare la cute. 

Si presentano così

Come si riconosce un'allergia ai cosmetici? La tipica manifestazione è chiamata dermatite allergica da contatto. Comporta la formazione di piccole vescicole, rossore, prurito e desquamazione. 

In teoria le reazioni allergiche possono svilupparsi in ogni parte del corpo, ma in pratica le aree più colpite sono la faccia, le labbra, il contorno occhi, le orecchie e il collo.

A variare, anche parecchio, è soprattutto il tempo con cui i sintomi si manifestano. In alcuni casi si parla di poche ore. Altre volte ci vogliono giorni prima di vedere comparire la prima macchia. Ci sono persone poi che sviluppano l’allergia soltanto dopo anni e anni di utilizzo di quello specifico prodotto.

Sul banco degli imputati...

Tra gli ingredienti più pericolosi dei cosmetici, dal punto di vista allergico, c'è il nichel, un metallo molto allergizzante. È presente in ombretti ed eyeliner, ma anche in creme e prodotti per la pelle quali i detergenti, come contaminante. 

Non sono sempre innocenti nemmeno le sostanze profumate, naturali e sintetiche, i conservanti come la formaldeide, il Kathon CG e la parafenilendiamina che si trova per esempio nei coloranti per capelli.

Qualche trucco per prevenirle

Chi è già sensibile a qualche cosmetico dovrebbe evitare di cambiare spesso i prodotti per non aumentare il numero di contatti con componenti potenzialmente allergizzanti. E, in ogni caso, prima di usarne uno nuovo si dovrebbe spalmarne una goccia sulla piega del gomito, oppure nella parte interna del polso, e aspettare un paio di giorni. Se non succede nulla, e non compare neppure un arrossamento, il cosmetico è sicuro.

È bene però ricordare che la dermatite allergica è cronica e come tale va affrontata. Per questo, è meglio sentire il parere dello specialista prima di acquistare creme per il viso e per il corpo e i trucchi in genere. In linea di massima, comunque, quando si sceglie un make-up, sarebbe meglio puntare sulla qualità, più che sul prezzo basso. La regola che vale per tutti, poi, è di preferire prodotti specifici per chi soffre di allergia cutanea, dal momento che non contengono profumi e sostanze che possono dare irritazioni. Un’altra indicazione è di preferire, in caso di dubbio, shampoo, bagnoschiuma e olio per il corpo che fanno parte delle linee per neonati e bambini piccoli, perché sono specifici per pelli delicate e altamente sensibili.

Va sempre sottolineato, infine, che è necessario fare attenzione a ciò che si acquista. Questo significa leggere bene le etichette dei prodotti. È infatti l’unico modo per evitare di acquistare cosmetici all’apparenza sicuri, ma che “nascondono” tra gli ingredienti una sostanza a rischio. 

La prudenza deve essere massima anche quando ci si espone al sole, soprattutto d’estate, perché i raggi solari possono causare allergia in presenza di particolari sostanze, come per esempio il nichel contenuto in alcuni profumi o creme.  Questa forma di allergia si manifesta con piccoli foruncoli rossi, in rilievo, che causano prurito e talvolta senso di bruciore e sensazione di fastidio. In caso compaiano questi sintomi, bisogna capire innanzitutto che cosa ha scatenato il problema e fare il prima possibile una doccia in modo da eliminare il prodotto dal corpo. È bene poi evitare i raggi solari per un paio i giorni, per dare il tempo alla pelle di eliminare lo stato infiammatorio.

Che faccio se spunta una macchia?

Di solito non è necessario un trattamento vero e proprio in quanto le macchie allergiche scompaiono da sé in breve tempo. Tuttavia, perché ciò avvenga, per prima cosa bisogna smettere di usare qualunque cosmetico fino a quando la macchia, il rossore o il prurito scompaiono. Dopodiché si può riprendere a utilizzarli, ma uno alla volta. In questo modo si può scoprire il prodotto incriminato.

Per calmare il prurito, invece, si possono applicare impacchi freddi sulla pelle. Attenzione anche all’abbigliamento, se le chiazze sono sul corpo: a contatto con la pelle vanno usati solo abiti e biancheria di cotone, in quanto è l’unico tessuto che non aumenta l’infiammazione sulla pelle. Da evitare però abiti troppo larghi, perché muovendosi attorno al corpo possono aumentare il prurito causato dalla dermatite. Il consiglio di usare tessuti di cotone va seguito anche nel caso delle lenzuola e degli asciugamani.

A chi mi posso rivolgere?

Se avete il sospetto di soffrire di dermatite allergica da contatto non dovete perdere tempo. È bene invece rivolgersi a uno specialista in allergologia o dermatologia.  

Mentre si aspetta il giorno della visita è utile tenere un diario nel quale annotare quando e come si manifestano le chiazze sulla pelle. Queste informazioni, insieme a quelle riguardanti eventuali precedenti in famiglia, saranno utili per aiutare il medico a fare una diagnosi più completa. 

Per essere davvero certi che l’allergia sia causata dai cosmetici e non da altro bisogna sottoporsi a un test specifico, detto patch test. Lo esegue il dermatologo, che procede all’applicazione sulla pelle del dorso di cerotti contenenti specifici allergeni. I cerotti vanno tenuti per 2 giorni in quanto le allergie da contatto che causano dermatite non danno sintomi immediati. La “lettura” del test, da parte dello specialista, può essere fatta dopo 3-4 giorni dall’applicazione.

Un altro test utilizzato è il Prick test: il medico deposita sulla pelle della parte interna dell'avambraccio qualche goccia di una soluzione contenente l'allergene "incriminato" e si attende per circa 15 minuti: se si manifesta una reazione infiammatoria con la comparsa dei sintomi della dermatite, significa che si è allergici a quella determinata sostanza. 

Infine, quando allo specialista rimane il sospetto di un’allergia anche se i precedenti test sono risultati negativi, viene prescritto il Rast test. Alcune gocce di sangue vengono messe a contatto con le sostanze sospettate di provocare allergia e quindi analizzate. Se risulta la presenza di anticorpi IgE specifici non ci sono più dubbi sulla diagnosi positiva di allergia.

Occhio agli occhi!

Esiste anche una forma di allergia che colpisce gli occhi: la dermatite palpebrale. Si manifesta con un’eruzione cutanea nell’area che circonda l’occhio, con edema (cioè accumulo di liquidi) a livello della palpebra e leggera secrezione acquosa. Anche in questo caso possono essere colpevoli i cosmetici e in particolare alcune sostanze come nichel, coloranti, cromo, rame, cobalto. I sintomi principali sono:

  • prurito (specialmente nelle zone oculari)
  • lacrimazione
  • bruciore
  • irritazione
  • edema
  • arrossamento della congiuntiva
  • sensazione di ciglia secche e con croste
  • sensibilità alla luce. 

In caso di dermatite palpebrale, è necessario effettuare degli impacchi con acqua fredda sugli occhi e nella zona perioculare e, se presenti, togliere subito le lenti a contatto. Attenzione a lavarsi bene le mani prima di toccare gli occhi, per evitare la contaminazione batterica con batteri presenti sulle mani. No invece a impacchi fai-da te con piante officinali, oppure all’applicazione di una crema palpebrale. È fondamentale invece parlarne subito con proprio medico di fiducia, in modo da eseguire se necessario i test allergologici per individuare la sostanza scatenante e per escludere altre patologie come la congiuntivite

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