Che cosa può essere quella macchia sul viso?

Iniziano a manifestarsi intorno ai cinquant’anni e possono creare imbarazzo. Sono le macchie sul viso. Un corretto stile di vita e alcuni semplici accorgimenti possono prevenirne e rallentarne la comparsa.

«Da una lacrima sul viso ho capito molte cose» recita una famosa canzone di Bobby Solo. Ma se sul viso non vediamo lacrime, bensì macchie, cosa dobbiamo pensare?

Innanzitutto dobbiamo chiederci quanti anni abbiamo, se siamo in dolce attesa o in menopausa (nel caso del gentil sesso), quanto a lungo e in che modo siamo stati esposti alla luce solare.
Età, squilibri ormonali ed esposizione al sole sono infatti i tre fattori che influenzano maggiormente la comparsa di macchie sulla pelle del nostro viso.

Le macchie sul viso, però, possono derivare anche da altri fattori, più o meno gravi. Per esempio, dal contatto con alcune sostanze contenute in prodotti cosmetici che rendono la pelle fotosensibile, oppure da alcune patologie infiammatorie, epatiche o degenerative come Parkinson e Alzheimer.

È una questione di pelle…

La pelle è il tessuto che protegge il nostro organismo dall’aggressione degli agenti esterni. Tra questi, i raggi UVA e UVB contribuiscono a produrre i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare (e quindi anche cutaneo), che si manifesta con la comparsa di macchie, più scure o più chiare, sulla pelle.

Questo fenomeno, scientificamente noto come melasma, è determinato dall’alterazione della normale produzione di melanina all’interno delle cellule epiteliali responsabili della pigmentazione della nostra pelle, i melanociti.

…non di genere

Ancorché rappresentino un problema estetico avvertito maggiormente dalle donne, le macchie sulla pelle non guardano in faccia – è proprio il caso di dirlo – nessuno. Non c’è infatti distinzione tra uomini e donne: possono comparire sul volto di entrambi. Ciò che fa la differenza, invece, è l’età e il modo in cui abbiamo trattato la nostra pelle.

Le macchie tendono a comparire una volta che abbiamo superato le cinquanta primavere, quando i sistemi che regolano la produzione e la distribuzione dei pigmenti cutanei (come la melanina) possono iniziare a non funzionare bene come prima.

Inoltre, il numero di macchie e la probabilità che la pelle del viso ne sia interessata sono direttamente correlati al danno chimico o fotochimico che abbiamo procurato alla pelle o ad alterazioni, temporanee o permanenti, del nostro equilibrio ormonale.

Macchie sul viso: perché?

La presenza di macchie di numero ed estensione variabile, più chiare o più scure rispetto alla normale colorazione della pelle e causate da carenza o eccesso localizzato di melanina, viene in generale chiamata dai medici discromia. Ma a cosa è dovuto questo aumento di colorazione?

Alterazioni ormonali dovute a gravidanza, allattamento, uso di contraccettivi, terapia ormonale sostitutiva, assunzione di antibiotici o sulfamidici – che stimolano la produzione di melanina anche senza esposizione al sole – rappresentano alcune delle cause di una pigmentazione irregolare reversibile. Ciò vuol dire che, una volta “eliminata” la causa dell’anomala produzione di pigmenti, la pelle torna alla sua colorazione normale.

Le macchie possono essere anche provocate dalle cosiddette dermatiti da contatto, che si differenziano da quelle fotoallergiche e fototossiche perché si manifestano anche senza l’esposizione alla luce solare. In altri termini, quando una sostanza allergenica viene a contatto con la pelle scatena una risposta immunitaria che si manifesta con la comparsa localizzata di macchie sulla pelle. Tra gli allergeni più comuni in questo caso ricordiamo il nichel, il cromo e la parafenilendiamina, un colorante presente nelle tinture per capelli.

Anche l'applicazione di cosmetici prima dell’esposizione al sole può provocare l’insorgenza delle macchie a seguito di una reazione fototossica o fotoallergica. Da qui il nome di dermatiti fotoallergiche e fototossiche da contatto, che sono dovute alla presenza nei cosmetici di alcuni profumi o conservanti (questi ultimi fanno parte della formulazione dei cosmetici per proteggerli dall’azione dei microorganismi).

In entrambi i tipi di dermatite il fenomeno è reversibile eliminando la causa, cioè lavando e pulendo la zona interessata ed evitando una nuova esposizione della cute alle sostanze allergeniche.

Altrettanto reversibili sono le macchie cutanee note come orticaria, determinate da un’allergia alimentare. Nei soggetti allergici il sistema immunitario identifica come pericolose alcune proteine degli alimenti e rilascia nel corpo sostanze che provocano l’orticaria, ma anche gonfiore e, quando la reazione dell’organismo è particolarmente elevata, perfino lo shock anafilattico. I principali alimenti che possono causare l’orticaria sono latte, uova, arachidi, noci, pesce e molluschi.

Anche l’esposizione della pelle del viso a un eccesso di calore o di freddo può determinare, soprattutto nei soggetti con cute particolarmente sensibile, la comparsa di macchie sulla pelle. Sono dovute all’alterazione della circolazione sanguigna sottocutanea e scompaiono quando la pelle ritrova il suo normale equilibrio termico.

Meno reversibili, invece, sono le macchie provocate da comportamenti dannosi per la pelle, come la prolungata esposizione al sole o alle lampade abbronzanti senza adeguata protezione. In questo caso si parla di lentigo solari.

Ricordiamo infine che la comparsa di macchie sul viso può essere anche di natura psicosomatica. Le persone particolarmente ansiose e che si emozionano, per esempio, a parlare in pubblico possono essere soggette a repentini arrossamenti della pelle del viso. Variazioni di colore che, fortunatamente, rientrano quando viene eliminata la causa dello stress.

Prevenzione, prevenzione, prevenzione

Prendersi cura della pelle – soprattutto di quella del viso, che è la parte del corpo più frequentemente esposta – è quindi fondamentale per mantenerla in forma ed evitare il suo precoce invecchiamento. Se non è possibile opporsi al passare del tempo, possiamo però adottare comportamenti utili a prevenire e rallentare i fenomeni che causano la comparsa delle macchie sulla pelle.

A questo scopo è opportuno ridurre il danno fotochimico determinato dai raggi UVA e UVB evitando un’eccessiva esposizione della pelle al sole e applicando filtri solari adeguati al proprio fototipo, fare attenzione al contatto della pelle con sostanze potenzialmente irritanti o allergizzanti come cosmetici e detergenti e non consumare alimenti che, nei soggetti allergici, possono causare orticaria.

La prevenzione poi, si sa, viene anche da un corretto stile di vita alimentare. Una dieta sana può infatti rallentare la comparsa di macchie sulla pelle, soprattutto se non facciamo mancare al nostro metabolismo le vitamine e i microelementi utili a combattere i radicali liberi, come per esempio:

  • la vitamina A in forma di betacarotene, che possiamo trovare in carote, patate, prezzemolo, cavoli e spinaci
  • la vitamina E, presente in mandorle, semi di girasole, arachidi e broccoli
  • le vitamine B e C
  • zinco e selenio.

Carlo Buonamico
Carlo Buonamico
Opera da 16 anni nel campo della comunicazione, del giornalismo e dell’editoria riferita ai settori farmaceutico, salute e ricerca con prospettiva istituzionale, economica e scientifica.Giornalista iscritto all’albo dei pubblicisti dal 2007, lavora come freelance offrendo consulenze editoriale e di comunicazione alle principali pubblicazioni di settore sia cartacee che online.Nel corso degli anni ha lavorato come dipendente di società editoriali (AboutPharma) e di agenzie di comunicazione (Sudler&Hennessey) e come giornalista per realtà quali Zadig e il gruppo editoriale Tecniche Nuove.Il cursus accademico annovera la Laurea in Biotecnologie presso l’Università degli Studi di Milano nel 2001 e il Master in Biocomunicazione nel 2002 presso l’Università degli Studi di Milano - Bicocca, oltre a vari corsi di specializzazione in ambito scientifico e di comunicazione negli anni successivi.Sposato e con due figlie, vive a Milano, ma gira l’Italia e il mondo per lavoro e alla scoperta delle diverse culture e modi di vedere la vita.

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