Body building: uomini attenti al seno

Non c’è nulla di male nel praticare il body building. Ma è sempre meglio non esagerare.

La muscolatura scolpita va di moda e piace, non c’è che dire. Specie negli uomini, che sono sempre a caccia di nuovi metodi per evidenziare bicipiti, pettorali e “tartarughe”.

Moltissimi oggi si affidano a palestre e a personal trainer, e si affaticano soprattutto sugli attrezzi per il potenziamento della muscolatura. E, talvolta, c’è chi addirittura acquista gli stessi attrezzi, o quasi, per fare esercizio anche a casa.

Insomma, il numero degli appassionati di body building è costantemente in crescita anche nel nostro Paese. Ma se è vero che l’esercizio fisico fa bene a tutti è altrettanto vero che gli eccessi possono diventare dannosi.

Soprattutto se per raggiungere risultati desiderati ci si affida non soltanto all’esercizio fisico, ma anche all’assunzione di certe sostanze chimiche chiamate “anabolizzanti”.

Gonfiano i muscoli, e non solo

Per prima cosa è bene che nessuno si faccia delle illusioni: per avere un corpo statuario non basta allenarsi tutti i giorni e neppure imbottirsi di anabolizzanti.

La massa dei muscoli di un individuo dipende infatti in buona parte dal suo patrimonio genetico, oltre che dall’allenamento e dagli ormoni.

Come tutti sappiamo, le masse muscolari si sviluppano dopo la pubertà e in maniera più evidente nei maschi rispetto alle femmine. Questo dipende dal fatto che gli ormoni sessuali maschili (androgeni) agiscono stimolando la crescita del tessuto muscolare, ovvero hanno un effetto anabolizzante.

Proprio per questo composti analoghi agli ormoni maschili, i cosiddetti steroidi anabolizzanti, sono oggi tra i farmaci più usati, e soprattutto abusati, per aumentare la massa muscolare.

E si sono ampiamente diffusi nelle palestre e in ambito amatoriale, soprattutto per scopi estetici.

Nonostante molte di queste sostanze siano potenzialmente pericolose, oltre che illecite se utilizzate a scopo dopante, ovvero per aumentare la prestazione e la resistenza fisica nelle competizioni.

Effettivamente gli anabolizzanti, accoppiati all’allenamento muscolare, fanno “gonfiare” i muscoli, specie i pettorali. Ma c’è dell’altro.

Rigonfiamenti sospetti

Sembra che ultimamente anche gli uomini siano diventati più suscettibili ad ammalarsi di tumore al seno che, fino a qualche anno fa, era appannaggio esclusivo delle donne.

E che cosa c’entrano gli anabolizzanti? Potrebbe essere che, oltre a stimolare lo sviluppo muscolare, gli anabolizzanti stimolino anche la crescita di noduli nella zona pettorale.

A lanciare l’allarme è stato un chirurgo inglese il quale ha dichiarato che nella sua esperienza i casi di rigonfiamento del seno nel sesso maschile sono aumentati drasticamente.

E che, nella maggior parte dei casi, tali rigonfiamenti riguardano uomini che praticano un’eccessiva attività fisica a scopo estetico e che assumono notevoli quantità di sostanze anabolizzanti.

Anche in Italia, rispetto al passato, si osservano più casi di noduli mammari nei maschi.

Non sottovalutare segni anomali

Noduli che possono essere causati dall’eccesso di grasso, da problemi ormonali più generali, dall’obesità e dai disordini del metabolismo del testosterone. Ma sono senza dubbio favoriti dall’assunzione di anabolizzanti.

Ecco perché l’uso di tali sostanze a scopo estetico è altamente sconsigliabile. E comunque, è bene non trascurare qualsiasi rigonfiamento anomalo.

E, al primo sospetto, conviene affidarsi al medico per fare delle indagini. Infatti, gli esperti garantiscono che questi noduli sono assolutamente curabili, purché presi in tempo.

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Patrizia Maria Gatti
Patrizia Maria Gatti
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

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