DOMANDA
Ho molta confusione riguardo all'utilità di acidificare e alcalinizzare le urine nelle infezioni delle vie urinarie (cistite, candida, prostatite ecc). In genere quando bisogna acidificare e quando alcalinizzare e quali preparati sono disponibili in commercio a tal riguardo?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo
Solitamente nelle infezioni delle vie urinarie si consiglia di acidificare le urine perché ciò favorisce una minore adesione dei batteri alla parete mucosa della vescica. L'acidificazione si può ottenere con una alimentazione a elevato residuo acido che abbassi il pH delle urine. Cibi a effetto acidificante sono quelli con residuo di cloro, fosforo, zolfo. Lo sono ad esempio le carni, i latticini, le leguminose secche, la frutta secca, i cereali, il cioccolato. Ma sono utili anche la vitamina C e spremute di arancio o limone. Vi sono anche farmaci che acidificano le urine. È peraltro noto che i diversi antibiotici agiscono in modo diverso a seconda del pH dell’ambiente ove agiscono. La alcalinizzazione delle urine va indotta quando vi sia la tendenza a formare calcoli di ossalato di calcio (che viene appunto favorita da un ambiente urinario acido, con pH attorno a 5-5,5). In questo caso vanno limitati gli alimenti citati in precedenza e vanno preferibilmente assunti alimenti alcalini, come verdura cruda, frutta dolce, frutta acida (non vicino ai carboidrati), yogurt magro, fibre. Vi sono anche farmaci che alcalinizzano le urine.
Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.