Sulla neve senza rischi

Come scongiurare i piccoli incidenti che possono succedere sulle piste da sci?

Con l'inizio della stagione invernale, gli appassionati di sci, sci di fondo e snowboard non vedono l’ora di poter infilare scarponi e guanti per dedicarsi al loro sport preferito. Ma attenzione: per non farsi male, soprattutto nei primi weekend sulla neve e magari rovinare tutta l'annata sciistica, meglio seguire alcune regole, valide per tutti.

I trucchi per evitare i capitomboli

Anzitutto, come per tutti gli sport, serve una buona preparazione fisica prima di affrontare le piste. Sono soprattutto gli arti inferiori quelli più a rischio e che quindi devono essere ben allenati.

Nelle settimane che precedono la prima uscita in montagna è bene fare un po’ di ginnastica presciistica. E quando si inforcano le racchette ricordarsi sempre di riscaldare i muscoli, procedere per gradi e studiare bene le piste prima di fare le discese, per capire se sono alla vostra portata.

Poi bisogna imparare a valutare la propria resistenza, perché le distrazioni tendono ad aumentare quando si è affaticati.

Infine, bisogna sapere quando si deve rinunciare: in caso di fitta nevicata o di nebbia meglio lasciar perdere. E, con qualsiasi tempo, non sottovalutare mai gli avvisi di non sciare fuori pista.

Contratture ed ematomi

I “piccoli” incidenti più frequenti sulle piste sono le cadute e le contratture. Le prime causano le classiche botte, con la comparsa di contusioni ed ematomi sulla pelle. Niente di grave: a provocarli è la fuoriuscita di sangue e il passaggio di liquidi dai vasi nei tessuti circostanti.

L'edema può comparire poche ore dopo la contusione. I tessuti diventano dapprima molli, la pelle appare pallida, fredda, lucida e, a volte, cianotica. Fino alla comparsa del vero e proprio gonfiore.

Oltre a rimanere a riposo, si possono usare creme o gel a base di escina – che favorisce il riassorbimento dei liquidi –, bromelina – che fa sparire gli edemi sottocutanei – e arnica, che esercita un'azione lenitiva e dona una sensazione di sollievo.

Per quanto riguarda invece le contratture muscolari, il rimedio più naturale a cui si può ricorrere è il calore: induce vasodilatazione, favorendo così l’apporto di nutrienti alle cellule “esaurite” e accelera l’eliminazione delle molecole che inducono dolore e di prodotti metabolici (come l’acido lattico), che affaticano il muscolo. A casa si possono usare borse dell’acqua calda, panni caldi o impacchi. Ma è possibile beneficiare dell’azione del calore anche fuori casa. In farmacia si possono acquistare fasce autoriscaldanti che a contatto con l’aria si attivano e sviluppano calore mantenendolo per circa otto ore.

Che fare in caso di strappo muscolare

Per strappo muscolare si intende la rottura delle fibre del muscolo. È un evento in genere parecchio doloroso.
La prima cosa da fare è immobilizzare il muscolo interessato, dopodiché è necessario applicare un po’ di ghiaccio il prima possibile. Il freddo ha un effetto antidolorifico e promuove la costrizione dei vasi sanguigni, riducendo il rischio di ematoma.

Poi si possono applicare principi attivi antinfiammatori, i cosiddetti FANS in pomate o gel, che contrastano l'infiammazione. E se il dolore è forte diventa opportuno assumere FANS per via orale, come per esempio quelli a base di naprossene.

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