Sono incinta e ho abbondanti perdite biancastre: mi devo preoccupare?

DOMANDA

Sono incinta e ho abbondanti perdite biancastre: mi devo preoccupare?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Anna Maria Paoletti, Ginecologa

La presenza di perdite biancastre durante i nove mesi di gravidanza è abbastanza comune. È bene però osservare con cura l’aspetto di queste secrezioni e, in caso di dubbio, rivolgersi al ginecologo.

Se si tratta di secrezioni di colore bianco o semitrasparente, del tutto inodori e con una consistenza liquida, allora si tratta della cosiddetta leucorrea gravidica, ovvero di un fisiologico aumento delle secrezioni vaginali provenienti dalle ghiandole della cervice uterina.

Se invece le perdite hanno un aspetto simile a quello della ricotta, e molto spesso si associano a prurito e bruciore nella zona vaginale, allora è bene consultare lo specialista perché potrebbe trattarsi di candidosi vaginale, ovvero di un’infezione micotica, causata nella maggior parte dei casi dalla Candida albicans, che non comporta nessun pericolo per il nascituro, ma che deve essere curata con terapie specifiche che non espongano il feto a sostanze potenzialmente dannose.

Durante la gravidanza è infatti sconsigliabile utilizzare antimicotici per via orale, ma solo prodotti topici, come per esempio creme antimicotiche. Inoltre, in gravidanza ma non solo, per ripristinare l’equilibrio del microbioma vaginale sono utili prodotti probiotici topici a base di lattobacilli, sotto forma di capsule e ovuli vaginali.

Un’altra infezione che può causare anche in gravidanza perdite anomale è la vaginosi batterica. In questo caso le secrezioni sono di colore bianco-grigiastro, con una consistenza fluida, lattiginosa, appiccicosa e sono accompagnate da un inconfondibile odore di pesce avariato. A differenza della candida, la vaginosi batterica può essere pericolosa per il feto in quanto può aumentare il rischio di aborto spontaneo, parto pretermine o rottura anticipata delle membrane. È quindi opportuno contattare immediatamente il ginecologo per avviare una terapia mirata.

Nel caso, infine, in cui le perdite vaginali siano liquide, anche se non abbondanti, è opportuna una visita per valutare se sia avvenuta una rottura prematura delle membrane con perdita di liquido amniotico.

In questo caso, nel pronto soccorso ostetrico viene effettuato un esame specifico che permette di capire se davvero si tratta di tale evento. In questo caso, è raccomandato il ricovero per la prevenzione e il trattamento di infezioni che potrebbero risalire dalla vagina all’ambiente intrauterino, ponendo serie compromissioni sulla evoluzione della gravidanza e sulla salute materno-fetale.

Anna Maria Paoletti
Ginecologa
Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università degli studi di Cagliari è anche, presso lo stesso ateneo, direttore della Scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia.
Si occupa in particolare di endocrinologia ginecologica e dei problematiche legate alla menopausa e alla contraccezione. Autrice di oltre 600 pubblicazioni scientifiche, tra ricerche pubblicate su riviste internazionali, monografie, manuali professionali.

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