Se non si può fare pausa a pranzo e la sera non si riesce a cucinare

DOMANDA

Da 6 mesi sono commessa allo stand in un centro commerciale, ho 51 anni. Non ho pausa quindi mi devo arrangiare a mangiare qualcosa di veloce dentro lo stand e sono aumentata di quasi 10 kg, perché mangio pizzette, panini, tramezzini, che trovo lì. Faccio 12 ore quindi non ho tempo per attività fisica e sono in menopausa, quindi ho il metabolismo che brucia meno di zero. Non posso bere 2 litri di acqua al giorno, perché sono limitata nell'andare alla toilette e alla sera sono talmente stanca che non ne ho proprio voglia di cucinare quindi mangio quello che trovo. Ho bisogno qualche consiglio pratico su cosa mangiare nella pausa pranzo e alla sera quando torno stanca. E per la colazione.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Cominciamo dalla colazione. Deve sempre essere nutriente, ma leggera: bevanda calda a suo piacere, pane tostato, frutta fresca. Pranzo: da casa si porti verdure crude o cotte e le mangi con pane o cracker integrali. Se può verso le 16 si mangi uno yogurt. A cena mangi tutte le sere della settimana verdure o passati o zuppe come antipasto, poco condite (vanno benissimo tutte quelle surgelate e riscaldate, che può quindi anche preparare lei stessa quando ha tempo, ma non quelle già precucinate come piatti pronti). Poi per 3 sere, mangi carni bianche (tacchino, pollo) che, se non le va di cucinare, si trovano anche in buste affettate e a ridotto contenuto di grassi e sale. Per 2 sere la settimana come secondo mangi formaggi freschi (caprini, mozzarelle light, ricotta fresca magra). Poco pane e frutta fresca di stagione ogni sera. Per le altre cene della settimana mangi 1 uovo sodo o della bresaola. Il tutto sempre dopo le verdure crude o cotte o il passato. Beva acqua almeno la sera. Usi pochissimo sale e 4 cucchiai di olio di oliva al giorno a crudo da distribuire tra verdure e secondi. Pastasciutta 1 sola volta la settimana, quando è di riposo e possibilmente a pranzo, condita con olio e pomodoro, basilico se le piace (sugo fresco). Poco zucchero e dolciumi, anzi meglio niente del tutto. Due caffè al giorno, meglio se uno dei due è caffè d’orzo. Niente focacce o pizze o tramezzini. E comunque si prenda un permesso e vada a farsi vedere dal medico e da un nutrizionista, appena possibile. Ricordi che la menopausa è per noi donne un periodo delicato; e se non si sta attente alla nutrizione, si rischia la salute e quindi anche il lavoro. Per l’attività fisica bastano 20-30 minuti di camminata di buon passo; cominci a farla 2 volte la settimana e poi cerchi di farlo tutti i giorni. Va fatta progressivamente con calma e senza stress.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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