Gomiti e ginocchia a rischio per lo sportivo improvvisato

È facile, specie nella bella stagione, farsi prendere la mano dalla voglia di muoversi. Ma attenzione: chi non è allenato rischia strappi e lesioni articolari.

C’è chi non rinuncia alla propria attività sportiva neppure quando fuori c’è un tempo da lupi e chi, invece, durante l’inverno preferisce stare al calduccio a leggersi un libro.

Niente di male. A meno che a chi passa l’inverno in pantofole non venga poi in mente, appena arriva il bel tempo, di mettersi “in pista” come se fosse un vero sportivo.

Se non siamo sufficientemente allenati, infatti, ci vuole molta cautela. Quando gli sforzi intensi o prolungati sono occasionali sono spesso causa di stiramenti, distorsioni, tendiniti e dolori muscolari di vario genere.

Ma con un po’ di attenzione i rischi per lo sportivo della domenica si possono minimizzare. E si può essere pronti, comunque, ad affrontarne correttamente le conseguenze. Vediamo come.

Caldo o freddo per i muscoli dolenti?

Dopo una corsa o una lunga pedalata, ma anche alla fine di una bella passeggiata in montagna, concediamoci un bel bagno caldo. Ci eviterà di alzarci la mattina seguente con due pezzi di legno al posto delle gambe, rigidi e dolenti per lo sforzo inusuale.

E, anche se fa caldo, non facciamoci tentare da una bella docciata fredda, che ci pare ristoratrice. Al momento.

Il freddo, infatti, irrigidirebbe ancora di più la muscolatura contratta, mentre l’acqua calda ci aiuterà a rilassare i muscoli e a drenare le sostanze come per esempio l’acido lattico che si formano dopo ogni sforzo muscolare e che sono concausa di dolore muscolare.

E se l’indolenzimento è troppo fastidioso, anche un farmaco antinfiammatorio da banco può aiutare ad alleviarlo. Anche se, in ogni caso, in genere passa da solo nel giro di 2 o 3 giorni.

Quando a cedere è il ginocchio

Se un po’ di indolenzimento muscolare è fastidioso ma non è poi così terribile, quando a soffrire è un ginocchio o una spalla, le cose cambiano.

I muscoli non allenati hanno infatti un altro brutto difetto: non aiutano come dovrebbero a tenere salde le articolazioni. Così, basta un movimento errato o più brusco del dovuto, o una caduta, anche banale, a procurarci una distorsione.

A rischio sono soprattutto le ginocchia e i gomiti. E poi polsi, caviglie, e spalle. E sono guai.

La prima cosa da fare è sospendere immediatamente qualsiasi attività per evitare di sottoporre a ulteriori stress l’articolazione acciaccata. E poi, raffreddiamo subito la parte dolorante. Va bene il ghiaccio, ma anche gli apposti sacchettini o gli spray che producono freddo, prestando attenzione che non ci siano ferite.

In questi casi il freddo ha una dupplice azione: ridurre la percezione del dolore e diminuire il versamento di fluidi, e quindi il gonfiore, grazie alla vasocostrizione che causa.

E questi effetti sono aumentati se si applica anche una compressione della parte incidentata, per esempio con una bendatura elastica. Poi, è bene stare a riposo finché non passa.

Se si tratta di ginocchia o caviglie, non caricare il peso e tenere la gamba sollevata. Quando a far male è il braccio (gomito o polso che sia) va tenuto fermo al collo.

In caso di dolore intenso si può ricorrere agli antinfiammatori, meglio se applicati localmente con pomate o cerotti.

I farmaci più utilizzati sono infatti i FANS per uso esterno (FANS topici), come per esempio quelli a base di ibuprofene sale di lisina al 10%, che garantiscono un buon livello di assorbimento riducendo il rischio di effetti collaterali.

Se l'articolazione lo consente, come nel caso di ginocchio e gomito, il cerotto ha il vantaggio di essere facilmente applicabile e di non lasciare tracce sugli abiti.

Il gomito duole per colpa del tennis?

Si chiama gomito del tennista, ma in realtà non è detto che capiti proprio giocando a tennis. Anche se è molto probabile. Parliamo della tendinite al gomito, e può incorrervi chiunque solleciti in modo ripetitivo l’articolazione.

Soprattutto se la muscolatura del braccio non è adeguata movimenti continui del gomito, anche se non eccessivi ((così come rotazioni ripetute del polso) possono provocare micro-lesioni al tendine che, per tutta risposta, si infiamma e fa un gran male.

Il dolore compare nella parte laterale del gomito e può essere causato da un gran numero di attività, compresi baseball, golf, atletica e nuoto.

Per tenere lontane le tendiniti, e non solo quelle al gomito, ed evitare che si ripresentino, oltre al riposo e agli antinfiammatori quando necessario, si deve poi prestare la massima attenzione al modo in cui si eseguono movimenti ripetitivi.

Indispensabile è anche lavorare sull'allungamento muscolare: lo stretching, prima e dopo l'allenamento, è un toccasana

Infine, evitiamo di riprendere la pratica sportiva prima che il dolore sia completamente scomparso.

E ricordiamo che, come tutte le attività fisiche, qualunque sport deve essere iniziato (e ripreso, dopo un trauma) in modo soft. E solo gradualmente si può aumentarne l’intensità e la durata.

Susanna Trave
Susanna Trave
Nasce a Milano, dove vive da allora. Dopo aver pensato di fare la giornalista prima e l'architetto poi, alla fine segue le orme della famiglia (che nel codice genetico ha la chimica) e si iscrive a Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Si laurea alla Statale di Milano e, appassionatasi alla materia, mentre lavora come borsista all'Università frequenta, nel medesimo Ateneo, il triennio di Specializzazione in Endocrinologia Sperimentale, specializzandosi nel 1987. Nel 1988 consegue l’Abilitazione all’esercizio della professione di Farmacista.Ma la sua curiosità e la passione - mai sopita - per il giornalismo la portano ad accettare con entusiasmo un posto in una casa editrice scientifica. Da quel momento inizia la carriera giornalistica che la porterà a diventare pubblicista prima e giornalista professionista poi, dopo il superamento dell'Esame di stato nel 1999.Lavora da allora sia per testate rivolte al medico sia in riviste dedicate al grande pubblico, prima come dipendente e, più avanti, come freelance.Oltre che di salute e benessere è appassionata di sport e di animali. Sposata, ha due figli, ormai grandi, quattro gatti, due cani, un cavallo e una vita sempre in movimento.

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