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Fumo: ecco come danneggia la pelle

10 Aprile 2020
Oltre all'impatto negativo su cuore, polmoni e rischio tumori, il fumo promuove il preoce invecchiamento della pelle. Un motivo in più per smettere.
Tempo di lettura: 6 minuti
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Anche se non volete smettere di fumare per ragioni di salute, cercate di abbandonare le sigarette almeno per vanità. Per non invecchiare più rapidamente e peggio del dovuto.

Non ritenete sufficientemente fondati gli avvertimenti riguardo all’impatto negativo del fumo sull’apparato respiratorio e cardiovascolare, così come sul rischio di sviluppare tumori (vedi in tabella alcune delle sostanze nocive presenti nelle sigarette), anche se è dimostrato da oltre mezzo secolo di ricerche scientifiche e osservazioni cliniche?


Sostanze nocive
Effetti sulla salute
Monossido di carbonio
Riduce l'afflusso di sangue ai tessuti
Catrame
Contiene molte sostanze cancerogene come benzopirene e altri idrocarburi aromatici
FormaldeideCausa irritazione a occhi e mucose e tosse insistente ed è una sostanza cancerogena
Arsenico
Oltre a essere cancerogeno, danneggia il sistema nervoso e quello digestivo

In ogni caso, un'altra ragione per abbandonare il fumo c'è. Fumare fa male anche dal punto di vista estetico: danneggia la pelle e la rende opaca e rugosa, e la fa invecchiare precocemente.

La nicotina e le tossine contenute nei prodotti di combustione del tabacco esercitano tutta una serie di azioni sfavorevoli sulla cute promuovendo processi di invecchiamento, favorendo la disidratazione e la perdita di luminosità della pelle (soprattutto a livello del viso, ma non solo).

Favoriscono poi la comparsa precoce di rughe e imperfezioni a prova di fluidi rigeneranti e creme antiaging. Un bel problema, in un mondo che chiede di apparire eternamente giovani, inducendo molti a sborsare migliaia di euro per trattamenti estetici di ogni tipo.

Una ruga tira l’altra

L’azione lesiva del fumo sulla pelle si accumula negli anni, con un’intensità proporzionale al numero di sigarette accese giorno dopo giorno.

I primi danni iniziano a comparire dopo circa un decennio, vale a dire, spesso, già prima dei trent’anni dal momento che nella stragrande maggioranza dei casi i primi passi verso il tabagismo vengono mossi durante l’adolescenza.

Il processo di promozione dell’invecchiamento è subdolo e i suoi effetti possono non manifestarsi in modi particolarmente evidenti in giovane età. Ma la degenerazione delle strutture del derma è progressiva, inarrestabile e irreversibile.

L’unico modo per arginare i danni è smettere al più presto (o, preferibilmente, non iniziare affatto).

Nutrimenti essenziali in fumo

In che modo il fumo fa invecchiare la pelle? Innanzitutto, sottraendole nutrimento a causa dell’azione vasocostrittrice della nicotina, che riduce l’efficienza dell’irrorazione sanguigna attraverso il microcircolo cutaneo.

Con il risultato di compromettere l’ossigenazione del derma e l’arrivo di microelementi essenziali per il rinnovamento dell’epidermide, come per esempio la vitamina A.

Ad aggravare la situazione pensano, poi, gli oltre quattromila composti chimici tossici derivanti dalla combustione del tabacco, particolarmente lesivi per le fibre collagene e l’elastina presenti negli strati profondi della cute e indispensabili per garantirne il tono e l’elasticità.

E in più il seppur lieve, ma non trascurabile, aumento di temperatura in prossimità delle labbra. Risultato: la pelle si impoverisce, si disidrata, raggrinzisce, perdendo anche parte della propria capacità di autoripararsi.

E rughe che “esprimono” l’abitudine

Non è finita. Oltre al danno chimico c’è quello meccanico, legato alla ripetitività dei movimenti associati all’aspirazione del fumo che favorisce l’insorgenza delle rughe d’espressione.

Quelle tipiche del fumo sono le ben note, sottili, numerose ed evidenti fissurazioni perpendicolari alla rima delle labbra; le antipatiche “zampe di gallina”, che il continuo strizzare d’occhi rende più numerose e marcate; i solchi d’espressione tra le sopracciglia.

Ne vale la pena? A ciascuno la sua scelta.

Rosanna Feroldi

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