Asma e inquinamento: relazioni pericolose

Una cattiva qualità dell'aria può danneggiare la nostra salute, soprattutto quella delle vie respiratorie.

Le cause dell'asma non sono ancora del tutto conosciute. Si tratta di una reazione che può essere di natura allergica, ma che è anche influenzata dalla genetica e, soprattutto, da condizioni ambientali esterne. Prima fra tutte l'inquinamento.

Che cos'è l'asma?

L'asma è una malattia dell'apparato respiratorio, che provoca episodi acuti con difficoltà nella respirazione.

Queste crisi si manifestano con:

  • fiato corto
  • respiro sibilante
  • tosse
  • senso di costrizione al torace.

Non esiste una cura definitiva per questa malattia, ma la si può tenere sotto controllo, riducendo il numero di crisi attraverso una corretta terapia.

Crisi d'asma e inquinamento

Tra i fattori che possono innescare una crisi d'asma, vi sono:

  • allergie
  • influenza o raffreddori
  • stress
  • forti emozioni
  • umidità eccessiva
  • cambio repentino nelle condizioni meteorologiche, come caldo o freddo improvvisi

A questi si aggiunge anche l’inquinamento; sembra infatti che una cattiva qualità dell'aria faccia salire il rischio di crisi respiratorie.

Lo ha dimostrato un gruppo di ricercatori dell'Istituto Mario Negri in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Environmental Research dal quale è emerso che, in corrispondenza di picchi di smog, il consumo di medicinali anti-asmatici sembra salire in modo proporzionale, mostrando quindi un aumento delle crisi di asma.

Inquinamento e infiammazione cronica

La ragione per cui una cattiva qualità dell'aria aumenta il rischio di sviluppare l’asma riguarda in particolare le polveri sottili provenienti dagli scarichi di auto e dagli impianti di riscaldamento.

Queste micro-particelle, inalate attraverso il respiro, si depositano nei polmoni e possono essere assorbite dall'organismo, raggiungendo il flusso sanguigno. Il risultato è una serie di reazioni a cascata, che provocano infiammazione e irritazione dei tessuti, primi fra tutti quelli dell'apparato respiratorio.

Lo stato di infiammazione, a sua volta, può dare il via a episodi asmatici in pazienti già affetti da questa malattia oppure può aumentare il rischio che l'asma si manifesti per la prima volta anche in persone che non ne hanno mai sofferto.

Inquinamento “killer”

L'inquinamento uccide 40.000 persone ogni anno: a sostenerlo è un report prodotto nel Regno Unito dal Royal College of Physicians e dal Royal College of Paediatrics and Child Health, secondo cui le sostanze inquinanti presenti nell'aria delle nostre città, sia fuori sia dentro casa, mettono a rischio la nostra salute. Aumentano infatti non solo il rischio di asma, ma anche quello di sviluppare altre patologie, come tumori, diabete di tipo 2 e disturbi cardiovascolari.

Il "verde" può aiutare

Dopo aver analizzato per un anno la frequenza di crisi d'asma in bambini che vivevano in differenti zone di Baltimora, un gruppo di ricercatori americani è giunto alla conclusione che il verde dei parchi aiuta a combattere l'asma. Sembra infatti che gli episodi asmatici fossero meno frequenti per quei bambini che vivevano vicino a un parco o a un'area verde.

Le ragioni potrebbero essere due: da una parte, le piante delle aree verdi migliorano la qualità dell'aria e, dall'altra, chi abita vicino a un parco ha più possibilità di stare all'aperto e fare attività fisica rispetto a chi vive in un'area fortemente industrializzata.

Valentina Torchia
Valentina Torchia
Nata il giorno di S. Ambrogio, a Milano, il suo primo regalo è stata una copia de I promessi sposi gentilmente donata dal comune della città meneghina a tutti i nati nel 7 dicembre. Appassionata di scienza, dopo il liceo scientifico prende la laurea magistrale in Biotecnologie Mediche Molecolari e Cellulari, con una tesi su epigenetica e neuroscienze. Si rende conto di essere un topo da biblioteca e non da laboratorio, così unisce alla scienza la sua più grande passione: la scrittura. Dopo un master in Comunicazione e Salute, viene premiata dall'UNAMSI e vince una borsa di studio di un anno all'Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia. Da qui in poi, ha approfondito la comunicazione della scienza sotto molteplici forme: dal copywriting al giornalismo scientifico, tra agenzie di comunicazione e riviste online e cartacee. Nel tempo libero, scrive narrativa per bambini e ragazzi. Ha collaborato per alcuni anni con Geronimo Stilton, il famoso gentiltopo giornalista. Ora sta terminando un corso di formazione per autori di produzioni multimediali, a Bologna, presso la scuola Bottega Finzioni. Adora i viaggi, il nomadismo digitale e tutto ciò che riguarda il Giappone.

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