All’origine ci sono virus diversi. Ma la cura è la stessa: serve qualcosa per “spegnere” l’infiammazione.
Naso che cola, starnuti frequenti, sensazione di malessere generale e mal di gola: sono questi i sintomi tipici del raffreddore, non ci si può sbagliare.
L’influenza invece si presenta con naso chiuso, tosse o mal di gola, dolori muscolari, febbre.
Disturbi stagionali diversi, che hanno all’origine virus diversi e differenti evoluzioni. Una cosa però hanno in comune: l’infiammazione.
Spegnere i sintomi
Quando un virus, che sia influenzale o altro, invade le vie respiratorie, il nostro organismo reagisce attivando il sistema immunitario e alcuni riflessi nervosi.
Vengono liberate nel sangue sostanze, dette mediatori dell’infiammazione, che proteggono il nostro organismo dall'infezione ma, nello stesso tempo, causano dilatazione dei vasi sanguigni e aumento della secrezione di muco.
I mediatori infiammatori, inoltre, attivano i riflessi dello starnuto e della tosse e possono anche stimolare le fibre nervose deputate alla trasmissione del dolore.
Ecco perché gli antinfiammatori, come per esempio l’acido acetilsalicilico, l’ibuprofene, il naprossene o il ketoprofene spegnendo appunto l’infiammazione, sono efficaci nel ridurre i sintomi di raffreddore e influenza.