Alimentazione nello sportivo

DOMANDA

Volevo chiedere qualche consiglio per una dieta legata ad attività sportiva moderatamente intensa o intenìsa. Per esempio: 3 allenamenti di basket alla settimana da 1 ora e mezza l'uno e 10 km di corsa al giorno oppure nuoto 3 volte in settimana e 1 volta spinning.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Alimentarsi in maniera corretta è importante per tutti e tanto più per chi pratica delle attività sportive. Bisogna, infatti, tenere ben presente che un’alimentazione corretta ed equilibrata, abbinata all’allenamento, costituisce il modo migliore per soddisfare i particolari fabbisogni energetici e nutrizionali degli sportivi, sia amatoriali che professionisti. Tra l’altro questi fabbisogni variano da uno sport all’altro in funzione dell’intensità e della durata degli esercizi praticati e anche in funzione dell’età, del sesso, del peso, dell’altezza, del clima e secondo la fase di allenamento o di gara. La dieta dello sportivo va comunque concordata e consigliata con l’aiuto di un nutrizionista specialista e dopo aver eseguito le dovute misure dello stato nutrizionale e dello stato generale di salute della persona che intende praticare sport regolarmente e con costanza, senza mai dimenticare che l’attività sportiva deve portare benessere psico-fisico, ma se si eccede, può diventare addirittura dannosa. In linea generale, dato che non esistono alimenti miracolosi in grado da soli di migliorare le prestazioni fisiche, è necessario che la dieta dello sportivo, sia variata e con una adeguata combinazione degli alimenti, in modo da soddisfare il fabbisogno di energia (calorie), di nutrienti (proteine, carboidrati, grassi, vitamine, minerali) di acqua e anche della fibra alimentare; tale e quale a quello che serve a tutti, ma con le opportune variazioni. Il fabbisogno di proteine, per esempio, può aumentare specie in funzione dell’aumento delle masse muscolari, ma solo quando i programmi di allenamento sono faticosi e quotidiani, dunque, non ha alcun senso imbottirsi di beveroni iperproteici se si pratica, per esempio, un’oretta di nuoto o di palestra la settimana. Latte, yogurt e latticini freschi non devono mai mancare allo sportivo e lo stesso vale per la frutta e gli ortaggi che vanno consumati tutti i giorni. Niente alcol, pochi grassi. La prima colazione è fondamentale (latte, yogurt, frutta, cereali) il pranzo (primo piatto, verdure crude, poco condimento) deve allontanarsi dall’allenamento intenso o dalla gara di almeno di 3 o 4 ore. Sono necessari uno spuntino a metà mattina e una merenda subito dopo l’allenamento intenso o la gara; la sera un buon pasto, ma più leggero del pranzo (carne o pesce e verdure, pane). Le alternative per gli spuntini e la merenda possono essere: frutta fresca di stagione, dolci da forno, succhi di frutta, biscotti secchi, yogurt alla frutta, fette biscottate con miele o marmellata e gelato alla frutta. Le quantità vanno sempre adeguate al peso, e l’acqua non deve mai mancare, prima durante e dopo l’esercizio fisico. In caso di attività molto intensa e se poco prima della gara si avverte una forte sensazione di fame, è lecito mangiare un paio di fette biscottate o di biscotti secchi o anche un quadratino di cioccolato fondente. L’assunzione di integratori va sempre consigliata e prescritta dal medico sportivo.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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