Acne neonatale


Si tratta di una forma di acne che si sviluppa durante il periodo infantile e che si manifesta sul viso, soprattutto su guance, naso, fronte e mento.
È uno dei disturbi più comuni dell’età neonatale e, nella maggior parte dei casi, è temporaneo.
L'acne, sia quella neonatale sia le forme che si sviluppano più avanti, è causata da un’infiammazione della pelle, che interessa principalmente i follicoli piliferi. Si tratta di strutture simili a un canale a fondo cieco, rivestito di cellule chiamate cheratinociti. I follicoli sono presenti non solo sulla pelle del volto, ma anche in tutto il corpo, incluse schiena, spalle, braccia e cuoio capelluto.
Al loro interno sono presenti le ghiandole sebacee che producono il sebo, una sostanza costituita prevalentemente da grasso. In condizioni normali, attraverso i pori questo materiale raggiunge la superficie della pelle, con lo scopo di lubrificarla; il sebo partecipa infatti alla formazione del cosiddetto film idrolipidico cutaneo, un sottile strato protettivo, che mantiene idratata l'epidermide.
In alcuni casi, però, possono verificarsi due circostanze, che possono provocare infiammazione della pelle, eruzione cutanea e la comparsa dei tipici brufoletti:
Quando questi due eventi si verificano contemporaneamente, può manifestarsi l’ostruzione del canale follicolare, che a sua volta favorisce la proliferazione di batteri normalmente presenti sulla pelle e che di solito sono innocui, in particolare Propionibacterium acnes.
Esistono diversi gradi di acne:
L’acne che colpisce nei primi mesi di vita si manifesta con la comparsa sulla pelle del bambino di lesioni come:
Tutti questi fenomeni possono manifestarsi contemporaneamente nello stesso bimbo e associarsi alla comparsa di milia, puntini bianchi che possono comparire su naso, mento e guance.
Contrariamente all’acne che si manifesta in altri periodi della vita, nell’acne neonatale non compaiono i comedoni, anche detti punti bianchi (comedoni chiusi) e punti neri (comedoni aperti). Rara anche la formazione di noduli o cisti, che possono causare la comparsa di cicatrici più o meno profonde.
La causa di questo disturbo pediatrico non è ancora chiara. Ci sono diverse teorie secondo cui l’acne potrebbe essere provocata da:
Un’altra ipotesi è che l’acne nel neonato sia provocata dagli ormoni della mamma, che passano al figlio attraverso la placenta e il cordone ombelicale.
Anche se al momento della nascita il collegamento tra mamma e bimbo viene interrotto, gli ormoni materni (soprattutto estrogeni) rimangono nell’organismo del neonato per le prime settimane di vita e devono essere smaltiti dal fegato del piccolo. La presenza nel sangue di queste sostanze in eccesso potrebbe provocare la comparsa delle lesioni tipiche dell’acne neonatale.
Se una spiegazione unica e definitiva ancora non esiste, abbondano però le “bufale”. Di seguito ne sveliamo alcune, che riguardano tutte le forme di acne, non solo quella neonatale:
La diagnosi di acne neonatale può essere posta dal medico con un semplice esame obiettivo della cute del neonato, osservando le zone interessate dalla comparsa delle lesioni, in particolare, volto, torace e schiena.
È importante giungere a una diagnosi di acne neonatale, soprattutto per distinguerla da altre patologie, tra cui:
Si tratta infatti di disturbi comuni nei bebè, anche in periodi come l’allattamento o lo svezzamento, che possono essere caratterizzati dalla presenza di macchie o chiazze, che in alcuni casi potrebbero essere confuse con le lesioni tipiche dell’acne.
Fenomeni di arrossamento e rash cutaneo, a volte scambiati per acne infantile, possono manifestarsi anche dopo le vaccinazioni.
Nella maggior parte dei casi, l’acne è un fenomeno che si esaurisce spontaneamente entro qualche mese dalla comparsa dei primi sintomi. Se però è particolarmente grave o fastidioso, o si protrae molto a lungo, il pediatra potrebbe decidere di prescrivere una terapia appropriata.
È possibile utilizzare una pomata o un detergente appositamente studiati per l’acne nel neonato, che possono essere applicati localmente sulle lesioni. In caso all’acne si associ un’infezione batterica, il pediatra potrebbe prescrivere un antibiotico.
La raccomandazione fondamentale? Evitare il fai da te e non acquistare mai prodotti senza il consiglio del pediatra. La pelle del neonato è infatti particolarmente delicata.
Per la prevenzione dell’acne neonatale, ma anche per evitarne il peggioramento, può essere utile seguire alcuni semplici norme igieniche: