"Tonsillite virale e precisazioni sull'uso di antibiotici"
A mio figlio di 6 anni è stata diagnosticata una tonsillite virale. Perché il mio pediatra non mi ha prescritto un antibiotico, anche se aveva febbre alta?
Risponde: Battaglioli Marina - Pediatra e neonatologa
La faringotonsillite acuta è una delle infezioni più frequenti delle alte vie respiratorie. È caratterizzata da dolore alla gola, soprattutto nella deglutizione, rigonfiamento dei linfonodi del collo, a volte accompagnata da febbre, inappetenza e malessere generale. Ci sono poi dei segni cosiddetti "oggettivi": tonsille ingrossate, rosse, ricoperte di secrezione purulenta o biancastra (le "placche"), oppure di vescicole, arrossamento anche della faringe, degli archi palatini, comparsa o meno di piccoli puntini sul palato duro e molle, modificazioni del colore della lingua. La combinazione di questi sintomi e segni porta alla diagnosi di faringite o faringotonsillite virale o batterica. Capita ad ogni età, maggiormente nei bambinied è del tutto benigna. Nella maggior parte dei casi è di origine virale, soprattutto al di sotto dei 3 anni di età e nell'adulto. Ma anche nell'età dai 3 ai 14 anni i batteri sono responsabili di non più del 30% dei casi. Le forme virali non traggono alcun vantaggio dalle terapie antibiotiche, per cui la somministrazione sconsiderata può solo arrecare danni alla flora microbica residente, che, invece, è un aiuto per le nostre difese immunitarie. Anche le forme batteriche, comunque, che pure si giovano dell'aiuto dell'antibiotico, possono guarire tranquillamente anche senza: gli antibiotici somministrati tempestivamente rendono leggermente più breve il decorso, non sembra, invece, che abbiano influenza sulle complicanze reumatologiche delle infezioni streptococciche. Per questo è importante limitare le terapie antibiotiche: soprattutto evitare il fai da te e ricorrere, da parte dei medici, ai test rapidi o agli esami colturali, il classico tampone faringeo. L'antibiotico è da riservare ai casi in cui è realmente necessario. L'atteggiamento più corretto è quello di ricorrere sempre al medico prima di assumere un antibiotico.