"Terapia con esomeprazolo a lungo termine, quali effetti"
Dopo avermi diagnosticato disturbo da reflusso gastroesofageo, seguo da circa 5 anni una terapia con esomeprazolo da 20 mg. Vorrei sapere se e quali conseguenze si possono avere con uso prolungato.
Risponde: Mazzocchi Samanta - Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
La letteratura scientifica degli ultimi 20 anni ha segnalato numerosi effetti avversi riguardo alla terapia a lungo termine con inibitori di pompa protonica. Per tale motivo è incoraggiata, per la terapia della malattia da reflusso, una strategia terapeutica di breve durata a elevati dosaggi con eventualmente terapia al bisogno se c'è ripresa dei sintomi. Gli effetti avversi della terapia a lungo termine riguardano la riduzione della densità minerale ossea (osteoporosi, rischio di fratture), aumento delle infezioni gastrointestinali e sintomi intestinali da colon irritabile, oltre che carenze nell’assorbimento di alcuni nutrienti (ferro, vitamina B12, magnesio). Mentre non è stata evidenziata nessuna correlazione tra terapia con inibitori di pompa protonica e atrofia o iperplasia delle cellule dello stomaco.