Tendinite del ginocchio: come affrontarla

Un dolore nella parte anteriore del ginocchio, subito sotto la rotula, che compare durante l'attività fisica, non va mai trascurato, ma trattato con ghiaccio, riposo e farmaci antinfiammatori topici.

Uno strano dolore al ginocchio, davanti, subito sotto la rotula, che proprio non capite da che cosa dipenda. E sta peggiorando. È possibile che si tratti di tendinite del ginocchio: vediamo insieme cos’è e come si può curare.

Di che cosa si tratta

La tendinite del ginocchio, più precisamente detta tendinite patellare o rotulea, interessa appunto il tendine rotuleo, quello che collega la metà inferiore-anteriore della rotula all'estremità superiore della tibia e che viene sollecitato da qualunque movimento di flessione del ginocchio.

Correre, saltare, salire le scale, pedalare, flettersi sulle ginocchia, tirare calci a un pallone sono tutte attività che coinvolgono questa struttura fibrosa e possono farla infiammare, quando vengono eseguite troppo intensamente o a lungo, in modo ripetitivo o brusco. Ma anche restare inginocchiati o seduti a gambe incrociate per qualche decina di minuti può causare fastidi non da poco.

Gli inconvenienti a questo livello si sperimentano soprattutto se non si è più giovanissimi e i tendini hanno già iniziato a essere meno tonici ed elastici, ma anche in tenera età, se si praticano regolarmente sport come il calcio, la pallacanestro, l'atletica, il pattinaggio e la ginnastica artistica o la danza, che impegnano molto il ginocchio.

Il problema è: come affrontare la tendinite del ginocchio per attenuare rapidamente i sintomi ed evitare danni maggiori, senza rinunciare a praticare attività fisica troppo a lungo?

Un dolore da non trascurare

A prescindere dalla causa che ha determinato la tendinite rotulea, un aspetto cruciale da considerare è che il dolore al ginocchio non va mai trascurato perché forzare in presenza di infiammazione del tendine può soltanto peggiorare le cose, facendo aumentare i sintomi e la conseguente limitazione nei movimenti del ginocchio e della gamba e favorendo lo sviluppo di tendinite cronica.

Quindi, quando durante l'attività fisica o in seguito a un trauma nella parte inferiore della rotula si sente una fitta significativa che rende difficile piegare ed estendere il ginocchio, ci si deve fermare e applicare il prima possibile ghiaccio per contrastare immediatamente l'infiammazione acuta. Il freddo aiuta anche a ridurre il dolore, mentre l'interruzione delle sollecitazioni sul tendine evita di aggravare eventuali microlesioni già presenti e di produrne di nuove.

Mantenere a riposo il ginocchio (restando sdraiati o seduti con la gamba sollevata, in scarico) e applicare ciclicamente il ghiaccio (per 15-20 minuti ogni ora circa) sono l'approccio ideale nelle prime 24-48 ore dopo lo sviluppo di una tendinite del ginocchio di una certa importanza. Già in questa fase e nel periodo successivo, per contrastare l'infiammazione in modo mirato si possono applicare sulla parte anteriore del ginocchio farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in gel o crema, scegliendo uno dei preparati liberamente acquistabili in farmacia senza ricetta medica.

I rimedi utili

I comuni FANS topici in gel, applicati in quantità adeguata, con un massaggio delicato, da 2 a 4 volte al giorno, sono generalmente sufficienti per ottenere l'effetto antinfiammatorio e analgesico necessario, grazie alla loro elevata efficienza di penetrazione nella cute e alla loro azione rapida.

Quando il dolore inizia a diminuire e comunque sempre entro 5-7 giorni, il ginocchio deve ricominciare a essere usato per evitare che i muscoli e i tessuti di sostegno dell'articolazione si indeboliscano troppo a causa dell'inattività. In questa fase, l'applicazione di un FANS in gel o in crema può aiutare a riprendere gradualmente il movimento e a eseguire gli esercizi di riabilitazione eventualmente necessari senza troppi disagi.

Rosanna Feroldi
Rosanna Feroldi
Da adolescente le avevano detto di fare il liceo classico e ha scelto lo scientifico. Alla maturità, le hanno detto di iscriversi Lettere e Filosofia e ha puntato su Biologia. Dopo laurea e tirocinio, al dottorato in elettrofisiologia ha preferito un corso di comunicazione e giornalismo scientifico della Facoltà di Farmacia - Università Statale di Milano. Insomma, non è il tipo che si lascia convincere facilmente. Da lì, è iniziato, più per gioco che per scelta, un percorso professionale che continua con soddisfazione da quasi vent'anni, passando da attività di consulente per la comunicazione su salute e stili di vita sani per il Progetto Città sane - Comune di Milano alla proficua collaborazione con la Fondazione San Raffaele di Milano, dove per 13 anni si è occupata di realizzare il magazine dell'Ospedale San Raffaele destinato ai pazienti e materiale divulgativo distribuito nell'ambito di campagne di sensibilizzazione, nonché di supportare l'attività di ufficio stampa. Contemporaneamente, entusiasta, mai stanca ed esagerando anche un po', ha interagito con numerose realtà editoriali come giornalista scientifica e medical writer, realizzando contenuti per riviste dirette al pubblico, ai medici e ai farmacisti. Il sopravvento del web ha cambiato molte cose, ma non l'ha indotta a desistere. Così, eccola ora alle prese prevalentemente con progetti editoriali online e attività di comunicazione/reportistica medico-scientifica nelle aree cliniche più disparate. A volte, si chiede come abbia fatto, altre come continuerà. The show must go on.

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