Sovrappeso in caso di ipertoridismo

DOMANDA

Sono una donna di 33 anni. All'età di 17 anni mi è stata scoperta una disfunzione tiroidea e presenza di noduli. All'età di 26 anni per via della precoce ed eccessiva crescita di un nodulo mi è stata asportata metà tiroide. In seguito i valori si sono stabilizzati pur non prendendo levotiroxina che, a parere del medico, non serviva. A 28 anni sono rimasta incinta e non ho assunto levotiroxina: ho acquisito oltre 30 kg e da un mese sono sotto regime alimentare dietetico, pratico tennis due volte la settimana e tapis roulant camminata veloce per 30-40 min quattro giorni a settimana. Gli esami evidenziano un ipertiroidismo e sono presenti, nell'ultimo lobo rimasto, 4 noduli isoattivi di piccole dimensioni. Il mio sovrappeso è normale? La mia fame eccessiva come si può attenuare? Perché pur essendo ipertiroidea sono sovrappeso?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

Un soggetto ipertiroideo normalmente non è in sovrappeso, anzi in genere è sottopeso. Credo che valga la pena di rifare gli esami di funzionalità tiroidea (T3, T4 e TSH) per accertare se davvero è in ipertiroidismo. Continui a fare un'intensa attività fisica e segua una buona dieta ipocalorica bilanciata. Per migliorare l'efficacia della dieta prenda il Tè verde come estratto secco titolato in polifenoli totali minimo 10%, alla dose di 250-300 mg al mattino al risveglio e 250-300 mg nel tardo pomeriggio, continuando la cura per almeno 3 mesi. Il Tè verde è un potente antiossidante, un buon depurativo e inoltre favorisce la combustione dei grassi.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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