Smartphone e tablet a letto? Meglio di no

Difficoltà ad addormentarsi, sonno disturbato, ansia al risveglio. Spesso è tutta colpa dell'ultimo sms della notte o dei social network.

La connessione continua sta modificando il cervello umano e una delle conseguenze più evidenti riguarda la sfera del sonno. Insomma, anche quando dormiamo restiamo "accesi", on line, collegati.

Per questo i neurologi lanciano l'allarme: di sera e di notte, meglio spegnere tutto o almeno tenere telefonini e tablet ad almeno 5 metri di distanza dal letto, pena il rischio di una notte insonne.

A disturbare il riposo sono in particolare le luci blu emesse dai display, mentre restare incollati a schermi grandi e piccoli prima di andare a dormire può provocare mal di testa e secchezza oculare e quindi difficoltà a prender sonno. Prima di andare a letto bisognerebbe invece far riposare gli occhi per almeno mezz'ora.

Giovani più a rischio

«Il cervello umano diventa adulto tra i 25 e i 30 anni» spiega Giovanni Biggio dell'Università di Cagliari. «Se dai 12 ai 20 anni si dorme poco, rallenta la neurogenesi. Significa che la melatonina - la sostanza che regola il ciclo del sonno - non viene secreta, il livello di cortisolo sale e il cervello ne risente. E se pensiamo che dal 2007 a oggi le ore di connessione ai vari device telematici sono passate da 7 a 14 per i giovanissimi tra gli 8 e i 18 anni, ci troviamo di fronte a un fenomeno preoccupante».

Responsabili di insonnia e sonno disturbato sono le inevitabili arrabbiature sui social, le continue notifiche, gli acquisti on line poco prima di spegnare la luce, in sostanza una molteplicità di stimoli visivi, sensoriali ed emozionali in un momento in cui la nostra mente avrebbe bisogno di rilassarsi.

Tra i disturbi provocati dalle nuove tecnologie c’è anche l’ansia da ricarica, come emerge da un'indagine condotta dall'Associazione Psicologi di Padova: andare a dormire sapendo che lo smartphone ha poche ore di "vita" provoca ansia notturna nel 41% dei single, preoccupazione e insonnia dichiarata nel 24% degli interpellati e addirittura incubi per 19 persone su 100. E negli Stati Uniti lo smartphone "dorme", proprio come un orsacchiotto, insieme al 3% della popolazione.

Buone abitudini “salva sonno”

Per salvaguardare il riposo diventa necessario prendere le distanze (in tutti i sensi) dai vari device, almeno nelle ore serali.

Il suggerimento degli esperti è una vera e propria prova di forza: di notte, il cellulare va tenuto spento e ogni navigazione interrotta e la stanza in cui si dorme non dovrebbe contenere alcun computer e neppure la televisione.

Collegarsi prima di andare a dormire comporta infatti il 50% di probabilità in più di riposare meno o peggio del necessario. Che significa maggior sonnolenza durante il giorno, con ripercussioni pesanti sulla salute e sulla qualità della vita.

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Shamiran Zadnich
Shamiran Zadnich
Triestina di nascita, ha vissuto e studiato tra Milano e Torino, attualmente alterna le brume astigiane con il sole di Roma. Giornalista professionista da trent'anni, ha iniziato a lavorare per una radio locale per poi occuparsi di alimentazione, benessere, psicologia e sessuologia per numerosi settimanali e mensili femminili. Da circa vent'anni si occupa anche di salute materno-infantile, passione nata dopo essere diventata mamma di Sebastiano e Michelangelo. È innamorata da 8 anni di Paolo, da sempre dei suoi figli e dei gatti. Le piace preparare dolci, riciclare oggetti, leggere e viaggiare leggera. È convinta che una buona informazione, soprattutto su un tema importante come la nostra salute, la salute di tutti, possa fare la differenza. 


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