Orzaiolo: cause e terapie

Una sgradevole sorpresa allo specchio: l’occhio è gonfio, rosso, dolorante. Potrebbe trattarsi di un orzaiolo, un’infezione da non trascurare.

L’orzaiolo è un’infezione delle ghiandole sebacee delle ciglia causata in genere da un batterio della famiglia degli stafilococchi. Può manifestarsi sull’orlo palpebrale, ma anche al suo interno, a seconda della ghiandola aggredita, ed è la reazione all’occlusione dei dotti escretori.

Attenzione ai fazzoletti

Tra le cause della comparsa di un orzaiolo può esserci una congiuntivite non adeguatamente trattata, una predisposizione che si acuisce in caso di stress prolungato, la blefarite (infiammazione della palpebra) o una scarsa igiene.

È sufficiente, infatti, toccare l’occhio con le mani sporche per rischiare l’infezione. E poiché lo stafilococco soggiorna di norma nel naso, è più frequente che l’orzaiolo compaia in contemporanea a un raffreddore o a una rinite allergica, cioè quando si fa grande uso di fazzoletti.

Si manifesta all’inizio con un vago senso di pesantezza oculare, rossore e fastidio alle palpebre. Una volta comparso l’orzaiolo vero e proprio, cioè una “pallina” più o meno piccola, è necessario evitare di premerlo o schiacciarlo.

È un’infezione contagiosa, quindi è meglio non condividere con altre persone asciugamani, occhiali da sole, trucchi, ecc. Per tutto il periodo in cui l’infezione persiste è consigliabile rinunciare al make up agli occhi e sostituire le lenti a contatto con gli occhiali.

L’aumentata sensibilità alla luce, la lacrimazione e la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio fanno parte dei sintomi.

L’orzaiolo non reca danni alla vista, che può però risultare leggermente limitata nella fase del gonfiore palpebrale.

Quando serve l’antibiotico

Per guarire è necessario che l’orzaiolo, proprio come un brufolino o un ascesso, venga liberato dal pus creatosi al suo interno. Ciò accade senza bisogno di alcun intervento, in modo fisiologico, ma occorre mantenere l’area perioculare sempre pulita.

Tuttavia, per favorire il processo di escrezione si possono applicare impacchi caldo/tiepidi a base di soluzione fisiologica, semplice camomilla o euphrasia. L’effetto si ottiene mantenendo l’impacco sull’occhio almeno 5 minuti per volta, più volte al giorno.

Se la situazione non migliora in pochi giorni o se il gonfiore si diffonde, diventa imperativo rivolgersi al medico perché è probabile che si debba ricorrere a un antibiotico, sotto forma di collirio o pomata oftalmica. Sarà il medico a indicarvi quale scegliere tra diversi principi attivi.

In caso di recidive, non inusuali, potrebbe essere utile l’uso di una crema antibatterica.

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Shamiran Zadnich
Shamiran Zadnich
Triestina di nascita, ha vissuto e studiato tra Milano e Torino, attualmente alterna le brume astigiane con il sole di Roma. Giornalista professionista da trent'anni, ha iniziato a lavorare per una radio locale per poi occuparsi di alimentazione, benessere, psicologia e sessuologia per numerosi settimanali e mensili femminili. Da circa vent'anni si occupa anche di salute materno-infantile, passione nata dopo essere diventata mamma di Sebastiano e Michelangelo. È innamorata da 8 anni di Paolo, da sempre dei suoi figli e dei gatti. Le piace preparare dolci, riciclare oggetti, leggere e viaggiare leggera. È convinta che una buona informazione, soprattutto su un tema importante come la nostra salute, la salute di tutti, possa fare la differenza. 


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