Neonato con naso chiuso: che fare?

DOMANDA

Da una settimana la mia bimba di un mese e mezzo ha il naso chiuso e non respira bene. Non riesco ad aspirarle il muco nonostante i lavaggi nasali. La pediatra dice che è normale, ma vorrei sapere se posso fare qualcosa.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

Il naso chiuso è davvero fastidioso per i più piccini perché non sanno respirare con la bocca se non durante il pianto, mentre quando succhiano devono per forza avere il nasino libero. Inoltre questo fastidio li innervosisce molto, li fa dormire poco e male, con risvegli frequenti, si alimentano con più fatica e piangono molto. Liberare il nasino, soprattutto prima di una poppata, è perciò molto importante. Sono utili i lavaggi nasali con soluzione fisiologica (meglio se un po' riscaldata a 37° C) con una siringa monouso senza ago oppure in spray. Il piccolo va posizionato sul fianco e si procede al lavaggio di una narice per volta. Non sempre il lavaggio è subito efficace e a volte il risultato dura poco, specie nelle fasi più acute del raffreddore. Al lavaggio può essere associata un'aspirazione del muco dal naso per mezzo di un aspiratore o di una pompetta. Se la soluzione fisiologica non funziona si può usare una soluzione ipertonica, tipo "acqua di mare", acquistabile in farmacia senza prescrizione. È utile anche umidificare l'aria che il bimbo respira, con un umidificatore domestico o con del vapore acqueo come quello che può inalare durante un bagnetto. Se però i sintomi non scompaiono, la tosse peggiora, le difficoltà di alimentazione persistono o compare febbre, è opportuno che faccia nuovamente visitare sua figlia dal pediatra.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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