Diete low carb

Che cosa sono

Le diete di tipo “low carb” (bassi carboidrati) si sono diffuse molto negli anni 90 del secolo scorso. In genere sono utilizzate per perdere peso velocemente o per tenere sotto controllo alcune patologie, come per esempio il diabete.

Si parla di una vera e propria dieta low carb quando la quota di carboidrati rappresenta il 20-30 per cento o anche meno della quantità totale di calorie introdotte nella giornata.

Una quantità di molto inferiore a quella che, in genere, viene raccomandata dai nutrizionisti, i quali sostengono che i carboidrati dovrebbero rappresentare circa il 60 per cento delle calorie introdotte ogni giorno.

Esistono diversi tipi di diete low carb: Zona, Atkins, Scarsdale, Dieta a punti e altre (vedi tabella). Ciascuna segue un suo metodo e un suo stile e di solito propone per ogni pasto gruppi di alimenti in quantità determinate. 

Tipo di dieta low carb Caratteristiche
Dieta Zona Si basa sulla regola del 40-30-30: sia durante i pasti che per gli spuntini, il 40% dell’apporto calorico dovrebbe prevenire da carboidrati, il 30% dalle proteine e il 30% dai grassi. Gli alimenti vengono valutati non solo per l’apporto calorico ma come mezzo per controllare il rilascio degli ormoni 
Dieta Atkins Prima fase di 15 giorni a base di frutta, verdura e proteine derivanti da carni magre, pesce, uova. Successivamente incremento dei carboidrati in misura di 5 g. alla settimana (poi 10 g.)  e graduale introduzione anche di altri alimento come formaggi, legumi, patate. Nella fase di mantenimento previsti i carboidrati, unitamente a esercizio fisico.
Dieta Scarsdale Dieta di tipo chetogenico, prevede la produzione di corpi chetonici con effetto disidratante e anoressizzante. Si basa su un basso contenuto di grassi, oltre che di carboidrati, senza considerare l’apporto calorico totale di ogni pasto. Consumo libero di frutta e verdura. Consigliata per 7-14 giorni
Dieta a punti Gli alimenti sono stati raggruppati in categorie omogenee rispetto al contenuto di grassi/calorie. A ognuno è stato assegnato un punteggio. La dieta si compone in base al raggiungimento di un punteggio quotidiano stimato, variabile a seconda di peso e genere dell’individuo

In linea generale è comunque possibile suddividere le diete low carb in due gruppi principali. Diete con un basso apporto di carboidrati ed elevato apporto di proteine e diete con pochi carboidrati e molti grassi.

Queste ultime, però, non vengono quasi più utilizzate; inoltre, non bisogna mai eccedere: non si possono escludere completamente dalla propria dieta né i grassi né i carboidrati, pena il malfunzionamento di tutto l'organismo.

Come funzionano

I carboidrati (zuccheri) sono una delle principali fonti di energia utilizzate dal nostro organismo. Quando la loro introduzione con la dieta viene ridotta la maggior parte dei tessuti aumenta il consumo dei grassi (più specificamente degli acidi grassi) e va a utilizzare le riserve di glucosio depositate sotto forma di glicogeno.

Va detto, però, che se in un primo periodo vengono intaccate soprattutto le riserve di glicogeno contenute nella massa grassa, in seguito vengono coinvolte anche le riserve contenute nei muscoli, e si innesca quindi anche una perdita di massa muscolare (massa magra), che non è utile né per la salute né per la forma fisica.

Per perdere peso

La quantità e la qualità di alimenti introdotti quotidianamente deve servire a mantenere un apporto calorico e di nutrienti adeguato alle proprie necessità. Se la quantità di cibo è eccessiva e le calorie sono più di quelle necessarie, l'eccesso si accumula sotto forma di grasso.

Ridurre la quota di carboidrati assunti quotidianamente, e cioè la quantità di pasta, pane, riso o cereali in genere, ma soprattutto di dolci, zucchero e alcolici è un modo semplice per ridurre le calorie.

E, in particolare, le diete a basso contenuto di carboidrati hanno dimostrato di essere efficaci nella perdita di peso in tempi brevi, 4-6 mesi, ma gli effetti, non si sono mantenuti in vita per tempi più lunghi, e cioè 1 anno.

La permanenza dei risultati, d’altra parte, è un problema anche per altri modelli alimentari volti a perdere peso. Questo perché a lungo termine tendono a prevalere abitudini di vita scorrette.

A ciascuno la sua

Le diete low carb, nel loro complesso, sono regimi nati quasi tutti da studi scientifici avviati per migliorare lo stato di salute di pazienti colpiti da malattie croniche, come per esempio diabete o disturbi cardiovascolari.

Gli effetti positivi e i benefici ottenuti nella cura di tali patologie, associati alla reale perdita di peso e a un sensibile miglioramento della quantità di colesterolo e trigliceridi nel sangue, anche nel breve periodo, sono i punti di forza su cui pongono l’attenzione coloro che sostengono questo tipo di diete che, comunque, sono ancora al centro di discussioni.

È stato infatti sottolineato come l’esclusione totale di alcuni alimenti (quali determinati tipi di frutta e verdura o i cereali) oltre a provocare carenze di vitamine, possa dare origine soprattutto nel lungo periodo, a disturbi più o meno gravi.

La scelta di seguire o meno una dieta low carb deve quindi essere attentamente ponderata in base alle caratteristiche individuali. Se è sconsigliabile seguire questo regime alimentare in modo arbitrario e per lunghi periodi, in alcuni casi una dieta low carb può al contrario essere opportuna, anche per i suoi benefici cardiovascolari o sulla glicemia.

L’importante è fare tutti gli esami di routine e affidarsi ai consigli di un dietologo nutrizionista esperto che indichi i modi e i tempi per poter trarre tutti benefici di una dieta low carb senza correre rischi.

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