DOMANDA
Ho 69 anni; prendo una dose giornaliera di IPP (rabeprazolo 10 mg) ormai dal 1992 senza soluzione di continuità. Il mio medico curante afferma che non ci sono soluzioni alternative. Avendo letto dei possibili danni che un uso prolungato può portare e dell'effetto di rebound che una sospensione può portare ho iniziato a prolungare l'intervallo tra una dose e l'altra. Invece di prendere una pillola dopo 1 giorno ho provato ad assumerla dopo un giorno e mezzo. Per i primi due giorni è andata abbastanza bene. Al terzo giorno sono comparsi dolori intensi allo stomaco che si diramavano fino alla schiena, nausea, eruttazioni gonfiori bruciori allo stomaco e alla gola. Le chiedo quindi un consiglio. Sono condannato a prendere la pillola a vita o esistono soluzioni alternative?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Carlo Petruzzellis, Gastroenterologo
La terapia che lei assume ha un dosaggio molto basso per cui l'ipotesi di diradate l'assunzione per poi sospenderla può essere tralasciata. Questo tipo di terapia va assunta sempre a stomaco vuoto e preferibilmente al mattino prima di colazione. A causa di una stagionalità dei disturbi gastrointestinali suggestivi per reflusso gastroesofageo o "mal di stomaco", non è prudente sospendere adesso questa terapia ed è proprio questo il motivo per il quale si sono ripresentati i disturbi.
Mettendo da parte la questione farmacologica, ritengo che una persona della sua età non possa assumere questa terapia cronicamente senza aver mai fatto un qualsiasi accertamento. A mio avviso può valere la pena effettuare una esofagogastroduodenoscopia per studiare internamente soprattutto lo stomaco, oltre al fatto di poter ricercare l'infezione da Helicobacter pylori. Se quando sospenderà la terapia in inverno o in estate oppure se l'esame endoscopico avrà evidenziato una qualche patologia meritevole di approfondimento dovrà rivolgersi al suo dottore o ad un gastroenterologo per capire come comportarsi in termini diagnostico-terapeutici.
Carlo Petruzzellis
Gastroenterologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2005 presso l’Università degli Studi di Messina, prestando opera come studente frequentatore e quindi come tesista in reparto di epatologia della stessa università. Borsista per un anno presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (Policlinico A. Gemelli) quindi specializzando presso questa struttura in collaborazione con l'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia. Negli anni della specializzazione, conseguita a luglio del 2011, si è occupato prevalentemente di endoscopia e di malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Nel Febbraio 2010 ha effettuato Stage in Endoscopia Digestiva presso la Wolfosn Unit, diretta da Dr Brian Saunders, al Northwick Park & St Mark’s Hospitals. Dal 2010 al 2014 ha rivestito il ruolo di facilitatore della formazione presso l’UO di Endoscopia Digestiva dell'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia, dove lavora dal luglio 2011 come dirigente medico. Nell'aprile 2012ha conseguito Premio per il miglior contributo scientifico della sessione Endoscopia Generale nel corso del 18° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. Dal dicembre 2011 al marzo 2016 ha svolto e quindi conseguito Dottorato di ricerca in Fisiopatologia della nutrizione e del metabolismo presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Negli anni ha partecipato in veste di clinical investigator di vari sperimentazioni scientifiche e dal 2016 sperimentatore principale per l'Ospedale Fondazione Poliambulanza per vari studi scientifici internazionali nell'ambito delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Dal 2015 Membro del Consiglio Direttivo della “Società scientifica dei giovani gastroenterologi endoscopisti italiani” (AGGEI).