I pericoli sulla neve si evitano così

La stagione dello sci e dello snowboard è avviata? È facile farsi prendere dall’entusiasmo. Ma per non rovinarsi i primi weekend sulla neve o, peggio, tutta l'annata sciistica meglio seguire alcune regole, valide per tutti.

Gli amanti degli sport invernali, sempre più numerosi, non vedono l’ora di trovarsi immersi nella natura e nella neve a praticare la disciplina preferita.

E c’è chi lo fa da anni e ha già una notevole esperienza e i neofiti. E, poi, coloro che, anche se non del tutto provetti, credono di potersi permettere ugualmente l’ebbrezza delle pendenze estreme e delle forti velocità.

Per questi ultimi i pericoli sono maggiori che per gli altri, ma un imprevisto o un infortunio possono capitare a tutti. Ecco quindi che cosa è importante sapere prima di cimentarsi sulle piste innevate.

La mancanza di allenamento

Come per qualunque altro sport, non si dovrebbero affrontare le attività invernali senza una buona preparazione fisica.

Sci e snowboard mettono alla prova in modo particolare gli arti inferiori che, se non adeguatamente rinforzati, non sono in grado di proteggere da traumi, talora anche seri, ossa e articolazioni.

L'efficienza fisica è quindi fondamentale per affrontare la neve con una certa tranquillità; diversamente si rischia, al primo imprevisto, non solo di farsi del male, ma di far male anche a qualche malcapitato che si trova sulla nostra traiettoria.

Perciò, nelle settimane che precedono l’attività sportiva

  • fare con costanza una ginnastica presciistica,
  • eseguire esercizi di allungamento (stretching), specie per le gambe.

E al momento di recarsi sulle tanto agognate piste ricordarsi di

  • riscaldare i muscoli prima di effettuare la prima discesa (con i muscoli freddi sono più facili distorsioni e contratture),
  • affrontare l’attività gradualmente,
  • considerare sempre la difficoltà delle piste tenendo conto della propria preparazione,
  • non farsi trascinare dagli amici: fermarsi ai primi segni di stanchezza.

L’intensa attività sulle piste esaurisce in fretta le riserve energetiche nei muscoli delle gambe e questo può compromettere la coordinazione muscolare, con perdita del controllo degli sci (o della tavola).

La velocità, magari troppo elevata per le proprie capacità, fa il resto.

La mancanza di tecnica e di esperienza

La sicurezza inizia con l’apprendimento. Anche i più temerari o fisicamente allenati dovrebbero evitare di “buttarsi giù per la pista” senza essersi prima impadroniti almeno delle tecniche fondamentali.

Non saper fermarsi o curvare in tutte le condizioni può costituire un grave pericolo, per sè e per gli altri.

La mancanza di esperienza, poi, impedisce di valutare in modo adeguato le difficoltà e i pericoli, che vengono così sottovalutati.

Studiare le piste, prima di cimentarsi in una discesa che potrebbe non essere alla nostra portata, imparare a valutare le proprie capacità, il proprio grado di allenamento e seguire i consigli dei più esperti sono atteggiamenti altrettanto importanti per ridurre al minimo i rischi.

Anche la distrazione può essere un pericolo. Le piste sono ormai frequentate da un popolo numeroso di sciatori e snowboarder, più o meno provetti, e la “collisione” è in agguato.

Così come lo è una cunetta dietro la quale potrebbe nascondersi qualche insidia (una pietra, delle radici affioranti, un alberello).

Ricordarsi che la distrazione tende ad aumentare quando si è affaticati. Perciò cercate di rimanere sempre presenti e di valutare con calma quanto state facendo anche a fine giornata, quando si tende a pensare solo alla fumante cioccolata calda che ci aspetta.

Equipaggiamento non adeguato

Non è questione di essere all’ultima moda. Meglio scarponi comodi e adatti alle nostre esigenze piuttosto che sceglierne un paio solo per il colore o la marca più in voga. Dolori ai piedi e/o uno scarso controllo degli sci sono un pericolo.

Gli stessi criteri vanno utilizzati per l’abbigliamento. Mani e testa devono essere protette con particolare attenzione. Ma anche il resto del corpo, a costo di sembrare un po’ goffi, deve rimanere aciutto e caldo. I muscoli freddi sono maggiormente esposti a crampi e strappi.

E poi, attenzione agli attacchi degli sci: se non in ordine o mal regolati possono non staccarsi quando sarebbe necessario, causando traumi anche seri o, al contrario, aprirsi d’improvviso su una pista impegnativa causando cadute pericolose.

Saper rinunciare

Le fitte nevicate o la nebbia causano la perdita dell'orientamento e possono portare fuori pista anche lo sciatore esperto.

È perciò indispensabile conoscere alla perfezione piste e impianti di risalita; al contrario è meglio non sciare quando la visibilità è ridotta.

In ogni caso se il maltempo ci coglie alla sprovvista, avere con sé un apparecchio con GPS può essere un valisissimo aiuto: in questi casi è meglio fermarsi e attendere gli aiuti.

Infine, con qualsiasi tempo, non sottovalutare mai gli avvisi di non sciare fuori pista. In alcune condizioni i “tagli” del manto nevoso causati da sci o snowboard possono causare la formazione di una valanga o una slavina.

Susanna Trave
Susanna Trave
Nasce a Milano, dove vive da allora. Dopo aver pensato di fare la giornalista prima e l'architetto poi, alla fine segue le orme della famiglia (che nel codice genetico ha la chimica) e si iscrive a Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Si laurea alla Statale di Milano e, appassionatasi alla materia, mentre lavora come borsista all'Università frequenta, nel medesimo Ateneo, il triennio di Specializzazione in Endocrinologia Sperimentale, specializzandosi nel 1987. Nel 1988 consegue l’Abilitazione all’esercizio della professione di Farmacista.Ma la sua curiosità e la passione - mai sopita - per il giornalismo la portano ad accettare con entusiasmo un posto in una casa editrice scientifica. Da quel momento inizia la carriera giornalistica che la porterà a diventare pubblicista prima e giornalista professionista poi, dopo il superamento dell'Esame di stato nel 1999.Lavora da allora sia per testate rivolte al medico sia in riviste dedicate al grande pubblico, prima come dipendente e, più avanti, come freelance.Oltre che di salute e benessere è appassionata di sport e di animali. Sposata, ha due figli, ormai grandi, quattro gatti, due cani, un cavallo e una vita sempre in movimento.

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