Ferritina bassa

DOMANDA

Sono una donna di ho 31 anni. Volevo sapere come posso fare per aumentare la ferritina visto che ogni volta che faccio le analisi ho sempre il valore della ferritina 12. Secondo lei รจ troppo basso? Prendo degli integratori ma sembra che non abbiano effetto

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dellโ€™Alimentazione

La ferritina รจ la principale proteina, contenente ferro, responsabile dellโ€™immagazzinamento del ferro stesso. La sua misurazione nel sangue aiuta il medico a capire meglio se vi sono scorte del metallo nell'organismo. Si trova principalmente nel fegato, nella milza, nel midollo osseo e nei muscoli scheletrici: benchรฉ la frazione circolante sia molto piccola, rispetto alle quantitร  accumulate, la sua concentrazione varia in proporzione al totale presente nel corpo, del quale risulta unโ€™accurata approssimazione. Se il risultato รจ un valore basso significa che la concentrazione nel sangue รจ inferiore al normale, indicazione del fatto che i depositi sono bassi e di fatto cโ€™รจ carenza di ferro. Ma questo non vuol dire che vi sia un problema necessariamente grave. O meglio, le alterazioni del livello della ferritina nel sangue, sia verso lโ€™alto che verso il basso vanno meglio approfondite con altri esami prima di poter fare una qualsiasi ipotesi diagnostica e anche le eventuali cure vanno consigliate dal proprio medico. Esistono diversi alimenti che contengono ferro, ma non sempre basta inserire questi nella propria dieta per aumentare i livelli di ferritina nel sangue poichรฉ lโ€™assorbimento del ferro alimentare non รจ un processo molto efficiente. Solo il 10% del Ferro contenuto negli alimenti viene assorbito. I cibi piรน ricchi in assoluto di ferro sono: fegato (specialmente di maiale), frattaglie (per esempio milza), carne di tacchino, uova (soprattutto il tuorlo), farina dโ€™avena, cacao amaro, fagioli e ceci, seppie, calamari e vongole, albicocche e mandorle. A contenuto medio di ferro ci sono anche: spinaci, carciofi, funghi e asparagi. Molte persone perรฒ non gradiscono questi alimenti o comunque non possono mangiarne tutti i giorni. Dunque, puรฒ essere utile ricorrere ad un integratore, ma รจ sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico che dovrร  considerare anche le abitudini alimentari.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dellโ€™Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltร  di Medicina e Chirurgia Universitร  degli Studi di Milano si รจ Specializzata in Scienza dellโ€™alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attivitร  privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. รˆ autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesitร , dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualitร  di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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